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L'Europeo diventa mensile. Tiratura lancio di 100 mila copie
La novità è stata annunciata questa sera a Milano, presenti il presidente di RCS Piergaetano Marchetti, il direttore del Corsera Paolo Mieli, il direttore di A Maria Latella e il direttore de L'europeo Daniele Protti. Buono il 2007 della concessionaria Media Company.
E' stata anunciata questa sera presso la Sala Buzzati (Milano) l'uscita
in edicola di L'Europeo in versione mensile, in vendita opzionale dal primo
febbraio ogni primo venerdì del mese insieme al Corriere della
Sera (a 7,90 euro).
Presenti alla conferenza il presidente di RCS MediaGroup Piergaetano Marchetti, il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, il direttore di A Maria Latella e il direttore de L'europeo Daniele Protti.
La tiratura di lancio del 'nuovo' mensile sarà di 100 mila copie, da 'aggiustare' in seguito a seconda del gradimento dimostrato dal pubblico. La scelta del venerdì come giorno di uscita è dovuta al fatto che l'ultimo giorno della settimana lavorativa sembra essere il più adatto per un 'approfondimento culturale'.
L'iniziativa, ovviamente realizzata sotto la supervisione del marketing di Rcs, arricchisce l'offerta di contenuti 'opzionali' di pregio del Corriere, stimolando il mercato degli inserzionisti. La concessionaria del periodico Media Company (il contratto triennale scade nel 2009), dopo aver chiuso un 2007 positivo, grazie alle novità annunciate si aspetta una crescita ulteriore.
Per chiudere, le parole di Protti in merito ai contenuti del prossimo numero, '1968 - Un anno dai mille volti' : "Nel 1968 Papa Paolo VI prese una decisione clamorosa: l'istituzione di una commissione pontificia per abrogare, dal codice penale vaticano, la pena di morte, ancora in vigore dai tempi dello Stato Pontificio. Il codice penale italiano aveva ancora un articolo che, in caso in infedeltà coniugale, prescriveva l'impunità per il marito adultero e la galera per la moglie fedifraga.
Quarant'anni fa: storicamente è l'altro ieri. In quel 1968 non c'era soltanto il movimento degli studenti. Ci fu, e ne paghiamo ancora le conseguenze, il terremoto del Belice. Ci fu l'enciclica Humanae vitae, che proclamava il no alla pillola anticoncezionale. C'erano ancora i sensali di matrimoni: un fenomeno tutt'altro che circoscritto al Sud d'Italia. C'era il "commercio" dei mutuati da parte dei medici della mutua. C'era un paese che, nelle lettere al settimanale L'Europeo, descriveva la famiglia dall'interno, con squarci impressionanti di violenza, cecità e sordità che sembrano, purtroppo, attualissimi.
C'erano i "cattolici del dissenso" che volevano richiamare la Chiesa a comportam,enti più evangelici ( forse non fu un caso che la prima occupazione universitaria fu proprio alla Università Cattolica di Milano, nel novembre 1967). E ci furono gli assassinii di Bob Kennedy e Martin Luther King, l'invasione della Cecoslovacchia, la guerra del Vietnam, il maggio francese e la tragica vicenda di Rudi Dutschke a Berlino.
Nel primo numero del 2008, con il passaggio a periodicità mensile e lo stretto collegamento con il Corriere della Sera, L'Europeo cerca di raccontare quell'Italia (e non solo) con articoli e reportage delle grandi firme del settimanale (Oriana Fallaci, Ruggero Orlando, Franco Pierini, Lietta Tornabuoni, Tullio Kezich, Gian Franco Venè, Ferdinando Scianna e altri ancora), di Aldo Cazzullo del Corriere, dei contributi ricevuti dal Goethe Institut (Claus Leggewie e Gaston Salvatore)".