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Off the records

Publicis si aggiudica la gara media da quasi 800 milioni di dollari indetta da Coca-Cola per il mercato statunitense

Secondo quanto riporta la stampa estera, la holding francese di cui è Ceo Arthur Sadoun (nella foto) sarebbe riuscita a togliere alla rivale WPP parte del business del gigante delle bevande, che nel 2024 ha investito in pubblicità 5,15 miliardi di dollari a livello globale.

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dalla stampa americana, il pitch media indetto dalla multinazionale che ha messo di fronte l’incumbent WPP e Publicis Groupe si sarebbe risolto a favore di quest’ultima. Si tratta di una parte rilevante del business di The Coca-Cola Company, che WPP si era aggiudicata cinque anni fa a livello globale proprio a discapito di Publicis (nella foto il Ceo Arthur Sadoun).

In questo caso la revisione dell’incarico riguarda esclusivamente la pianificazione e l'acquisto di media sul mercato USA, dove secondo i dati COMvergence Coca-Cola ha investito lo scorso anno circa 785 milioni di dollari.

Per Publicis Groupe, la vittoria aggiunge un ulteriore tassello a uno score che nel 2024 l’ha già vista aggiudicarsi gare media di grande valore quali Pfizer e Hershey's: risultati che hanno spinto la holding francese a rivedere al rialzo per ben due volte le stime sui suoi risultati di fine anno, confermati nel financial reposrt dello scorso febbraio (leggi news: https://www.adcgroup.it/adv-express/news/industry/industry/publicis-il-fatturato-2024-sfiora-i-
14-mld-di-euro-.html).

Per quanto riguarda WPP, che dopo aver vinto il business globale integrato di Coca-Cola nel 2020 aveva creato un'agenzia su misura chiamata Open X per servire l'account in 200 paesi, la maggior parte dell'attività per il brand sono a essere nell’ambito di creatività e produzione. La perdita del budget media rappresenta tuttavia un colpo non indifferente: il financial report della holding rilasciato a fine febbraio (leggi news: https://www.adcgroup.it/adv-express/news/industry/industry/wpp-nel-2024-calano-revenue-0-7-e-crescita-organica-1-trend-negativo-per-le-agenzie-globali-integrate.html) riportava infatti risultati inferiori alle attese per il 2024 e una previsione di crescita organica piatta o addirittura negativa per il 2025 – contando sulle performance del suo braccio media, GroupM, per risollevarne la performance.

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