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Pro Web Consulting lancia il White Paper dedicato alla Conversion Rate Optimization. Martin: "ecco perché inserirla nella vostra digital strategy"
Allo IAB Forum 2018 che si è tenuto il 12 e 13 novembre scorsi al MiCo Milano, Pro Web Consulting ha presentato il White Paper “Conversion Rate Optimization, ottieni di più dal tuo sito osservando e ascoltando i tuoi utenti” . La società di consulenza svizzera, recentemente entrata a far parte di Cerved Group all’interno di un nuovo progetto di eccellenze digitali, è specializzata in SEO, Web Analytics e, appunto, CRO e alla guida del team di specialisti CRO c'è Alessandro Martin (nella foto), che ha di recente firmato il white paper ad hoc sulla materia.
Nell'ambito dello IAB Forum abbiamo intervistato l'Head of CRO che ha raccontato ad ADVexpress perchè le aziende dovrebbero inserire la Conversion Rate Optimization nella loro digital strategy e quali benefici ha sul budget di marketing.
Sono molti i trend digitali emersi nel corso del 2018 osserva Martin: per Pro Web Consulting è stato certamente l’anno della CRO. Se a livello tecnico si è molto parlato di mobile-first, voice-search e AI, indubbiamente a livello strategico la Conversion Rate Optimization è una delle discipline più innovative e, al contempo, più
imprescindibili nell’attuale scenario del web marketing.
"La forza della CRO è il suo essere un processo multidisciplinare, che mescola il meglio delle skills “umanistiche” – comprendere realmente la psicologia e il comportamento dell’utente – con un
approccio scientifico e data-driven. Questo significa che ogni modifica, ogni variante nei test, tutto è
assolutamente misurabile" spiega Martin.
"Calcolando che i marketing manager hanno a disposizione dei budget definiti per le loro attività,
l’idea di moltiplicarne il valore suona assolutamente azzeccata e possibile. Infatti, se attraverso l’ottimizzazione del percorso di conversione io riesco a raddoppiare il conversion rate di un sito o app, allora significa che avrò dimezzato il mio cost per acquisition. Ho così appena liberato parte del marketing budget del mio cliente, che potrà decidere di reinvestire nella stessa attività o di riallocare in altri possibili canali".
È meglio affidarsi a un’agenzia specializzata o assumere uno specialista? "Non esiste una risposta giusta o sbagliata: dipende da molti fattori, dalla volontà dell’azienda di cambiare mindset, perché fare CRO porta davvero a un’evoluzione del modo di ragionare: si punta al miglioramento continuo tramite test scientifici".
"Assumere un professionista interno al team aziendale può essere un plus, osserva Martin, perché conoscerà meglio il prodotto/servizio che deve promuovere, così come le dinamiche interne e le policy. D’altro canto, è un’attività così variegata e richiede un tale numero di conoscenze – dalla UX al copywriting, dalla data analysis all’uso degli strumenti di testing etc. – che è difficile pensare di trovare tutto in una sola figura. Scegliere il team CRO di un’agenzia esterna, invece, ha di sicuro il beneficio di affidarsi a professionisti collaudati, che hanno già avuto esperienza con progetti e settori diversi: i risultati arriveranno prima e si verrà trainati verso il cambiamento di mindset".
Perché un White Paper dedicato alla CRO? "Abbiamo rilasciato il White Pape - spiega Martin - . In occasione dell’ultimo IAB Forum, avendo parlato in un workshop proprio del nostro approccio alla CRO 'Conversion Rate Optimization, ottieni di più dal tuo sito osservando e ascoltando i tuoi utenti' vuole essere una guida alla materia, sia dal punto di vista strategico che tecnico. Il titolo è rivelatore: il senso è proprio un cambio di prospettiva user-centrico. Per migliorare le conversioni di una property digitale è necessario capire cosa l’utente vuole, come naviga tra gli elementi, cosa trova più o meno chiaro, cosa lo blocca e gli fa abbandonare il nostro carrello. Spesso i Brand, alle prese con un redesign del sito o una nuova landing page da realizzare, procedono a tentativi o a decisioni prese dall’alto, sostenendo di non avere informazioni: invece, le informazioni sono tutte lì,
a portata di mano. È l’utente stesso a fornircele".