Inchieste
Binelli, presidente MAC Group: "Tanti progetti per il 2011. Le gare? Non valorizzano le agenzie"
MAC Group, realtà atipica rispetto al settore delle Agenzie di Eventi, poichè più della metà del fatturato deriva da eventi proprietari, si affaccia al 2011 con numerose attività in cantiere, dopo aver chiuso il 2010 con un fatturato di 10,2 milioni di € (+ 31% sul 2009). Uno dei problemi del settore, sostiene Binelli, resta la scarsa valorizzazione delle agenzie nel meccanismo gara. Le consultazioni consentono di valutare più in profondità.
Prosegue l'inchiesta condotta da e20express 'Il settore eventi, lo stato dell’arte', che vede coinvolte le maggiori agenzie del mondo degli eventi.
L'intento è quello di 'tastare il terreno' a pochi mesi dall'inizio del 2011, un anno cruciale secondo molti, in cui finalmente si dovrebbero avvertire più concreti segnali di ripresa.Anche il nostro Monitor degli Eventi conferma questo trend: il mercato degli eventi nell’ultimo anno è stimato a 1.020 milioni di euro (-11,3%) e la previsione a due anni è di 1.330 milioni di euro.
Oggi ne parliamo con Sandro Binelli, Presidente MAC Group.
Come avete iniziato il 2011? Qual è il 'sentiment'?
Non possiamo davvero lamentarci: stiamo lavorando a eventi di prossima organizzazione, a seguito di tre gare vinte negli ultimi mesi per Levoni, Pirelli e bticino. Abbiamo avviato Motor Match, un progetto internazionale cui stiamo lavorando da anni, che vedrà la luce in India nel prossimo autunno, e nel quale abbiamo coinvolto un partner autorevole come Fiera Milano. Abbiamo formalizzato l’accordo con la società americana Stratus Group, per cui organizzeremo il Perugia International Film Festival, con una edizione ‘teaser’ già nel prossimo autunno, e con la prima edizione ‘ufficiale’ a marzo 2012. Questo per parlare dei nuovi progetti, che si aggiungono a quelli per noi ormai continuativi come la Coppa Milano Sanremo – che quest’anno è innovata e potenziata, associata ufficialmente alle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia e la Mille Miglia, della quale è previsto per la prima volta un ‘Tribute’ negli USA, nel mese di agosto.
In sintesi, stiamo internazionalizzando sempre di più la nostra attività, e questo è un bene. Ma ci ripromettiamo di essere più presenti nel mercato italiano, avendo dimostrato di essere particolarmente competitivi anche nella Progettazione e Organizzazione di Eventi al di fuori del settore Automotive.
È già partita la 'corsa' alle gare. Ce ne sono molte in questo periodo?
Come detto, negli ultimi mesi abbiamo partecipato a diverse gare, con uno score di successi di tutto rispetto. A dire la verità non amiamo molto le gare, perché non consentono di valorizzare appieno l’expertise e la qualità di MAC, e drenano molte risorse che vengono sottratte ai nostri progetti. Preferiamo le consultazioni, dove il cliente può valutare l’agenzia anche in profondità, sulla base delle esperienze, delle persone, dell’organizzazione, elementi che non sempre la gara consente di valorizzare.
Quali le tipologie di eventi che vi richiedono maggiormente?
In questo periodo, soprattutto lanci di prodotto, a livello italiano e internazionale.
Avete registrato la presenza di nuovi 'format' di evento (o li avete introdotti voi), o ormai si sono consolidate le classiche tipologie tradizionali?
In teoria il mercato chiede sempre nuovi format, nuove soluzioni, nuove modalità di integrare l’Evento con altri strumenti di comunicazione, e in particolare tutta la frontiera dei cosiddetti ‘new media’. Ma nella gran parte dei casi, alla fine prevale ancora una certa ‘tradizione’ nella strategia e soprattutto nell’operatività. L’innovazione quindi riusciamo a praticarla e a proporla soprattutto nei nostri eventi proprietari, nei quali cerchiamo di coinvolgere partner visionari, che fino ad oggi hanno sempre visto un positivo ritorno sugli investimenti, confermandoci e aumentando la qualità della relazione.
Il settore eventi sta perdendo addetti, è stabile o addirittura in crescita?
La sensazione è di stabilità, con il consolidamento di strutture di grandi dimensioni, il consueto va e vieni di quelle di piccole dimensioni, e talvolta situazioni critiche per le medie agenzie quando non riescono a fare un salto dimensionale ove sarebbe necessario.
Quale pare essere la tendenza, concentrazione o frammentazione? Si assisterà a future fusioni (es, Gem, Gruppo Input...), o al contrario, la strada è quella dell'autonomia?
Ci pare che il mercato vada inevitabilmente verso processi di concentrazione, o quanto meno di fusione per arrivare rapidamente a dimensioni che consentano di essere competitivi in uno scenario sempre più complesso e globale. Oggi stiamo percorrendo la strada del consolidamento della struttura di base e del suo rafforzamento qualitativo, dopo aver chiuso il 2010 con un fatturato di 10,2 milioni di € (+ 31% sul 2009), e preferiamo operare in una logica di networking con strutture leader e dalle competenze complementari alle nostre.
Quale ritenete sia l'organigramma ideale di un'agenzia per lavorare al meglio?
Dipende dai settori, dai modelli di business, dagli obiettivi strategici. MAC Group è una realtà atipica rispetto al settore delle Agenzie di Eventi, più della metà del nostro fatturato deriva da eventi proprietari, dove quindi il modello di business necessita ad esempio di una forte e qualificata struttura di marketing e commerciale, oltre che di una significativa capacità produttiva.
Oggi capita spesso che l'azienda richieda all'agenzia non solo la gestione dell'evento, ma una serie di attività 'tout court' mantengano 'vivo' l'evento (pagina su Facebook con aggiornamenti, sito, ecc.). Questo significa per le agenzie specializzarsi ulteriormente, investire in nuove risorse o affidarsi a figure esterne?
Noi preferiamo affiancarci a partner specializzati e di qualità: siamo impegnati nell’essere sempre più efficaci nel nostro core-business, preferiamo non impiegare risorse a inventarci mestieri che altri sanno fare meglio di noi.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Come detto all’inizio dell’intervista, abbiamo sulla rampa di lancio diversi nuovi progetti che si materializzeranno nel corso dei prossimi mesi. E non dimenticherei il consolidamento di un altro progetto nuovo e internazionale avviato nel 2010, al quale tengo particolarmente: ‘uniques, special ones’ ha avuto un enorme successo di critica nel circuito mondiale dell’altissima gamma, ora dobbiamo far corrispondere questa storia di successo di comunicazione a un percorso già tracciato di sviluppo sui mercati internazionali
Un aspetto negativo del settore che vi preme sottolineare.
La difficoltà nel vederci attribuire il giusto valore alla qualità e quantità delle risorse professionali che mettiamo a disposizione dei nostri Clienti: per raggiungere questi livelli di eccellenza investiamo molto in risorse umane e in organizzazione, ma il mercato è spesso ancora inchiodato a logiche di pochi punti percentuali di remunerazione sui fatturati gestiti, una dinamica che personalmente ritengo non vada nell’interesse degli stessi Clienti.
Un aspetto, invece, che vi pare essere migliorato nel tempo.
Il mercato degli Eventi è una realtà, anche grazie alla presenza di operatori dell’Informazione di settore come ADC Group, e l’evento ‘strategico’ può rappresentare il punto di partenza di un piano di comunicazione integrata. Questo in passato accadeva raramente, e ancora oggi è un approccio limitato a poche Aziende, ma la percezione dell’utilità di questo strumento si sta rafforzando.
Per partecipare all'inchiesta scrivete a serena.roberti@adcgroup.it
S.R.