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Cresce il Conscious Advertising Program ideato da Channel Factory. Nell'area EMEA comprende i canali YouTube di circa 2.000 creator attivi su tematiche DE&I

Il Programma coinvolge nelle pianificazioni i creator che si occupano di tematiche di sostenibilità, DE&I e di responsabilità sociale. Partito dall’Italia nel 2021, oggi è presente in diversi altri mercati. Nel nostro Paese si contano oltre 60 campagne e le impression delle liste Conscious sfiorano i 18 milioni in totale.

È cresciuto il programma Conscious Advertising Program ideato da Channel Factory, piattaforma globale di Brand Suitability e Contextual Targeting, che ha aperto le porte della monetizzazione a creator che lavorano per una evoluzione positiva della nostra società. Attualmente a livello EMEA, il Programma comprende i canali YouTube di circa 2.000 creator (250 dei quali solamente in Italia) che si occupano di tematiche DE&I (Diversity, Equity, Inclusion), sostenibilità e responsabilità sociale. L’Italia nel 2021 è stato il Paese pilota del Conscious Advertising Program e, oggi, conta oltre 60 campagne sviluppate per 15 clienti, su un totale internazionale di circa 180 campagne.

Il trend dimostra l’efficacia del Conscious Advertising Program ed evidenzia come sia ormai parte integrante del DNA della nostra proposizione commerciale”, afferma Sara Dragonetti (foto), Sales Directory Italy. “Siamo estremamente soddisfatti nel vedere che i clienti che includono questa tipologia di liste nelle loro pianificazioni siano in costante aumento".

È un processo in continua evoluzione da quando Channel Factory ha introdotto il concetto di consapevolezza e inclusività nel mondo della pubblicità digitale e ha dato la possibilità di monetizzare e valorizzare i canali di creator che, per troppo tempo, sono stati esclusi dalle pianificazioni pubblicitarie, penalizzati dalle liste di esclusione. L’iniziativa ha coinvolto un numero sempre maggiore di brand e di agenzie in un processo di evoluzione della cultura aziendale, aggregando aziende di tutte le dimensioni e appartenenti a tutti i settori merceologici: dalla GDO al manifatturiero e ai servizi, dall’assicurativo ai beni di largo consumo, per toccare altri comparti come Beauty, Food & Drink, Luxury, Fashion, Pharma, Entertainment, Travel ed Energy. Molti marchi attivano automaticamente il programma nelle loro pianificazioni, così come stanno facendo alcune centrali media, che applicano i princìpi conscious a tutte le campagne gestite per conto dei loro clienti.

Finalmente, garantire la monetizzazione dei creator che affrontano e promuovono temi legati a una nuova visione della nostra società è considerato un elemento strategico per generare maggiore engagement. Channel Factory calcola che, in Italia, le impression totali delle liste Conscious delle campagne sono pari a 17,8 milioni.

Dopo l’Italia, altre country di Channel Factory – tra cui Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia per citarne alcune – hanno creato proprie liste di canali focalizzati sulle principali tematiche DE&I per permettere pianificazioni consapevoli, capaci di dare spazio, e ritorno economico, a creator che trattano temi socialmente rilevanti e che, nello stesso tempo, siano in linea con l’immagine del brand e del pubblico di riferimento.

“Siamo convinti che sia possibile fare business in modo diverso: si può pianificare tenendo conto dei KPI, delle performance pubblicitarie, della brand reputation e, nello stesso tempo, valorizzare i contenuti di creator che si stanno impegnando per sensibilizzare il pubblico su tematiche di grande rilievo sociale”, commenta Luca Di Cesare (foto), Country Manager per l’Italia e Spagna di Channel Factory. “Abbiamo intrapreso un percorso che premia la cultura aziendale e l’impegno, senza rinunciare alle performance, anzi coinvolgendo i consumatori nello stesso viaggio. Siamo orgogliosi di aver proposto per primi una iniziativa come il Conscious Advertising Program, perché ogni giorno ci permette di incontrare nuovi marketer, agenzie e piattaforme che condividono i nostri stessi obiettivi”. 

Attraverso la piattaforma ViewIQ, il team di Channel Factory categorizza contenuti evitando quelli che potrebbero essere dannosi o non adatti per un brand, scartando quelli falsi o intenzionalmente fuorvianti e che rientrano nella classificazione di contenuti Unsafe, Unsuitable, Untrue; al contempo vengono identificati i contenuti adatti ai consumatori del brand, o quelli con cui lo spettatore è pronto a interagire e che Channel Factory classifica come Relevant, Responsive, Inclusive

“Il nostro media planning si basa sui princìpi di garanzia delle performance migliori, della brand reputation e della riduzione dell’audience wastage, per esempio escludendo i contenuti i cui spettatori non sono clienti consentiti, come nel caso dei Kids”, continua Luca Di Cesare. “Abbiniamo inoltre la capacità di aumentare l’audience e l’inventory potenziale, incrementando la rilevanza del contesto. Il sostegno dell’inclusività consapevole nella pubblicità, ci permette di non escludere pubblici eterogenei, facendo leva su contenuti verso i quali gli utenti dimostrano maggiore reattività, ma anche di includere news verificate e appropriate, mettendo a disposizione le liste di inclusione che coinvolgono le audience sotto-rappresentate, senza perdere di vista gli interessi e le convinzioni del pubblico di riferimento di un brand”. 

Channel Factory ha fondato le basi in tutto il mondo per un nuovo ecosistema pubblicitario, attento ai temi sociali emergenti, alla valorizzazione dei creator, in grado di agire sulle scelte dei consumatori-cittadini e a questi ultimi di riconoscersi nei brand e nei prodotti che acquistano.