
Eventi
IF! Italians Festival. Wavemaker. Da Branded Content a Brand Cultural: come il marchio diventa portavoce del singolo
L’attenzione di IF! Italians Festival, il festival della creatività organizzato dall'ADCI e UNA dall'8 al 12 novembre, si è rivolta anche al branded content e lo ha fatto portando agli spettatori della manifestazione la voce di Antonio Severino, Wavemaker Content Director e di Marta Magni, Vice Italia Senior Strategist (in foto a destra), i quali hanno illustrato come le agenzie e il mondo della comunicazione, attraverso l’utilizzo di questa leva, possono interagire, parlare alle audience attraverso la narrazione della propria missione e bagaglio valoriale, fino a fare, e diventare, cultura.
“Il ruolo attivo dei marchi nel benessere dalla società non è una moda.” afferma Severino “Molte e autorevoli ricerche degli ultimi anni confermano che gli utenti nutrono forti aspettative sociali verso le marche. Oggi il consumatore non compra solo il prodotto, servizio, esperienza, ma anche una grande o piccola ideologia ad esso associata, che corrisponde ai valori che l’azienda pratica nel quotidiano in ogni sua componente”.
É assodato che il 76% degli Italiani predilige nel consumo brand impegnati in azioni, prese di posizioni concrete, nel generare un miglioramento della società. In molti mercati gli utenti si fidano più delle aziende che dei governi.
Questa ricerca di fiducia da parte della popolazione apre delle possibilità comunicative potenti per quelle realtà aziendali che concretamente hanno preso una missione all’interno del sistema valoriate, che attraverso azioni tangibili, contribuiscano al benessere comunitario, generando un impatto sul proprio target che può esser molto premiante, ma anche pericoloso se non corrisponde a verità.
“L’audience di Vice è costituita da un pubblico attento a quello che lo circonda e che vuole contribuire al miglioramento la sociale. La scelta di acquisto non ricade solo sul prezzo ma anche sui prodotti-brand che, comprandoli, mi permettano di co-contribuire in questa direzione” sottolinea Marta Magni.
Oggi, grazie a questa presa di coscienza, chi lavora in comunicazione ha la responsabilità di creare scenari possibili nei quali gli utenti possono identificarsi.
“Per creare nuovi mondi bisogna essere aperti alle idee e sensibili alle community. Un brand deve possedere una propria chiave di lettura sul mondo” - riprende parola Antonio Severino, Wavemaker Content Director.
I due professionisti, all’interno del dibattito, riportano l’esperienza di un loro progetto editoriale realizzato per Sky, dove ogni realtà coinvolta è stata partecipe alla costruzione dell’impianto comunicativo, compartecipando in un confronto aperto alla stesura e scelta dei temi, del talent, dei media da utilizzare; costruendo un messaggio dedicato alla questione dell’identità di genere, per destinarlo all’intera Italia.
Sono stati così scelti dei volti sconosciuti divenendo così essi stessi protagonisti di singole storie personali autentiche.
La comunicazione contemporanea apre nuove possibilità per le marche di esercitare la propria sensibilità e costruire progettualità comunicative che veicolino anche contenuti delicati mai narrati prima.
Per sviluppare messaggi e azioni efficaci è fondamentale partire dalle ricerche, dai dati, selezionando con attenzione e lungimiranza i progetti sui quali investire, utilizzando forme di intrattenimento influenzate dai contenuti. Ed è cruciale non sbagliare il target.
“Non si può piacere a tutti. Anche il feedback negativo può essere positivo per una azienda” afferma in chiusura Marta Magni, Vice Italia Senior Strategist "Un brand non è una pizza, non può essere gradito all’intera audience, ma è cruciale creare discussioni attorno ai contenuti narrati, generare interazioni tra brand, community e società.”