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NC. McCann is back

Dopo il processo di rafforzamento organizzativo e strutturale negli ultimi quattro anni e mezzo, il gruppo, da luglio sotto la guida di Daniele Cobianchi, punta a tornare al ruolo di 'Best in class'. Grazie a uno sviluppo tecnologico e digitale che dà nuova forza al business e un potenziamento dell'organico, si appresta a chiudere il 2018 in linea con gli obiettivi e crescere, nel 2019, a doppia cifra. Tratto dal numero NC - Nuova Comunicazione di ottobre-novembre.

“Negli ultimi anni abbiamo consolidato la nostra struttura, ampliato i clienti e messo in atto uno sviluppo tecnologico importante. Oggi siamo pronti a riportare anche in Italia McCann al ruolo di ‘Best in class’”.

Parla con soddisfazione Daniele Cobianchi, (in foto), dallo scorso luglio nuovo ceo di McCann Worldgroup Italia, cui fanno capo McCann, Mrm, Momentum e Craft. Con un organico di 150 persone, nelle sedi di Milano e Roma, offre anche servizi legati ai contenuti, grazie a McCann Live, la business unit internazionale collegata a tutte le sedi mondiali del Gruppo h24 7/7 giornispecializzata in social media, content e strategie editoriali. In McCann da quasi cinque anni, Cobianchi si trova ora a guidare un processo di sviluppo che punta dritto verso il traguardo di riportare il gruppo tra le prime sigle del mercato italiano, conquistando, anche nel nostro Paese, quel ruolo e quell’immagine che possiede in tutto il mondo.

Dopo il processo di rafforzamento organizzativo e strutturale degli ultimi quattro anni e mezzo, nell’ultimo quarter del 2018 McCann è rivitalizzata da uno sviluppo tecnologico e digitale che dà nuova forza al business, inaugurando una nuova era.

 

Tecnologia e approccio Human driven

La strategia per raggiungere l’atteso risultato poggia su un nuovo approccio e su alcuni asset fondamentali, primo fra tutti la tecnologia. “Essa permette oggi di creare una maggiore connessione fra i brand e le persone - continua Cobianchi -. Insomma, la tecnologia come ‘abilitatore della creatività’ grazie anche a expertise nell’analisi dei dati, per impattare positivamente sulle persone. Il Gruppo, sia a livello internazionale sia locale, adotta infatti un approccio human driven, che parte dalla comprensione dello stato d’animo delle persone per creare strategie di comunicazione mirate a risolvere i loro problemi, aiutandole a vivere meglio. Un modello, questo, coadiuvato anche dalla unit multiculturale ‘Truth Central’, che innesta nelle strategie del gruppo continui insight e stimoli”.

Altro asset per McCann è il digitale, protagonista sia dell’offerta, con l’agenzia MRM, sia a livello interno e strutturale. “Stiamo sviluppando una nuova colonna vertebrale di ‘digitalizzazione pervasiva’ - spiega il manager -, che va a condizionare tutte le discipline nel gruppo e che permette di avere la possibilità di sviluppare progetti che nascono già digitali e tecnologici”.

Contribuisce a questo processo anche l’innesto di un ecosistema esterno che apporta internamente stimoli e know-how nuovi.

 

L’importanza del new business

Il rinnovato approccio ha portato l’agenzia ad acquisire di recente clienti importanti, come Opel (a seguito di una gara europea cui ha partecipato anche un team creativo italiano guidato dal cco Alessandro Sabini, Fineco, Brembo per la campagna di comunicazione globale, oltre a consolidarne altri, come Coca-Cola e Nespresso (hub italiano per 60 mercati). Del resto, commenta Cobianchi: “Non c’è crescita né sviluppo senza una forte strategia di new business”. Nel portfolio del Gruppo ci sono sia aziende internazionali (60% del totale) che imprese locali (40%) come Il Consorzio del Prosciutto di Parma, Arborea, Poste Italiane, Grom, Whirpool, Mutti e Bauli. L’obiettivo è comunicare al mercato un posizionamento di holding che gestisce brand globali (come Opel), ma al contempo molto radicata a livello territoriale con un’apertura alle imprese e alle eccellenze italiane. “Sono molto orgoglioso dei risultati creativi degli ultimi anni" commenta Cobianchi.

Grazie a un approccio sempre meno tradizionale e sempre più orientato all’efficienzaci siamo conquistati tre leoni a Cannes nel 2017 (per ‘Responsibly the Beer-Ubrew’, un bronzo e un argento in ‘Promo & Activation’ e bronzo in ‘Direct’) e un bronzo quest’anno con ‘The Voice of Voices’ per il Centro Clinico Nemo nei ‘Creative Data’.

Inoltre, Agenzia dell’anno al Festival Golden Drum 2017 e due ori e un argento nell’edizione 2018. Riguardo ai risultati, McCann si appresta a chiudere il 2018 in linea con gli obiettivi di inizio anno e si attende una crescita a doppia cifra per il 2019, grazie anche ai recenti new business.“Siamo molto entusiasti dell’anno in corso e abbiamo ottimi prospettive per l’anno prossimo - spiega Cobianchi -. Grazie ai clienti che abbiamo acquisito a fine 2018, nel 2019 potremo investire in innovazione. Vedo molti segnali positivi anche dal mercato: molti clienti hanno capito che è necessario attuare un vero cambiamento culturale. Le marche devono, insomma, trovare il modo di riavvicinarsi alle persone non solo con l’adv, ma diventando veramente rilevanti nella loro vita”.

Infine, riguardo all’impatto della situazione politica ed economica italiana sugli investimenti in comunicazione, Cobianchi è positivo: “La nostra mission è trovare le modalità per far sì che i clienti raggiungano i loro obiettivi, indipendentemente dal contesto. Ma sono ottimista: le aziende hanno capito che devono rimettere al centro l’individuo. E questa per noi è una grande opportunità da cavalcare”.