Media
Biancheri (Fieg): no ai tagli all'editoria previsti dalla finanziaria
La soluzione che – secondo il Sottosegretario Levi – mette
"tutti d'accordo", maggioranza e Governo, sui tagli all'editoria, è stata
trovata ancora una volta a spese degli editori e dei giornalisti italiani. Si
tratterebbe della previsione di un credito di imposta, in luogo dei
trasferimenti a Poste Italiane volti a garantire una tariffa di mercato per le
spedizioni in abbonamento di prodotti editoriali.
Una tale soluzione comporterebbe ulteriori sperequazioni nella destinazione delle risorse pubbliche, disincentivando le imprese virtuose che hanno fidelizzato i propri lettori tramite gli abbonamenti. Non è risolto, peraltro, il problema – da molti denunziato – delle sovvenzioni a giornali senza né giornalisti né lettori: il taglio indifferenziato dei contributi diretti comporta per la vera editoria di finalità (organi politici e quotidiani delle minoranze linguistiche) e per le vere cooperative sacrifici insostenibili.
La Fieg ribadisce l'assoluta contrarietà ad ogni intervento sull'editoria che anticipi disorganicamente temi e proposte oggetto del disegno di legge di riforma approvato, kafkianamente, proprio oggi dal Consiglio dei ministri.