Inchieste
IA e CREATIVI. Alleati o competitor? Salinari (VML Italy): "La tecnologia un mezzo e non un fine, che l'intelligenza umana deve dominare. Creerà una nuova prospettiva per le professioni creative, ma attenzione ai rischi giuridici legati ai diritti"
Durante la conferenza di lancio della nuova VML Italy, lo scorso 21 febbraio, al Campus WPP a Milano (leggi news), abbiamo intervistato il Ceo dell'agenzia, Giuseppe Salinari, sul rapporto tra IA Generativa e creativi, tema sul quale il manager è intervenuto sottolineando come nella nuova sigla tecnologia e creatività si incontrino per raggiungere l'obiettivo di creare brand connessi con i consumatori e sintonizzati sulle loro esigenze reali.
Il manager ha sottolineato ai microfoni di ADVexpressTV come la tecnologia non debba essere considerata un fine ma un mezzo che l'intelligenza umana deve imparare a dominare. L'IA Generativa rappresenta un passo importante nell'evoluzione tecnologica e vista la semplicità e l'ampiezza del suo possibile utilizzo in numerosi settori è destinata ad affermarsi ulteriormente. L'IA GEN porta con sè interessanti plus per le professioni creative, come nuove e più grandi possibilità espressive, ma anche alcuni rischi giuridici legati all'utilizzo delle royalties per contenuti e testi. L'agenzia, spiega Salinari, la utilizza all'interno di un perimetro che possa garantire la massica sicurezza anche per i clienti. Servono dunque attenzione, preparazione e capacità di osservare come le piattaforme evolveranno e quali competenze acquisiranno per poi trovare il modo migliore per ottimizzarle.
Come in passato è successo con le altre rivoluzioni tecnologiche, anche nel caso delle professioni creative l'IA Generativa aprirà nuove prospettive e orizzonti, ma attenzione a non utilizzarla come strumento per cercare in modo automatico soluzioni assolute, chiamando in causa anche questioni etiche.