Inchieste

Coronavirus. Mercuri (Gruppo Peroni Eventi): “Sforzi incredibili, ma le aziende si dimostrano collaborative. Le gare continuano ad arrivare e noi seminiamo per il futuro”

A fronte della cancellazione o dello slittamento di molti eventi, Gruppo Peroni Eventi spiega come si sta strutturando per tutelare sia l’agenzia che i propri clienti. Clienti che, fino a oggi, stanno riconoscendo il budget per il coordinamento e il project management degli eventi annullati. Nonostante il periodo, l’agenzia sta partecipando a un buon numero di gare - anche nuove - e sta lavorando a eventi programmati per fine maggio, giugno, luglio e settembre.

L’impatto che l’emergenza sanitaria sta avendo sul mondo degli eventi si traduce in cancellazioni o slittamenti di eventi già pianificati. Come possono tutelarsi i player del settore? Cosa succede se salta un evento? Vengono pattuite delle penali? Un tema caldo che abbiamo affrontato con un giro di microfono tra le agenzie, insieme alla questione delle gare. Alcune agenzie, infatti, dichiarano di continuare a partecipare a gare per eventi che non sappiamo se verranno mai realizzati. Per questo, oggi più che mai è necessario che le gare vengano retribuite. Cosa ne pensano le agenzie degli eventi e come si stanno attrezzando?

La parola a Massimo Mercuri, presidente e managing director Gruppo Peroni Eventi.

“Confermo: molti eventi sono stati cancellati e non si tratta solo di eventi in Italia, ma in tutto il mondo. Infatti, se nel nostro Paese vengono annullati per la paura del coronavirus, all’estero farli slittare significherebbe comunque posizionarli in un periodo meno strategico per le aziende. Non solo. Altri sono stati cancellati perché non c’è reperibilità di prodotto. In questi casi, noi stiamo facendo uno sforzo incredibile per non far pagare le penali ai nostri clienti con location e fornitori vari. E, devo dire, che le aziende si sono dimostrate, fino a oggi, collaborative e di supporto, riconoscendoci il budget di coordinamento lavori e project management. Nessuno si è appellato alla causa di forza maggiore perché si cerca di far fronte comune, venendosi incontro e sperando in una ripresa. Infatti, molti altri eventi sono slittati. Anche in questo caso, alcuni alberghi ci hanno garantito che ‘congeleranno’ la possibilità di utilizzarli come location per un anno se l’evento dovesse essere posticipato.

Si naviga a vista. Ma le gare ci sono, ne è stata indetta una nuova proprio ieri. Si cerca di seminare per il futuro. E sono entrati anche eventi nuovi, per ora confermati per fine maggio, giugno, luglio e settembre. Anche roadshow in più tappe, ovviamente con date ancora da definire. Per quanto riguarda i rimborsi, coronavirus o non coronavirus, non cambia molto: diciamo che le aziende sono ancora poco propense a rimborsare le gare e questo resta uno dei temi scottanti del tavolo di lavoro del Club degli Eventi”.  

Serena Roberti