Inchieste

Eventi, si riparte?/11. Bassetto (FMA Hub): "Le aziende vogliono gli eventi in presenza, ma hanno paura. Gli aiuti statali determinanti per la sopravvivenza del settore"

Nell'undicesimo appuntamento dell'inchiesta di e20express, l'intervento del ceo della sigla. Per il manager i clienti non hanno tanto paura del virus, quanto della burocrazia, davanti a leggi ancora poco chiare. Il digitale non sostituirà gli eventi fisici, ma senza dubbio si avrà una crescente presenza del digital. A monte, la crisi del settore. "Stiamo tutti lottando contro riduzioni di fatturato" ha dichiarato Bassetto prendendo parte all'inchiesta di e20express che intende far luce su quanto sta accadendo alla event industry nell'era della ripartenza post lockdown.

"Abbiamo contatti continui con i nostri clienti in questo periodo ed emerge una forte voglia del ritorno alla normalità e quindi agli 'eventi in presenza'. Purtroppo questo sentiment positivo è frenato da una generale incertezza su come affrontare questo momento". Parla così Luca Bassetto, ceo FMA Hub, interpellato per l'undicesimo appuntamento di' "Eventi, si riparte?", l'inchiesta di e20express che intende far luce su quanto sta accadendo alla event industry nell'era della ripartenza post lockdown.

"Non ne faccio una suddivisione di settore o di categoria, tutti si stanno approcciando al problema allo stesso modo: le linee guida emanate dal Dcpm non sono così chiare e non permettono, alle aziende e a noi operatori, di prendere decisioni in completa tranquillità - continua Bassetto -. Posso dire che più che la paura del Covid allo stato attuale c'è un evidente paura nel rispetto della burocrazia. Regole chiare e sicure permetterebbero un'approccio più sereno da parte di tutti gli attori del settore. Il settore che ritengo più penalizzato, per caratteristiche, dalla preclusione all'evento fisico, è il settore food".

Per quanto riguarda gli eventi per i quali è auspicabile il ritorno in presenza fisica, secondo Bassetto, i primi a ripartire saranno "i lanci di prodotto. Già abbiamo potuto assistere ad alcuni bei progetti, dove la fase di "Taste"  ricopre un ruolo fondamentale nell'impression che il consumatore ha del prodotto. Viceversa vedo una ripresa più lenta per convention e Road Show. In questi casi gli eventi digital stanno sostituendo l'evento fisico".

A proposito del digitale, secondo Baasetto, "non sostituirà mai completamente l'experience fisica. Per quanto il digital ci facilita in molte situazioni, non potrà mai colmare la mancanza di attivazione dei 5 sensi. Rimarrà viva la volontà di attivare di attivare tutti i sensi, pertanto ritengo che Il digitale non è stata una scoperta, semmai una giusta affermazione. Noi di FMA HUB abbiamo investito molto nel digital in tempi non sospetti. Grazie a questa naturale propensione alle innovazioni ora ci troviamo pronti ad affrontare questo particolare momento storico, dove il digital ha avuto una crescita esponenziale e, allo stato attuale, sta sotituendo l'evento fisico. Credo che il know how acquisito in questo periodo non sarà perso, ma sarà da traino per gli eventi e le operazioni che progetteremo da qui in avanti. Non si tornerà indietro, ma i prossimi eventi vedranno una crescente presenza digital. Non ritornerà al passato, ma, mutuando una espressione rubata ad un cliente: Back to next.

Dal canto suo, FMA Hub ha in questo periodo realizzato alcuni piccoli eventi, come roadshow nei centri commerciali, accolti molto favorevolmente dai consumatori. "L'organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, ponendo particolare attenzione alle dinamiche di contatto, con tutte le difficoltà del caso: rispetto delle distanze, sanificazioni ed altro - spiega Bassetto -. Abbiamo avuto, però parecchi problemi da parte dei gestori dei centri commerciali, impauriti dalle implicazioni burocratiche".


Guardando il futuro, per il ceo di FMA Hub il 2020 non sarà un anno da ricordare per le aziende del settore per quanto riguarda le performance economiche. "Tutti stiamo lottando con forti riduzioni di fatturato e maniacale attenzione ai costi generali. L'accesso agli aiuti statali sarà determinante per la sopravvivenza degli operatori del settore. Credo che il prezzo da pagare per la nostra industry sia molto alto con riduzioni dell'ordine del 40/50%".

I.M.