Inchieste

NC - Nuova Comunicazione. Agenzie, evolvere per sopravvivere

Come spiegano nell'inchiesta ‘Italians do it better’ tratta da NC -Nuova Comunicazione di dicembre - gennaio 2021 Francesco Antinolfi (Living Brands), Roberto Botto (Libera Brand Building Group), Sergio Brizzo (Across) e Marco Loguercio (Find), per le agenzie indipendenti italiane, così come per tutte le realtà del mercato, la sfida più grande posta dalla pandemia è riuscire a evolversi rapidamente cogliendo con agilità e spirito di innovazione le opportunità presenti: una su tutte, l’evoluzione digitale, diventata un must dall’inizio della crisi sanitaria. Perché, concordano gli intervistati, quello che conta non sono le dimensioni, ma il modello di business.

Il settore della comunicazione, si sa, ha subito, come tutto il mercato, una crisi generale che ha colpito tutti indistintamente. Da un lato le aziende si sono trovate a rivedere in modo radicale le proprie strategie, in alcuni casi sospendendo temporaneamente gli investimenti, in altri decidendo invece di veicolare sostegno e partecipazione attraverso la comunicazione ai consumatori, in preda a una perdita di senso dell’orientamento e di certezze. Dall’altro lato, le agenzie hanno dovuto reagire in modo veloce, in una modalità di lavoro totalmente nuova come lo smartworking, puntando su innovazione e originalità in modo adeguato, nei linguaggi e negli strumenti, all’emergenza in corso.
Come da dieci anni a questa parte (questa è l’undicesima edizione), in occasione dell’inchiesta ‘Italians do it better’, ci troviamo ad analizzare il contesto in cui viviamo insieme ad alcune agenzie italiane indipendenti che ci danno la loro visione sui trend del mercato. In questo caso, il tema dominante è come sopravvivere alla crisi dovuta alla pandemia e alle nuove esigenze che essa ha creato nei clienti. 

 

Organizzazione e flessibilità i must

Diego lifonti

 Il primo aspetto che emerge con forza dalle risposte delle agenzie che abbiamo coinvolto è che la capacità di reazione nei confronti della crisi non sia legata alle dimensioni o all’appartenenza a grandi gruppi - che in qualche modo ‘coprono le spalle’ - ma alla flessibilità dell’organizzazione. Come spiega chiaramente Diego Lifonti, presidente The Story Group: “Penso il tema di fondo non sia la dimensione ma il modello di business che si è deciso di perseguire già negli scorsi anni. Certo contano anche la serietà e la solidità, che talvolta (ma non sempre) sono collegate alla dimensione. L’aspetto dirimente ritengo che sia soprattutto la capacità di adattarsi all’evoluzione del mercato. La flessibilità, nella struttura e negli strumenti e nelle professionalità a cui si è in grado di attingere credo sia uno dei fattori decisivi. Sicuramente chi non si è attrezzato per interpretare le esigenze della comunicazione contemporanea rischia di rimanere indietro”.

 

Roberto Botto, Ceo Libera Brand Building

 Essere indipendenti, però può favorire questi atteggiamenti, perché, è convinto Roberto Botto, ceo Libera Brand Building: “Essere un’azienda indipendente spesso significa essere liberi di sperimentare, e in un settore come quello della comunicazione l’innovazione e l’originalità sono chiavi vincenti. È stato un evento che nessuno poteva prevedere: abbiamo dovuto rivedere le nostre priorità, ripensare i modelli di organizzazione aziendale in tempi rapidissimi e chiedere un grande commitment ai nostri collaboratori”.

 

Daniele Denegri

In un mercato però sempre più affollato, avere un ambito di specializzazione può essere un elemento che fa la differenza. È il caso di Green Media Lab Srl SB, agenzia specializzata dal 2012 nel settore della sostenibilità, oggi più che mai al centro delle attenzioni dei clienti. “Questo è un argomento che oggi non può più essere ignorato dalle aziende e che richiede non solo una capacità comunicativa specifica, ma anche un network e delle strategie che seguono dinamiche completamente diverse da quelle unicamente orientate al business - spiega il ceo & founder Daniele Denegri -. La combinazione di know how e specializzazione ci ha permesso di chiudere sopra alle aspettative un anno difficile: non solo i nostri brand partner hanno scelto di non ridurre in modo significativo l’investimento in PR e social media, ma abbiamo attirato e portato a casa nuove interessanti opportunità di business”. 


L’acceleratore sul digitale

Dal canto loro, le agenzie hanno dovuto adottare diverse strategie per rispondere alle rinnovate necessità delle aziende: soluzioni diverse, in linea con il posizionamento di ogni realtà, accomunate però, inutile dirlo, da un’accelerazione sul digitale. Come spiega Giancarlo Sampietro, chief strategy officer Uniting Group: “la pandemia ha enormemente velocizzato la digitalizzazione del nostro settore, a favore di format e nuove tipologie di servizi basati su tecnologie all’avanguardia e sull’utilizzo di nuovi media. Come Gruppo, il nostro lavoro è stato cercare di trasferire le attivazioni offline in online, sfruttando al meglio aspetti come i social media, l’influencer marketing o le piattaforme esperienziali”.

Francesco Antinolfi LIVING BRANDS

 Per un’agenzia specializzata in campagne integrate di engaging communication, on/off line, in/out of store come Living Brands, la pandemia ha portato a dovere ripensare a tutte le modalità classiche di live communication, attraverso le quali era solita far interagire le marche con le proprie audience. “Dalle grandi animazioni dei punti vendita agli eventi, di colpo, tutto ciò che contemplava un’interazione fisica diretta con i consumatori/shopper ha visto un immediato stop - spiega il presidente e direttore creativo Francesco Antinolfi -. Ma la necessità dei nostri clienti di continuare a ingaggiare le persone per orientarne le preferenze di consumo e acquisto ha continuato a essere un need primario, senza dubbio più ancora di prima. Ed è così che abbiamo lavorato in tempo reale a soluzioni alternative, soprattutto digitali o di comunicazione punto vendita alternativa, per continuare a ingaggiare le audience dei nostri clienti”.

“Il Covid-19 ha messo a nudo molte lacune digitali dei reparti commerciali e ha fatto capire ancora di più come sia essenziale che ci sia allineamento tra sales e area marketing - aggiunge Sergio Brizzo, ceo Across -. In questa fase pensiamo possa essere essenziale per un cliente avere un unico fornitore che lo supporti nelle differenti esigenze in ambito digital marketing. Per questa ragione la nostra scommessa è la fornitura di soluzioni all-in-one di Marketing e Sales. In tal modo l’attività di marketing diventa davvero funzionale alla vendita, in un processo integrato e rapido che abbatte notevolmente i costi di investimento e i tempi di conversione degli utenti in clienti”.

Tiziano Tassi, Caffeina

 Nel caso di Caffeina, il 2020 è stato l’anno di consolidamento di un grande percorso di cambiamento intrapreso due anni fa in direzione di una visione omnicanale e dell’integrazione di competenze dove il digitale è un nuovo layer che permette di evolvere ogni attività di marketing e comunicazione. “Quest’anno abbiamo proseguito nel percorso su cui avevamo investito, capitalizzando l’esperienza, le cose giuste e gli errori fatti - spiega il ceo Tiziano Tassi -. In questo senso siamo stati in grado di evolvere e sviluppare i nostri servizi con maggiore efficacia e con la capacità di rispondere più efficacemente e velocemente ai bisogni dei nostri clienti, in un momento di cambiamento veloce, continuo e repentino”. 

Per un’agenzia come Find che si occupa di performance marketing legato alle vendite online, è stato chiave il puntare molto sul supporto consulenziale alle aziende per aiutarle a concretizzare meglio i loro investimenti online. “Lo abbiamo fatto aiutandole a strutturarsi meglio per gestire la crescita dell’e-commerce; a comprendere meglio le esigenze e i timori dei possibili loro clienti; in alcuni casi a comunicare meglio - spiega Marco Loguercio, fondatore Find -. Inoltre sono state fondamentali tutte le analisi di scenario che abbiamo portato avanti per motivare le proprietà o i fondi di investimento che controllano i vari brand a non bloccare gli investimenti nei momenti più critici del primo lockdown e della pandemia nel suo complesso; ma, anzi, a osare investendo, per acquisire quello che potrebbe essere un vantaggio competitivo per questo 2021”.
“Abbiamo sfruttato il vantaggio tecnologico di gruppo -  testimonia Riccardo Zamurri, partner xister Reply - per offrire tutto ciò che fino a un giorno prima si considerava ancillare nei servizi al marketing e all’indomani delle misure di contenimento della pandemia diventano cruciali: in home entertainement, virtual events (ibridi e immersivi, ndr), soluzioni e-sports, ecc.”. 


 

Across, una digital solution company con Chetariffa.it

Chetariffa.it, comparatore online di tariffe sviluppato da Across nel 2018, ha consentito all’agenzia di fare un salto di qualità. Integrando il contact center interno nelle strategie di lead generation, ha ricevuto un’importante conferma: richiamando un utente entro dieci minuti da quando ha lasciato i suoi contatti, si ha il 500% di possibilità in più che diventi un cliente. Questo è il risultato di una strategia integrata, che comprende sia i canali tradizionali del marketing sia quelli del sales. Dopo due anni di test e sviluppi su questo comparatore di tariffe, oggi Across è una digital solution company.

 

Libera Brand Building, una poltrona da premio

Premiato con la medaglia d’oro agli NC Digital Awards 2020 nella categoria ‘Miglior Sito di Prodotto Arredamento’, la piattaforma Collezione Future Heritage e ColorSphere, realizzata per Poltrona Frau, è un racconto visivo che mette al centro l’esperienza dell’utente attraverso un percorso immersivo e narrativo. Un universo di colori conduce il visitatore in uno scroll senza fine che valorizza in pieno il nuovo sistema di catalogazione cromatica del brand. (Foto in alto).

 


Living Brands, Napoli diventa un’opra d’arte per Voiello

Scaramantica è una campagna ibrida, on/off line, di brand activation, grazie alla quale Voiello è riuscita ad ‘accendere’ le festività natalizie della sua città d’origine, Napoli, con un festival di video installazioni artistiche che, grazie alla tecnica del videomapping, hanno trasformato la facciata di Castel dell’Ovo, monumento simbolo della città, in una straordinaria tela, dando vita a uno straordinario evento che è stato raccontato costantemente attraverso i social di marca, le pr e digital pr.

 

Ilaria Myr