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Osservatorio di Findomestic Banca: consumi in crescita nel 2006
Nel corso della presentazione della tredicesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo dei beni durevoli in Italia e in Europa, tenutasi a Milano il 4 gennaio 2006, è stato fatto il punto sull'andamento del mercato nel corso del 2006.
l comparto dei beni durevoli ha ripreso nel corso dell'anno un trend marcatamente crescente sia in termini di volumi che di valori di spesa.
Il mercato che ha dimostrato la maggiore dinamicità è rappresentato dall'elettronica di consumo, con un valore di spesa pro capite superiore agli altri comparti degli elettrodomestici. Tuttavia ad assorbire le maggiori risorse delle famiglie sono stati ancora i settori del mobile e della mobilità. Il mercato degli elettrodomestici bianchi ha chiuso il 2006 con una espansione della domanda di circa il 6% in quantità e del 4% in valore. In questo settore i leader di spesa sono i trentini con 233 € di spesa per nucleo famigliare su una media italiana di 197 €. I piccoli elettrodomestici registrano un trend positivo guidato in particolar modo da bilance da cucina (+29%), grill e bistecchiere (+23%), asciugacapelli ( +26%) e bollitori (+23%). La dinamica degli elettrodomestici bruni registra un aumento delle quantità del 26%, un calo dei prezzi del 16% ed un incremento in valore del 5%. La star del comparto è il segmento della car navigation portatile che nel primo semestre è aumentata del 130%, seguita dai lettori MP3 che hanno registrato un aumento del 106% in valore. Anche in questo caso la classifica della spesa media è guidata dal Trentino Alto Adige con un valore di 245€ su un dato medio italiano di 187€. Il mercato degli elettrodomestici bruni (TV/HI FI video) è in crescita generalizzata in tutta Europa, con frequenti progressi a due cifre. La Francia è al vertice della classifica seguita da Regno Unito e Gran Bretagna.
In base alle stime passate il comparto mobili è passato da un calo del 3% registrato nel 2005 ad un aumento del 4,5% in valore e del 2% in quantità nel 2006.
Il mercato della fotografia è aumentato di circa il 3% in quantità ma il calo dei prezzi medi del 7% ha causato una contrazione in termini di valore del 4% circa.
Il settore della telefonia è trainato dal buon andamento del segmento UMTS (+18%), che tuttavia non riesce a controbilanciare la flessione delle telefonia fissa (-3%) e di quella mobile (-2%).
Se si analizza il comparto auto per classi di cilindrata i risultati migliori si registrano per le classi di cilindrata situate agli estremi: crescita del 14% per le auto oltre i 2000cc e di circa dieci per quelle inferiori ai 1050cc. Se si allarga l'osservazione ai maggiori Paesi europei si nota come il mercato dell'auto nuova sia rimasto stabile con poco meno di 15.000 immatricolazioni con punte in Belgio (+11%), e in Russia (+13%). Belgio Spagna e Italia figurano invece ai primi posti nella classifica del tasso di acquisto famigliare.
Passando al settore delle moto è stato rilevato un aumento del 3% delle immatricolazioni e del 5% del parco circolante. La Liguria ha il primato delle spese in moto con 194€ su una media nazionale di 120€. A livello europeo l'Italia domina nettamente il mercato con oltre 400.000 moto immatricolate in un anno anche se la Spagna sta rapidamente scalando la classifica europea con un incremento del 34%.
Il mercato degli autocaravan è aumentato del 5% e ha registrato negli ultimi dieci anni una dinamica positiva dovuta ad una domanda di viaggio e turismo diversa da quella tradizionale.
Per quanto concerne le intenzioni d'acquisto per il 2007 il nostro Paese mostra una straordinaria coerenza tra questa ultime e quelle per prodotto con previsioni di spesa in generale superiore alle medie europee a conferma che le sensazioni attuali e future delle famiglie italiane sono pervase da un discreto ottimismo. Si tratta di un atteggiamento diverso da quello mostrato da gran parte degli europei che nel 60% dei casi evidenziano un'esplosione delle intenzioni d'acquisto e conseguente caduta dei livelli di risparmio, cui tuttavia fa poi seguito un atteggiamento assai più cauto quando ragionano sui singoli beni.