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e20 n.112. VINCITORI BEA. Lavazza e Saype, il dialogo tra arte e natura si fa evento

Un’azienda sensibile al mondo dell’arte e della cultura, ma anche a temi quali sostenibilità e inclusione, che spesso ispirano i progetti che la vedono protagonista. Un esempio? L’evento ‘#EmbracingVenice: Lavazza e Saype’ vincitore di due premi al Bea Italia. Ne ha parlato sulla rivista e20 Marco Amato, corporate communication projects senior manager Lavazza.

Autenticità, passione per l’eccellenza, responsabilità e inventiva rappresentano i valori che da sempre ispirano Lavazza. Un’azienda sensibile al mondo dell’arte e della cultura, ma anche a temi quali sostenibilità e inclusione, che spesso ispirano i progetti che la vedono protagonista. Un esempio? L’evento ‘#EmbracingVenice: Lavazza e Saype’ vincitore di due premi al Bea Italia. Ne abbiamo parlato con Marco Amato, corporate communication projects senior manager.

In questa intervista rilasciata alla rivista e20, partiamo del progetto sviluppato con Saype, vincitore al Bea Italia.

Può descriverne i punti di forza e vincenti?

Il punto di forza è stato la capacità di questa opera d’arte di generare immagini di grande impatto emotivo che sono diventate immediatamente virali. In occasione della Giornata della Terra e proprio all’indomani dello scoppio della crisi Russia-Ucraina, due braccia strette in un gesto universale di condivisione attraversavano, nel silenzio dell’alba, i canali veneziani, diventando immediatamente un simbolo di pace e speranza

Abbiamo prodotto immagini video riprese dal drone che hanno permesso al pubblico di percepire la vastità dell’opera e nel frattempo la cornice di Venezia entro cui si muoveva. Le immagini oltre che sui profili corporate del Gruppo Lavazza sono state anche pubblicate nei canali social di tutti i mercati nazionali in cui opera il Gruppo, dall’Australia al Brasile, per celebrare la giornata della Terra. La strategia di comunicazione, collegata al commitment del Gruppo Lavazza, #blendforbetter, ha permesso di raccontare i progetti di Fondazione Lavazza per la tutela del pianeta.

Al progetto anche il riconoscimento’ utilizzo unexpected di uno spazio’. Come siete riusciti a rendere lo spazio un elemento vincente?

Far navigare un enorme prato dipinto con vernici biodegradabili tra le acque della Lagunadi Venezia è un’idea così sfidante che quando Saype ce l’ha proposta, non abbiamo pensato subito di riuscire a realizzarla. Fondamentale è stata la tenacia del project manager, Bianca Genitori e la partnership con Vela, la società del Comune di Venezia che oltre alla mobilità sull’acqua lavora da anni a creare e supportare i Grandi Eventi in Laguna.

Con loro abbiamo individuato la banchina più idonea per permettere all’artista di dipingere l’opera, siamo riusciti a coordinare il traffico acqueo per il transito dell’enorme chiatta addirittura sotto al Ponte di Rialto e, infine, alla Torre dell’Arsenale Nord abbiamo realizzato la mostra che raccontava il progetto. È stato un lavoro di organizzazione molto impegnativo, ma i risultati ci hanno ripagato ampiamente.

Quali sono gli elementi imprescindibili per rendere un evento di live entertainment realmente coinvolgente e di successo?

Non esiste una ricetta né degli ingredienti segreti, soprattutto per progetti come questo, ad alto impatto valoriale e artistico. In contesti storici come quello attuale invitare il pubblico a divertirsi, talvolta può apparire fuori luogo. L’evento deve essere l’epilogo di una strategia integrata di comunicazione, come momento finale necessario allo scambio fisico di esperienze, al dialogo tra media e artista, istituzioni e shareholders aziendali.

Deve produrre del contenuto, far scaturire nuove idee e messaggi, altrimenti non è autentico e l’audience oggi potrebbe non apprezzarlo. Il tentativo è far sì che il pubblico segua il racconto corporate del nostro Gruppo nei vari appuntamenti che lungo l’anno vengono presidiati. Il 2022 in particolare, è stato per noi un anno ricco di progetti culturali, che hanno cercato di far riflettere su tematiche sociali attraverso la collaborazione con istituzioni 
partner come il Padiglione Venezia di Biennale Arte o la 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano dove a luglio abbiamo presentato 
il progetto dell’architetto Francis Kerè, Premio Pritzker 2022.

Quanto c’è della vostra filosofia e del vostro approccio in questo evento?

Lavoriamo con Saype dal 2018, abbiamo sostenuto due tappe del viaggio globale del suo progetto Beyond Walls ed è stato tra i protagonisti di due Calendari Lavazza. Il Gruppo è attivo da dieci anni nel sostegno a importanti istituzioni culturali in tutto il mondo dal Museo Guggenheim di New York alla Triennale di Milano. Da trent’anni poi il Calendario Lavazza racconta il mondo della fotografia contemporanea con nomi quali LaChapelle e McCurry.

Il nostro impegno ora è nel sostenere artisti come Saype, ma anche istituzioni e progetti attenti agli impegni dello sviluppo sostenibile, aperti alla diversità e all’inclusione per rappresentare al meglio i valori del nostro manifesto: autenticità, passione per l’eccellenza, responsabilità e inventiva

Marina Bellantoni