Interviste

Girelli (OMG): "Un anno record per il Gruppo che chiude con una crescita superiore a +20%. Il business digitale vale oltre un terzo del billing e segna oltre + 30%. Focus su approccio consulenziale e business oriented. Mercato adv di poco inferiore a +1%"

Come spiega ad ADVexpress il Ceo Marco Girelli, Omnicom Media Group archivia quest'anno con un brillante risultato grazie a importanti new business come Volkswagen e AIA per PHD; H&M, Poste Italiane e Ferrovie dello Stato (in attesa di conferma) per OMD e Direct Line per Omni@. A trainare il billing i servizi legati a digitale, dati, tecnologia e CRM che rafforzano l'orientamento consulenziale e business oriented del Gruppo. Leggermente più pessimistica dell'UPA la previsione per il mercato adv 2017 dopo un ralenty registrato nella seconda parte dell'anno. Poco sopra al +1% la stima per il 2018.

E' l'anno record per Omnicom Media Group. Il Gruppo guidato dal Ceo Marco Girelli, come ha dichiarato lo stesso ad ADVexpress, infatti, chiuderà il 2017 con una crescita di oltre il 20% sia in termini di billing che di risultati. Grazie soprattutto a importanti acquisizioni messe a segno dalle tre agenzie che ne fanno parte: OMD (Poste Italiane, H&M e, in attesa di conferma, Ferrovie dello Stato), PHD (Volkswagen, AIA) e Omni@ (Direct Line).


"Le diverse tipologie di new business confermano i tre diversi posizioniamenti delle rispettive sigle - commenta Girelli - : PHD si rafforza come agenzia media di riferimenti per i grandi brand globali, OMD come struttura radicata nel contesto territoriale ed economico del Paese e Omni@ conferma il suo ruolo di agency tailor made"


A trainare questa crescita l'area del digitale, che segna "un incremento di ben oltre il 30% e rappresenta oltre un terzo del billing complessivo del gruppo" afferma Girelli. "Un'area di business che comprende digitale, social, big data e servizi relativi alla digitalizzazione delle aziende che negli ultimi tempi ha mostrato un grande impulso grazie soprattutto alla decisione di dotarci di competenze tecnologiche interne in grado di sviluppre piattaforme evolute che permettono di elaborare i dati relativi alle attività di comunicazione ma anche al business delle aziende. Forte inoltre sviluppo  nel CRM. Tutte queste attività ci posizionano sempre più come consulenti tout cour e ci danno la possibilità di essere, per i clienti, un punto di incontro tra attività di marketing e comunicazione e attività di business " spiega il Ceo di OMG. " Proprio le attività di comunicazione, l'ecommerce e il CRM saranno le principali aree di sviluppo per il 2018 e il 2019" anticipa Girelli.


E' soprattutto Annalect, la divisione specializzata in digital services e data driven marketing solutions ad essere al centro di un processo di sviluppo importante grazie alle opportunità di business derivanti dall'elaborazione e gestione dei dati.

Il 2017, ricorda Girelli, è stato un anno di grandi cambiamenti nel management di OMG, con l'inserimento di diverse figure manageriali, come Alessandro Lacovara in qualità di Managing Director PHD, la stessa Sismeiro alla guida di Annalect  e Ludovica Federighi a capo di Fuse.  A questi si aggiunge Alessandra Tempera come coordinatrice delle attività di buying. "Interessante il fatto che ciascuno di questi manager provenga da mondi diversi da quelli del media tradizionale in modo da arricchire OMG di competenze che accelerano la sua trasformazione in chiave consulenziale e business oriented" commenta  Girelli.

Insomma, il gruppo si è strutturato in modo da rispondere appieno a tutte le esigenze del mercato. Come vede, da parte sua, il crescente peso delle società di consulenza nell'industry della comunicazione?

"E' un fenomeno rilevante che seguiamo con attenzione in Italia e a livello internazionale perchè queste società hanno molti capitali da investire e possono permettersi grandi investeimenti. Non dimentichiamo tuttavia che a guidare, sul mercato, sono sempre i clienti. Tutto avviene in loro funzione. Certo è affascinante pensare a cosa potrebbe nascere dalla fusione/commistione di due mondi, quello della consulenza e quello  delle agenzie media, che partono da due prospettive diverse ma complementari. Mi auguro che possano esistere possibilità di integrazioni purchè rappresentino la possibilità per i player della comunicazione di avere un ruolo tangibile per il proprio successo e per quello delle aziende clienti.  Forse è proprio dall'unione dei mondi della consulenza e del media che nascerà un big player in grado soddisfare tutte le necessità del mercato". 

Infine, abbiamo chiesto a Girelli le sue previsioni sulla chiusura del mercato pubblicitario 2017 e un parere sulla revisione al ribasso, dal +1,8% al +1% resa nota dall'UPA.
"Sono d'accordo con UPA, la seconda parte dell'anno è stata caratterizzata da una frenata degli investimenti che non spinge a orientamenti ottimistici, prevedo pertanto una chiusura del mercato anche inferiore al +1% e un incremento di poco superiore all'1% per il 2018. Fa riflettere, peraltro, la rottura, registrata ormai da qualche anno,  della correlazione tra andamento macroeconomico del Paese e quello della spesa pubblicitaria, che va ad incidere negativamente su eventuali previsioni ottimistiche. A questo si aggiunge un generale orientamento all'efficacia negli investimenti pubblicitari legato alla consepevolezza, acquisita dalle aziende durante gli anni di crisi, che grazie anche al digitale è possibile investire meno e in maniera più efficace.