Valentino Cagnetta, ceo Media Italia
Inchieste

NC. Media Italia, 'gli indipendenti'

Abituata a operare senza le logiche finanziarie delle multinazionali, ma seguendo unicamente gli interessi dei propri clienti, l'agenzia media del gruppo Armando Testa è ormai a piano titolo nel mercato internazionale con la costituzione de network di agenzie indipendenti Local Planet'. L'obiettivo? Soddisfare l'esigenza dei clienti di avere un'alternativa ai 'soliti noti' che spesso mancano delle risposte giuste. Pubblichiamo l'intervista a Valentino Cagnetta, Ceo dell'agenzia, ed Eugenio Bona, presidente, tratta dall'inchiesta 'Italians do it better' dedicata alle agenzie italiane indipendenti pubblicata sull'ultimo numero di NC - Nuova Comunicazione.

Chi si aspettava che il consolidamento nel mondo dei centri media fosse ormai cosa fatta, non aveva fatto bene i conti. Nel corso degli ultimi anni si è registrata una forte inversione di tendenza dove gli ‘Indipendenti’ assumono il ruolo di vera novità nel mercato. Caso più unico che raro in Italia esiste di fatto un unico grande centro media indipendente, che porta avanti con orgoglio quel valore dell’italianità e dell’indipendenza in nome dei quali è nata ed è cresciuta.

Molti sono i vantaggi per chi si trova nell’indipendenza, compreso l’affrontare le sfide e le opportunità in modo flessibile, innovativo e nei tempi e nei modi adatti.

Avendo inoltre la possibilità di diventare internazionali se non globali senza tradire il concetto fondante dell’indipendenza stessa. Perché e come? La parola a Eugenio Bona (foto sotto), presidente, e Valentino Cagnetta (nella foto in alto), ceo Media Italia.

Eugenio Bona, presidente Media Italia

Quali sono le caratteristiche endemiche della struttura da Leifondata?
(Bona) L’entusiasmo, la determinazione, la curiosità e lo spirito imprenditoriale. Valentino Cagnetta ed io non abbiamo una visione di breve respiro che oramai molti manager sono costretti ad avere da obiettivi sempre più assillanti, e che magari in ragione di una propria sopravvivenza ‘aziendale’ artatamente gestiscono i rapporti con i propri clienti; noi preferiamo agire da veri imprenditori creando valore e pensando a medio-lungo termine.

Valentino Cagnetta, allora a lei chiediamo di chiarire meglio come interpreta il concetto di indipendenza e come lo sta portando avanti.

(Cagnetta) Due sono gli elementi distinti- vi dell’essere indipendenti. Il primo è che ogni cliente è trattato in modo completamente diverso da quanto succede nei grandi network, perché spesso e volentieri il cliente non è ‘eredità’ di un pitch internazionale,ma lo sono andato a conquistare sul mercato. Questo fa sì che si crei un rapporto fra persone, fra agenzia e cliente,  molto più forte, e quindi il grado di responsabilità è totalizzante: se il cliente è contento e lavora con me è merito mio, se non lo è, la colpa è sempre mia.

Il secondo elemento distintivo è quello degli obiettivi: un’agenzia indipendente, non quotata, che non deve rispondere a investitori finanziari o a dei fondi, non ha obblighi di risultato di breve periodo. Questo vuol dire che io non forzerò mai un mio cliente in una certa direzione,ma lo coccolerò e sarò al suo servizio per fare in modo che rimanga con me e con l’agenzia il più a lungo possibile.

Dall’anno scorso Media Italia è parte del network internazionale Local Planet di cui è stata fra i principali promotori: quali risultat avete ottenuto grazie a questa partecipazione?

(Cagnetta) La nostra iniziativa ha riscontrato un grande interesse e soprattutto la grandissima considerazione da parte dei clienti per il nostro posizionamento consulenziale nei loro confronti: nel mercato c’è una voglia diffusa di alternativa ai ‘soliti noti’, capace di eliminare i punti di insoddisfazione che le grandi holding fino a questo momento sembrano non essere state capaci di risolvere. Siamo partiti con 20 sigle e a ottobre di quest’anno siamo arrivati a 62 per 48 paesi. Fondare un network come Local Planet ha rappresentato per Media Italia un importante vantaggio competitivo. L’agenzia quest’anno si è aggiudicata localmente diversi incarichi, come quelli per Supercell, per l’Ente Turistico della Croazia, Hundred Rooms ed eDreams. Questi budget si sommano agli incarichi vinti a livello internazionale come quelli di Gilead Sciences e Gac Group, gruppoAutomotive cinese che ha scelto Local Planet per le attività media nella regione Mena e nel Sud Est Asiatico. L’appartenenza al network globale ci ha anche consentito di coprire un ruolo strategico nell’affiancamento di alcune aziende italiane - come Ponti, Citterio, InBlu, Clementoni e Moby - per le loro strategie di investimento e di business all’estero. Complessivamente, quindi, in questo primo anno di attività il valore del new business portato dal network in Media Italia sfiora gli 8 milioni di euro.

Quali aspettative avete per il 2018? Temete che sia un anno difficile per il mercato italiano? Quali le maggiori sfide che affronterete?

(Bona) Siamo ormai abituati ad anni difficili, e lo sarà anche il 2018. Ma noi siamo abituati a gestire le situazioni difficili, quindi non siamo preoccupati. Siamo rimasti praticamente l’unico grande centro media italiano indipendente. Stiamo sempre cercando di migliorare grazie all’acquisizione di nuove tecnologie che ci arrivano non solo dalla ormai costante frequentazione dei mercati esteri, ma anche dall’intelligenza di nuovi giovani che frequentano campi finora inesplorati. Tutto ciò mantenendo la filosofia di grande serietà e professionalità che ci ha sempre caratterizzato.