Premi
La rivoluzione obbliga al cambiamento, all’insegna della trasparenza
Lorenzo Sassoli de Bianchi, Upa, e Paolo Torchetti, Flumen, premiati con lo IAA Excellence in Communication Award. Per il presidente degli investitori pubblicitari occorre evitare facili scorciatoie e parlare ai consumatori “senza asterischi”. Per l’ex creativo le agenzie tradizionali sono in ritardo rispetto all’evoluzione del mercato.
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Quest’anno il riconoscimento è andato al più alto rappresentante del mondo delle aziende che investono in comunicazione, e a una delle realtà imprenditoriali più
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Il presidente dell’Upa, secondo la motivazione letta dal presidente del capitolo italiano dell’IAA, è stato premiato per il “suo incisivo e concreto impegno in interventi di vasta risonanza, come il Summit della comunicazione del marzo 2009, e nella ricerca scientifica (grazie all’impegno del presidente dell’Upa nella propria società, il Gruppo Valsoia, ndr)”. Paolo Torchetti è stato invece scelto “per l’impegno profuso nell’advertising online, nella comunicazione integrata nazionale e internazionale, e per l’impegno formativo”.

Ci saremmo aspettati una citazione cinematografica, all’apertura del suo intervento, come è ormai consuetudine in apertura dei suoi discorsi ufficiali. Invece, Sassoli si rifà a Gutenberg, l’inventore della stampa a caratteri mobili che segnò la prima vera importante rivoluzione nella comunicazione e nei rapporti sociali, seguita da Marconi, l’inventore della radio. Due momenti accompagnati da importantissimi cambiamenti di natura culturale e politica, sottolinea Sassoli, come la Riforma e la divulgazione esponenziale dell’informazione e del sapere. “Oggi è impossibile non tenere conto degli aspetti teorici che interpretano il cambiamento”, continua Sassoli riferendosi ai tre principi, tecnica, economia ed etica, enunciati da Brioschi .
Una battaglia a favore dell’innovazione, della trasparenza e della responsabilità
L’associazione degli Utenti lavora su tre principi, che sono veri e propri pilastri: l’innovazione, la responsabilità e la trasparenza. Soprattutto su quest’ultimo aspetto insiste Sassoli: “non possiamo dire che il mondo della comunicazione sia totalmente trasparente. L’imprenditoria stessa ricorre troppo spesso a facili scorciatoie per raggiungere gli obiettivi prefissati. In tanti cercano di fare i furbi, e sul tema della trasparenza l’Upa è decisa a impegnarsi a fondo (vedi notizia correlata, ndr)”. A latere dell’incontro Sassoli scenderà nei particolari con i giornalisti presenti. I diritti di negoziazione il rapporto tra azienda centri media e mezzi, sono problematiche che vanno risolte, per portare il mercato a comportamenti trasparenti dove sia chiaro chi lavora per chi e, quindi, da chi deve essere correttamente remunerato. Parole forti che , come già detto, non escludono comportamenti stigmatizzabili anche da parte delle imprese come, ad esempio, sul fronte delle gare. “In alcuni casi siamo di fronte a un autentico malcostume - commenta il presidente dell’Upa . Noi raccomandiamo, secondo il nostro codice di comportamento, di non coinvolgere più di tre agenzie. Coinvolgerne 12, come ho saputo, è un’indecenza”. Più in generale il pensiero di Sassoli è che le migliori campagne nascono da un buon pensiero strategico: “Chi propone un buon brief è già al 50% dell’opera, la creatività contribuisce per il restante 50%”.
Una comunicazione senza asterischi
Infine la responsabilità nei confronti del cittadino-consumatore. “le aziende questa responsabilità devono assumersela, anche perché rispetto al passato, soprattutto grazie alla rete i cittadini possono dialogare con le aziende e, quindi, esprimere le proprie opinioni sui servizi o prodotti proposti” L’era del dialogo e della trasparenza fa sì che i consumatori non accettino più gli asterischi nei messaggi pubblicitari a loro destinati: “le comunicazioni soprattutto delle compagnie aeree, operatori telefonici, servizi finanziari, e via di seguito, che inseriscono l’asterisco per spiegare con caratteri piccolissimi come stanno veramente le cose non vengono più viste di buon occhio dal consumatore. L’uso dell’asterisco è una comunicazione con mezze verità”.
Infine uno sguardo allo stato di salute della comunicazione (vedi ancora notizia correlata). “I segnali per il 2010 sono migliori rispetto alle attese, e il timore che il nuovo anno fosse peggiore rispetto al 2009 sembra essere scongiurato. Se Cina e India costituiscono la locomotiva del pianeta, gli Usa hanno imboccato un percorso positivo. Noi dovremmo adeguarci a questo andamento”.
Torchetti: i clienti ci danno 4 in pagella

Salvatore Sagone