
Interviste
Spot Buondì Motta. Gitto (ADCI): "Si è creato un caso sul nulla. Il film racconta un paradosso e una finzione, stupisce che non tutti l'abbiamo capito. Le reazioni suscitate segno che la pubblicità in tv è più viva che mai"
Riguardo allo spot Buondì Motta firmato Saatchi&Saatchi nel quale un asteroide colpisce una mamma (guarda lo spot e leggi news), che tanto sta facendo parlare di sè sui social e sugli altri mezzi di comunicazione, abbiamo raccolto l'opinione di Vicky Gitto (nella foto), presidente dell'Art Directors Club e Chief Creative Director Y&R Group, che si è così espresso ai microfoni di ADVexpress: "Non entro nel merito di un parere creativo sul film, ma trovo in generale ingiustificate le critiche sollevate verso questa campagna. A ben guardare, da questo 'caso mediatico' emergono a mio parere due aspetti, uno positivo e uno negativo. Trovo innanzitutto positivo che uno spot per una merendina sia oggetto di un’infinità di reazioni e di tanta partecipazione in rete. A prescindere dai giudizi espressi , la 'bufera' suscitata da questo film è il segnale che la pubblicità in tv è vista, commentata, oggetto di grande interesse e ancora capace di determinare un notevole impatto sull'opinione pubblica, diversamente da quanto spesso viene sostenuto da molti".
"Reputo invece negativo, oltrechè incredibile - ha proseguito Gitto - che molte delle reazioni allo spot siano nate dall'incapacità delle persone di riconoscere la finzione e il paradosso dietro alla narrazione. Significa che ancora oggi non si utilizzano i giusti filtri per guardare la pubblicità e riconoscere che si è davanti a una forma di entertainment, che può piacere o no. Trovo assurdo che alcuni utenti si siano addirittura indignati di fronte al film. Si è creato un caso sul nulla. Lo spot del Buondì Motta, infatti, mutua semplicemente meccanismi di racconto utilizzati normalmente nei fumetti, nei cartoni animati, al cinema e già in altre campagne pubblicitarie".
Credi che l'azienda abbia scelto appositamente questo meccanismo per dare visibilità allo spot?
"Sicuramente Motta immaginava che questa campagna non sarebbe passata inosservata, ma non credo si aspettasse una simile reazione. C'è dell'ironia, anche se il tono è un po’ grottesco e forse è solo questo che ha diviso le reazioni in più fronti. Probabilmente da parte dell'azienda c'era la volontà di fare qualcosa di meno scontato del solito e l'obiettivo, che piaccia o meno, è stato centrato".