Inchieste

INCHIESTE - Challenge, primo quadrimestre a +9%. Terzaghi: "Oggi un uso più appropriato degli eventi"

Come è andato il primo quadrimestre 2013 e quali sono le previsioni per i prossimi mesi? Expo 2015, il mercato degli eventi e le prospettive estere... temi di urgente attualità, che catalizzano l'attenzione e gli sforzi delle agenzie. e20express.it ha fatto un giro di interviste per testare il sentiment dei maggiori player.
Pubblichiamo il contributo dell’agenzia Challenge Sportmarketing alla nostra inchiesta sul mercato degli eventi e sull’andamento del primo quadrimestre 2013.

L’obiettivo di e20express.it è quello di sondare il sentiment del settore e di raccogliere le testimonianze dei maggiori player nazionali per offrire ai lettori informazioni e spunti di discussione.

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Risponde Roberto Terzaghi (nella foto), amministratore unico di Challenge Sportmarketing.

terzaghi.jpgCome si è chiuso il 2012? 
Tutto sommato discretamente, seppur con una flessione dei volumi nell’ordine di circa il 15% rispetto all’esercizio 2011 che ha fatto registrare minori profitti in ragione del 15,4%, consentendo comunque una chiusura di bilancio ancora una volta in territorio positivo

E il primo quadrimestre 2013 rispetto al primo quadrimestre 2012?
Qui il risultato è in controtendenza rispetto al 2012 e in generale al trend del mercato, in quanto registra un incremento di volumi di circa il 9%. L’anno però è ancora lungo, e bisognerà lottare fino alla fine per mantenere la posizione. 

Fatto 100 il vostro fatturato può distinguerci in misura percentuale le varie tipologie di attività? 
L'organizzazione e gestione di eventi sportivi active pesano per il 30%; il coordinamento e la gestione di settori specifici nel contesto di eventi sportivi professionistici un uguale 30%, i programmi di sportmarketing e sponsorizzazioni valgono una percentuale del 38% e il rimanente 2% è attribuibile alla categoria 'Altro'.

Quante gare avete in corso? 
Al momento non abbiamo nessuna gara in corso, ma è prevista la partecipazione a due gare tra settembre e ottobre. Sull’argomento però c’è da dire che, anche per la specificità del nostro posizionamento, di gare ne facciamo davvero poche. Peraltro, in occasione delle poche gare, o meglio consultazioni, cui abbiamo partecipato, non abbiamo notato nessuna differenza rispetto al passato, quantomeno per quanto riguarda i rimborsi spese. 

Su quali progetti state già lavorando? 
Per quanto riguarda i progetti nell’area eventi sportivi active abbiamo appena concluso l’Avon Running 2013 e stiamo definendo gli accordi di advisoring di due eventi di running significativi previsti nell’ultimo quadrimestre dell’anno in corso. 
Nell’ambito degli eventi sportivi professionistici, anche nel 2013 abbiamo coordinato la Carovana Pubblicitaria del Giro d’Italia di ciclismo gestendo anche la partecipazione di Gazzetta dello Sport e di un altro sponsor dell’evento. 
Nell’area sponsorship, oltre a sviluppare per conto di Conad l’omonimo Circuito di running in otto tappe giunto alla sua quarta edizione, abbiamo registrato la conferma dell'80% del parco clienti 2012 e l’ingresso di nuovi interessanti clienti tra cui l’ultima new entry Immergas

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(Avon Running 2013, la partenza delle 10.000 donne a Milano)

Secondo lei come si sta muovendo il mercato degli eventi? 
Calma piatta, anzi, significativa flessione. Limitatamente al settore eventi sportivi nel quale opera Challenge Sportmarketing, salvo alcune eccezioni, reggono a fatica le 'punte' di alcuni sport di squadra e quegli eventi ad ampia partecipazione active - specie nel running, nello sci di fondo e nel ciclismo/cicloturismo -, che possono contare su rilevanti ricavi B2C, mentre altri sono in caduta libera e talvolta chiudono i battenti. 
Quanto agli eventi estivi di sportainment i monomarca di spessore sono praticamente scomparsi dalla scena

Qual è a suo parere la maggiore criticità del settore o, in generale, del sistema? 
Difficile dirlo in questo momento. La crisi economica probabilmente sta inquinando qualunque valutazione attendibile. Mia personalissima sensazione, e non da oggi, è che il fenomeno eventi, a prescindere dalle criticità contingenti, sia stato un po’ sopravvalutato
Meglio: in un passato anche recente è stato considerato troppo spesso una sorta di panacea buona per tutti gli usi, specie in ambito B2C. Oggi, peraltro, mi pare che dell’evento se ne stia facendo un uso più appropriato anche grazie a un sempre più frequente impiego della comunicazione web e dei social network in funzione sinergica. 

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(Il Truck di apertura della Carovana del Gito d'Italia 2013)

Più in generale, specie in ambito B2C, di progetti faraonici e costosissimi se ne vedono ormai davvero pochi, a vantaggio di micro-eventi prevalentemente di natura promozionale, mirati a target ben precisi e accuratamente selezionati. 
Diverso il discorso per gli eventi B2B, il cui ridimensionamento è, qui sì, probabilmente dovuto soprattutto a esigenze di contenimento dei costi
Comunque a crisi finita, sempre che finisca, una cosa è certa: anche in ambito eventi nulla sarà come prima, e questo non necessariamente sarà un male.

Chiara Pozzoli