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'Ecolaboration', il programma di csr di Nespresso arriva in Italia

Il programma di cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva di Nespresso, arriva in Italia. Obiettivo: recupero e riciclo dell'alluminio utilizzato per le capsule e riutilizzo del caffè residuo. Quest'ultimo, come compost, servirà a concimare i terreni per la coltivazione del riso, che sarà infine donato alla Fondazione Banco Alimentare.

Nespresso ha presentato Ecolaboration presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Si tratta di un programma globale di produzione sostenibile e di responsabilità sociale volto a garantire l’elevata qualità del caffè, il riciclo delle capsule e la riduzione delle emissioni. 



In Italia Ecolaboration amplia il raggio di attività, estendendosi oltre lo smaltimento delle capsule e permettendo a Nespresso di collaborare con partner italiani per il riutilizzo efficiente del materiale smaltito: Federambiente, Unione Agricoltori di Pavia, Fondazione Banco Alimentare Onlus e CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio, che insieme a Nespresso hanno finalizzato un progetto per il recupero e riciclo dell’alluminio e il rimpiego del caffè residuo all’interno delle capsule consumate.

Il programma è stato illustrato per la prima volta e ha visto la partecipazione, tra i relatori, di Francesco Morace, sociologo e giornalista che ha presentato i risultati della ricerca 'La Metamorfosi della Sostenibilità', illustrando le tematiche attuali della Sostenibilità, che rappresentano, secondo l’analisi commissionata da Nespresso, nuclei concettuali forti dai quali partiranno i trend del futuro.
“Le prossime tendenze avranno necessariamente a che fare con il Paradigma della Sostenibilità - afferma Morace -, che diventa così una delle grandi direzioni in grado di plasmare la società che ci attende e il mercato globale, compresa quella delle scelte aziendali.”



I cinque 'temi caldi' delle tendenze attuali sono, secondo il sociologo: Hybrid Economy - economia delle non-equivalenze, che rigenera un rapporto produttore-consumatore basato sulla lealtà e sulla condivisione; Meaningful Context - la sostenibilità viene garantita da un comportamento economico che non si focalizza solo sul prodotto o sui processi, ma che si spinge ad affrontare sfide più complesse; Essential & Existential - l’immaginario valoriale cambia, modificando anche l’approccio al consumo, sempre più olistico con orientamento più pragmatico; Sustainable Habits - è in atto un cambiamento nelle abitudini e nei riti familiari, nell’uso di ogni specifico prodotto e infine Ethics & Aesthetics - la cura estetica sarà la chiave che permetterà la nascita di progetti e standard più innovativi e il design ha l’importante ruolo di facilitare il processo.

In questo contesto si inserisce Ecolaboration, sviluppato nel 2009 e oggi modello di cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva di Nespresso, che lavorano assieme attraverso un approccio ed un metodo condiviso, per migliorare le condizioni sociali delle comunità con cui Nespresso collabora e per limitare l’impatto ambientale di ogni fase del processo, dalla scelta delle materie prime fino allo smaltimento delle capsule.

“Siamo davvero orgogliosi di celebrare il lancio di Ecolaboration in Italia - afferma Martin Pereyra (nella foto sopra), market director Nespresso Italiana - in quanto leader del caffè porzionato in tutto il mondo, siamo consapevoli degli obblighi verso i nostri consumatori e verso le ONG che collaborano con l’azienda in tutto il mondo. Entro il 2013 l’obiettivo di Nespresso è di far crescere ulteriormente la percentuale di riciclo, arrivando ad un 75% a livello globale, grazie anche alla presenza di punti di raccolta in tutte le boutique presenti su tutto il territorio nazionale.”

 Mentre l’alluminio verrà rilavorato per essere riciclato, il caffè residuo diventerà compost utile a un appezzamento di terreno - individuato da Nespresso insieme all’Unione Agricoltori della Provincia di Pavia - destinato a risaia: il riso ottenuto verrà acquistato da Nespresso e sarà poi donato alla Fondazione Banco Alimentare Onlus, per essere ridistribuito ad oltre 8.000 strutture caritative.
“La declinazione italiana di Ecolaboration è qualcosa che ci impegna e inorgoglisce molto - dichiara Pereyra - in questo primo anno di start up ci siamo impegnati con tutti i nostri partner a una collaborazione massima che porterà a ottenere 36 quintali di riso e circa 60.000 porzioni di riso".

C.P.