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Webinar Netcomm | eCommerce Advertising: i costi dell'adv aumentano ogni anno: servono progettualità di lungo termine per costruire marche solide ed evitare che la pubblicità diventi dispendiosa

Alessio Sorrentino, Marketing Manager Floox & 7Ads, ha tenuto stamane il primo dei quattro incontri organizzati, nel quale ha mostrato le pratiche da attuare in vista del miglior efficientamento nell'allocazione delle risorse dedicate alla pubblicità, che devono essere progettate nel lungo periodo in vista della costruzione della marca, che sarà sempre più l'elemento premiante in un mercato competitivo dove ogni giorno può nascere un competitor che lancia un prodotto analogo. Data base proprietari, analisi e formazione gli elementi necessari al successo.

Stamane è andato in onda il primo dei quattro Webinar organizzati da Netcomm all'interno della propria Academy dal titolo “eCommerce Advertising:  come pianificare gli Investimenti Pubblicitari per il 2024”

A dirigere la seduta è stato Alessio Sorrentino, Marketing Manager Floox & 7Ads, il quale ha illustrato come diversificare le fonti di traffico per raggiungere gli obiettivi di fatturato aziendali, attraverso una crescita del negozio online da realizzarsi in modo sostenibile e duraturo, anche per quelle realtà ibride, che uniscono negozio fisico e digitale.

“La crescita deve essere progettata con la testa dell'imprenditore: serve creare un setting di kpi in base ad obiettivi aziendali. È necessaria la presenza di una sintonia tra adv e obiettivi aziendali per progettare la crescita di lungo periodo.”

Secondo l'esperto la pubblicità deve essere pianificata basandosi su ragionamenti che provengono dai dati, da dati ragionati: “L'AI ci aiuta moltissimo fornendoci molte informazione, ma è la mente umana in grado di capire quale sarà la giusta via da intraprendere.”

Fondamentale sempre più oggi, in un universo complesso e senza regole del processo di acquisto, acquisire più informazioni possibili sull'utente, essere presenti in tutti i punti di contatto, lavorando sulle su tutte le parti del funnel in modo integrato, e per costruire le propri personas in modo preciso e reale. Per far ciò la formazione del management è fondamentale.

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Viviamo nell'epoca della cross canalità, ma nel prossimo futuro vivremo la omni canalità. Non a caso diversi e-commerce puri hanno aperto dei punti fisici. Il percorso del consumatore è disordinato, come certifica Google (messy middle): bisogna quindi farsi trovare pronti, e se per fattori esogeni si crea un picco nella richiesta di un prodotto non bisogna limitarsi, ma coscliere l'occasione per intensificare il budgett adv in quel dato momento, al fine anche di costruire la marca.

Fondamentale sarà per i marchi lavorare su data base proprietari, per raggiungere i migliori risultati, in un mondo dell'adv sempre più contestuale dove anche la conoscenza del target e i linguaggi sono imprescindibili. Serve anche in quest'ottica aumentare i punti di contatto con l'utente per poi mettere in atto pratiche di fidelizzazione.

Uno studio di Binet &Field del 2013, eseguito su diversi marchi nell'arco di 30 anni, ha dimostrato che chi investe con Costanza in adv costruisce la solidità di marca (vedi figura sotto).

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Ma come allocare il budgett adv? L'esperto suggerisce, per iniziare, ad utilizzare all'incirca la formula: 80% dedicato alla conversion, 10% per la brand awareness e un 10% destinato a R&D.

Bisogna sempre lavorare sul brand, per evitare la competizione: “Oggi può accadere ogni giorno che un competitor entri sul mercato con un identico prodotto o servizio al nostro: l'utente sceglierà infine secondo la marca prediletta.” In quest'ottica va anche sottolineato che i costi di adv aumentano ogni hanno: se non si costruisce una marca nel tempo c'è il rischio che la pubblicità diventi dispendiosa rispetto ai risultati ottenuti.

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