Media

La Commissione di Vigilanza sulla Rai approva la sfiducia a Petruccioli

"Le dimissioni sono un atto volontario. Non compio atti contro la mia volonta. Lascerò la presidenza Rai solo quando la Vigilanza indicherà un nuovo presidente".  Così il presidente della Rai Claudio Petruccioli, in una lettera inviata al presidente della Commissione di Vigilanza Rai Mario Landolfi, si è pronunciato in merito alla decisione della commissione.

La commissione di vigilanza sulla Rai ha approvato all'unanimità dei presenti la mozione, presentata dalla Rnp, che chiede le dimissioni del presidente Claudio Petruccioli.
A favore della mozione hanno votato venti rappresentanti della Commissione, ovvero gli esponenti della Cdl, dell'Udeur, dell'Italia dei Valori e della Rnp.

Il testo originario della risoluzione, di cui è primo firmatario Marco Beltrandi, prevedeva l'ipotesi di azzeramento dell'intero Cda Rai o 'quantomeno' le dimissioni del presidente. La Commissione ha approvato un emendamento presentato dal forzista Giorgio Lainati che riduceva le due ipotesi originarie alle dimissioni del Presidente.

Su 21 esponenti della Commissione riuniti a San Macuto, Landolfi escluso, i voti favorevoli sono stati 20. Gli altri esponenti del centrosinistra presenti hanno abbandonato la seduta.

"Le dimissioni sono un atto volontario. Non compio atti contro la mia volonta'". Così il presidente della Rai Claudio Petruccioli, in una lettera inviata al presidente della Commissione di Vigilanza Rai Mario Landolfi, si è pronunciato in merito alla decisione della commissione.  "La legge in vigore - ha precisato Petruccioli - non contempla la revoca dei membri del cda della Rai, ma non la esclude". "Lascerò la presidenza Rai solo quando la Vigilanza indicherà un nuovo presidente - ha sottolineato nella lettera Petruccioli -. Solo allora, con atto formale, trasmetterò alla segreteria del Cda e al collegio sindacale le mie dimissioni".