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Prodi, Berlusconi, e il gioco delle coppie in tv
Febbraio, è ora di par condicio. Due faccia a faccia tra
Berlusconi e Prodi . In mezzo tre confronti
dedicati agli altri leader delle due coalizioni. Questa l'ossatura del nuovo
regolamento approvato oggi in Commissione di Vigilanza Rai. Il testo ha
ottenuto 17 voti a favore, 10 contrari, 1 astenuto ed entrerà in vigore
all'inizio della campagna elettorale, previsto per l'11 febbraio.
Ogni conferenza-dibattito durerà un'ora e 15 minuti e sarà trasmessa tra le 21 e le 22:30 su RaiUno, con la conduzione di un giornalista della Rai. Al programma parteciperanno anche due giornalisti scelti per sorteggio da un elenco proposto da ciascun partecipante. Tra le altre novità apportate oggi durante il voto al testo proposto dal relatore, il presidente Paolo Gentiloni, c'è anche una conferenza stampa alla fine della campagna elettorale da parte del presidente del Consiglio.
"L'approvazione del regolamento rappresenta un fatto
molto positivo- è il commento di Gentiloni riportato dai quotidiani -. Con il
voto di oggi si può scrivere la parola fine sul tentativo di far saltare la
legge. Avremo una
campagna elettorale regolata secondo criteri fissati dalla legge, una garanzia
per tutti i partiti e gli elettori".
Chiara e netta anche la posizione dell'Authority delle Comunicazioni, che dopo sette ore di discussione, ha approvato il provvedimento che riguarda le proprie linee guida della par condicio nel periodo pre-elettorale. Innanzitutto: "Nelle trasmissioni di intrattenimento va evitata la presenza di politici, salvo che essa non sia giustificata dalla loro specifica competenza o responsabilità". La presenza dei politici, dunque, nelle trasmissioni di varietà, può essere possibile all'interno di 'finestre informative' legate a fatti specifici e con un contraddittorio. "E mai - spiega l'organismo di garanzia presieduto da Corrado Calabrò - la comunicazione e la satira potrà assumere forme lesive della dignità della persona".
Per quanto riguarda le trasmissioni di informazione (telegiornali e radiogiornali, rubriche, trasmissioni di approfondimento) deve essere assicurato l'equilibrio delle presenze durante il ciclo della trasmissione, e quando questa prescrizione non è stata soddisfatta, il riequilibrio deve avvenire nella trasmissione immediatamente successiva. I conduttori dei programmi poi 'sono tenuti ad assumere un comportamento corretto ed imparziale' per non influenzare le opinioni dei telespettatori.
Quanto alle sanzioni, oltre alle norme già contenute nella legge del 2000, le emittenti che violeranno la par condicio incorreranno in multe comprese tra i 10.000 e i 250.000 euro, somme che possono crescere in caso di recidiva.
Significative infine, sempre sul tema dell'equilibrio della presenza dei politici in tv nel periodo di campagna elettorale e nelle settimane precedenti, le esternazioni del presidente della Rai Claudio Petruccioli riportate oggi sui quotidiani. "Nelle trasmissioni di approfondimento informativo, ma anche in quelle di carattere vario, l'equilibrio fra i due poli è sostanzialmente rispettato. Così deve continuare ad essere. Non altrettanto si può dire per quanto riguarda l'equilibrio all'interno dei due poli".
"Nella Cdl c'è una preminenza di Forza Italia a scapito degli altri partner, in particolare della Lega nord. Nell'Unione sono sacrificate le formazioni minori".
"L'altro squilibrio evidente nel mese di gennaio - continua Petruccioli - riguarda i due candidati alla Presidenza del Consiglio, probabilmente dovuto anche alla diversa strategia e alla diversa definizione temporale della campagna elettorale da parte dei due protagonisti".
Berlusconi, a parte la telefonata a Ballarò, è stato presente in tv a Porta a Porta (11 gennaio con Bertinotti), nella conferenza stampa di Forza Italia, nell'ambito delle tribune politiche regolate dalla Commissione di Vigilanza (il 13 gennaio), a Uno Mattina (il 18 gennaio), a 'Dopo il TG1' (19 gennaio); inoltre, Primo piano ha trasmesso in più occasioni interviste registrate di Berlusconi per un totale di 162 secondi. In radio, oltre alle conversazioni su Isoradio e con Fiorello, ha preso parte a Radio anch'io.
Prodi, nel mese di gennaio, ha preso parte a Dopo il TG1' (25 gennaio); Primo Piano ha messo in onda a varie riprese anche sue brevi interviste registrate per un totale complessivo di 126 secondi. Alla radio Prodi è stato presente a Radio anch'io e nella trasmissione di Fiorello.
E il parere delle concesionarie? Interessante, a tal proprosito, l'intervista al direttore generale markeying di Publitalia Luigi Colombo publicata mercoledì primo febbraio su .com. Il clima elettorale, pare, è nocivo per la pubblicità. "La sensazione di attesa e di incertezza che il mercato respira nell'immediata vigilia delle elezioni politiche - queste le parole di Colombo ripotrtate da .com - non favorisce gli investimenti".
Le elezioni, dunque, sono un appuntamento che non entusiasma la concesionaria Mediaset. Tuttavia una consolazione c'è: prima del confronto elettorale sarà la tv di stato a dover rispettare un maggior numero di obblighi, ospitando programmi di comunicazione politica, generando con tutta probabilità ascolti più bassi di quelli prvisti a Cologno Monzese dove, cone meno vincoli rispetto a viale Mazzini, i palinsesti rimarranno competitivi.
Politica non rima, sempre, con pubblicità. Questo è chiaro. "La politica viene apprezzata dal mercato – spiega Colombo –solo se è legata ad eventi importanti, a faccia a faccia di grande rilievo. Mentre le vetrine con volti di secondo piano generano ascolti punitivi".