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UPA. Branding e-volution 2024: Le aziende sempre più attente a misurazione nel segno dell'attention, monitoraggio delle campagne e utilizzo dell'IA nelle creatività

La misurazione dello stato di salute dei brand è stazionaria. Crescono però l’utilizzo di indagini di brand lift, anche indipendenti. Fra i nuovi trend troviamo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, quest’ultima con particolare riferimento alle creatività.

Si è tenuta ieri a Milano la terza edizione del convegno “Branding e-volution” organizzato da UPA, l’Associazione che riunisce i più importanti investitori in comunicazione pubblicitaria in Italia, e dalla School of Management del Politecnico di Milano. Fulcro della giornata è stata la presentazione dei principali risultati dell’edizione 2024 della ricerca, che ha coinvolto circa 130 aziende di marca di medie-grandi dimensioni (leggi news).

A introdurre la seconda parte della survey è stato Nicola Spiller, Direttore degli Osservatori Multicanalità, Omnichannel Costumer Experience e Internet Media Politecnico di Milano.

Spiller, in merito al tema della misurazione del brand, ha dichiarato che, secondo la survey, un’azienda su tre ha aumentato gli investimenti e, dall’altra parte, il 37% ha diminuito i budget.  "C’è una mancanza di consapevolezza nella misurazione del brand", spiega Spiller. 

Altro punto importante sono gli strumenti utilizzati dalle aziende per la misurazione, ed è emerso che gli analytics per i mezzi digitali risultano essere al 78%il 58% delle aziende intervistate utilizza il brand tracking e il 49% il brand lift

Le aziende in che termini si avvalgono delle indagini di brand lift per misurare l’impatto delle iniziative digitali sulla marca? Il 65% dei brand hanno dichiarato che si rivolgono alle piattaforme media, per poi effettuare le attività di comunicazione. Il 50% invece dichiara che nei prossimi due anni gli investimenti rimarranno invariati

In merito invece al monitoraggio dell’impatto delle campagne sul medio/lungo periodo, il 53% delle aziende ha risposto che analizza il medio/lungo periodo. "C’è spazio per spingere ulteriormente sulla possibilità di utilizzare strumenti evoluti per ottimizzare gli investimenti", ha concluso Spiller. 

The attention funnel: l’impatto dell’attenzione sulla strategia end to end di Actimel

A porre il focus sull'attention è stato Yoann Steri, Digital & Data Director Danone, che ha dichiarato: "bisogna catturare l’attenzione del consumatore. Purtroppo gli investimenti delle aziende spesso non ottimizzano l'attention pertanto coinvolgere il consumatore diventa più difficile. La share of mind dei consumatori  rimane sempre la stessa ma aumentano i competitor, e i responsabili degli acquisti creano barriere e non prestano attenzione agli stimoli pubblicitari. La creatività ha grande importanza e un grande impatto sulle performance, invece l’ottimizzazione media gioca un ruolo nel catturare l’attenzione nel contesto adatto". 

AI-Driven Video Evolution: Unleashing Innovation

Elisa Lupo, Managing Director Italy, Spain & Portugal Integral AD Science, ha presentato i dati inerenti all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nell'ambito della creazione di contenuti dichiarando: " La Gen Z trascorre in media 13 ore a settimana sui contenuti video soprattutto dei creator, in 18 mesi si stima che il 90% di questi contenuti verranno creati attraverso l’AI".