Premi
Il Best Catering Awards 2018 ottiene il patrocinio di Fondazione Gualtiero Marchesi
La Fondazione Gualtiero Marchesi ha deciso di sostenere il Best Catering Awards 2018, concedendo il suo patrocinio al premio, giunto alla seconda edizione. L'award valorizza il catering come elemento di comunicazione a tutti gli effetti, in grado di influenzare il successo di un evento. Il ricordo stesso dell'evento è, infatti, associato al cibo, alla sua modalità di presentazione e alla coerenza con il tema che ispira l'iniziativa.
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La valutazione dei progetti in gara al Best Catering Awards farà leva sul giudizio espresso dai giurati (oltre 40 manager di aziende che investono in eventi e comunicazione) del Bea - Best Event Awards il 4 ottobre, e il 5 ottobre anche sull'opinione manifestata da tutti i delegati e partecipanti al Festival Italiano degli Eventi della Live Communication.
Ricordiamo che all'interno del Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication, oltre al Best Catering Awards, verranno celebrati anche il Bea - Best Event Awards, il Best Event Organization Awards e il Best Location Awards.
Abbiamo intervistato Enrico Dandolo (in foto qui sopra), Ceo di Fondazione Gualtiero Marchesi, per conoscere le motivazioni che hanno spinto la Fondazione a sostenere il Best Catering Awards. “La Fondazione - ha risposto Dandolo - è interessata alla piramide complessiva del sistema alimentare e il catering rappresenta uno dei gradini più importanti della piramide alimentare. In particolare, occupa la parte alta, in prossimità del vertice, dove risiedono i grandi cuochi e le loro creazioni. Come diceva Gualtiero Marchesi, la punta della piramide è qualificata da una cucina che è immagine, arte e musica”.
Inoltre, ha aggiunto Dandolo, “questa visione, ereditata da Gualtiero, privilegia una ricerca a tutto campo, con obiettivi precisi, che permettano di valorizzare l’archivio, le testimonianze e i lampi visionari costituiti da un piatto, la sua foto e i suoi colori. L’arte, nel doppio senso di mestiere e di creatività, avrà gran ruolo, previo lo studio di un passato, lungo quanto la vita del maestro, e di un presente, la cui storia è da definire e scrivere”.
Infine, spiegando la mission che anima la Fondazione Gualtiero Marchesi, Dandolo ha precisato: “Raccogliere documenti, dai menù alle ricette, pubblicare ricerche e testimonianze, approfondire la vita di colui e coloro che hanno rivoluzionato la cucina, con biografie ed album, dare vita a quaderni che riuniscano la riflessione su tutta la piramide alimentare sino alla punta, sarà l’obiettivo della Fondazione Gualtiero Marchesi. La Fondazione è già attiva nel ricordare e ricostruire l’opera del suo mentore, nel divulgare i suoi piatti, le sue icone, i suoi simboli e darà prova di grande sensibilità e di estrema attenzione alle cucine italiane che, dopo la sua morte, lo ricordano, fingono di ignorarlo o ne ricercano il successore. Questo è il nostro progetto presente e futuro”.
Mario Garaffa