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NC. COO’EE spinge l'acceleratore sulla filosofia 'togliere, togliere, togliere'. Miglioranzi: “Il nostro metodo rappresenta non solo un’azione, ma un modo di pensare libero e indipendente”

All’insegna del ‘less is more’, l’agenzia guidata da Mauro Miglioranzi (in foto) sviluppa progetti di brand identity e campagne di comunicazione multicanale da oltre 30 anni. Una società che nel tempo è evoluta per far fronte alle mutate necessità del mercato e che ha fatto di professionalità, cambiamento, imprenditorialità indipendente, attenzione all’aspetto umano e ai bisogni dei clienti i propri cavalli di battaglia.

Coo’ee ha compiuto 30 anni nel 2020 e nonostante il periodo complicato è comunque riuscita a consolidare questo traguardo con progetti di valore, nuove collaborazio- ni e tante soddisfazioni, sia professionali e sia umane.

Il suo focus è da sempre la commistione tra creatività e strategia per progetti di brand identity e campagne di comunicazione multicanale: tv e radio, stampa, affissione, social e digital. “Il nostro metodo - spiega Mauro Miglioranzi, founder e ceo Coo’ee (in foto) - rappresenta non solo un’azione, ma un modo di pensare libero e indipendente: togliere, togliere, togliere”.

Un modello forte, innovativo e rivoluzionario, sintetizzato dall’acronimo PIU: Professionale, Imprenditoriale e Umano. Professionalità e qualità sono concetti che vanno di pari passo con la sua filosofia, unitamente alla costante volontà di spostare sempre un po’ più in là i propri confini. Coo’ee non si accontenta dell’ordinario, cerca il ‘massimo indispensabile’.

Giorno dopo giorno lavora accanto ai clienti per imparare a conoscerli, anticipare i loro bisogni, condividere gli stessi obiettivi e contribuire a raggiungerli. Il rispetto, la sensibilità e l’onestà intellettuale rappresentano per Coo’ee elementi fondamentali per creare e mantenere relazioni di stima e fiducia con collaboratori, partner e clienti. Un approccio che rispecchia l’anima dell’agenzia, efficace testimonianza di italianità e soprattutto di indipendenza.

“L’italianità - spiega Miglioranzi - vuol dire molto: oltre all’origine è un modo di vedere il mondo, un pensiero che si rivela nel buon gusto, nel senso estetico e che per forza di cosa eredita anche la cultura e la contaminazione artistica che ci rende sempre il paese più bello del mondo. Ma l’indipendenza è il vero valore perché non vuol dire solo libertà (oggi, soprattutto, un concetto troppo generico), è il modo in cui si esercita questa indipendenza che ci contraddistingue, perché non essere obbligati a seguire certe logiche o a scendere a certi compromessi che regolano il mercato è spesso il motivo per cui molti clienti scel- gono di lavorare con noi”.

 

Collaborazione e specializzazione

Coo’ee cerca sempre di rispondere come una squadra ai cambiamenti esterni e alle mutate richieste del mercato (per esempio, i progetti legati al digitale, ndr), e allo stesso modo lavora e unisce le competenze interne.

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“Possiamo sempre contare su una rete di professionisti esterni all’agenzia - precisa il manager - con cui collaboriamo da molti anni e ci permettono di rispondere a tante richieste con altrettante specializzazioni”.

Coo’ee è capace di varcare ogni confine, pur rimanendo centralizzata. La sede storica è a Verona, ma, inevitabilmente, ha una base d’appoggio anche a Milano, che sempre più in questi anni si è affermata come una parentesi d’Europa in Italia. “A Milano - precisa il founder e ceo - abbiamo molti dei nostri contatti, collaboratori e clienti, ma alcuni superano anche i confini nazionali: penso, per esempio, a Komet Irrigation, un’azienda austriaca con cui stiamo costruendo un percorso di successo sui canali digitali”.

La dinamicità e la flessibilità che contraddistinguono la società fin dalla sua nascita, le hanno consentito di affrontare con fiducia ed entusiasmo anche il difficile periodo causato dalla pandemia e di ‘ripartire’ al meglio. “Mi è sempre piaciuto pensare alle crisi come opportunità - spiega Miglioranzi - che non vanno sprecate, e anche se è una frase già sentita, è una grande verità. Una crisi ti dà per forza l’occasione di ripensarti, di metterti in discussione e di fare una cosa molto difficile, ma indispensabile per vivere: cambiare.
Cambiare è il senso del nostro stare al mondo e al tempo stesso il senso del nostro lavoro: con l’avvento del digitale era ‘se non ci sei non esisti’, oggi con l’esperienza accumulata credo proprio che sia ‘se non ti evolvi, ti estingui’.

Un approccio vincente che ha consentito all’agenzia, dopo il suc- cesso del 2020, di chiudere anche il 2021 in positivo, con tanti nuovi progetti e clienti. Tra i progetti recenti, il fondatore di Coo’ee sceglie di parlare di quello realizzato con Ibm e Fondazione Buzzi che sostiene le attività dell’Ospedale pediatrico Vittore Buzzi di Milano. Più di una campagna di raccolta fondi, un progetto davvero speciale. “In occasione dell’iniziativa - racconta Miglioranzi -, Ibm, grazie alla volontà di Luca Altieri, vice president mktg, cmo Ibm Technology, Europe and Middle East Africa, ha messo a disposizione i propri volontari e la propria tecnologia per giocare insieme a bambine e bambini, durante una serie di incontri dedi- cati ai piccoli pazienti dell’ospedale”.

What’s next?

L’agenzia ha iniziato il 2022 con grande entusiasmo, grazie alle nuove opportunità offerte da diverse collaborazioni recentemente avviate e grazie ai nuovi percorsi recentemente impostati per farsi conoscere ed entrare in contatto con nuove realtà. “Sarà sicuramente una grande sfida - conclude ancora Miglioranzi -, e si prospetta un anno che, prima di tutto, ci darà ancora una volta l’occasione di cambiare e di dare nuove e inaspettate sfumature al nostro ‘togliere, togliere, togliere.’ 

Marina Bellantoni

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