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Al via tourismA 2016: anche l'archeologia ha il suo Salone
Dal 19 al 21 febbraio, al Palazzo dei Congressi di Firenze si riunisce tutto il mondo dell'archeologia. L’evento si caratterizza per il suo vivace settore espositivo, con stand riservati alle realtà più dinamiche nell’ambito del turismo culturale e ambientale. Novità assoluta: gli Archeolaboratori per grandi e piccoli.
Dopo il successo della precedente edizione torna, ancor più ricco di eventi il grande evento di tre giorni organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore) in collaborazione con FirenzeFiera nella capitale mondiale dell’arte, dedicato al mondo antico e alla valorizzazione delle sue testimonianze.
Alberto Angela, Luciano Canfora, Valerio Massimo Manfredi, Franco Cardini, Pupi Avati… sono solo alcuni dei personaggi eccellenti che interverranno a tourismA - Salone Internazionale dell’Archeologia rivolto alle realtà culturali ed economiche attive nel settore archeologico-artistico-monumentale.
L’evento si caratterizza anche per il suo vivace settore espositivo con stand riservati alle realtà più dinamiche nell’ambito del turismo culturale e ambientale.
Novità assoluta gli Archeolaboratori per grandi e piccoli, dove sarà possibile sperimentare la scheggiatura della pietra e l’accensione del fuoco come nella più lontana preistoria, prendere confidenza con l’antica arte della tessitura, imparare a scrivere in geroglifico, assistere alla realizzazione dei gioielli etruschi, ecc.
Ospite d’onore è l’archeologo Andrea Carandini che aprirà il XII Incontro Nazionale di Archeologia Viva con una lectio magistralis sulle origini di Roma alla luce delle più recenti scoperte, mentre il regista Pupi Avati interverrà per ricevere il Premio R. Francovich dalle mani del ministro Dario Franceschini.
Sarà sempre la mostra l'occasione per presentare le più importati scoperte degli ultimi tempi, a partire da quella di Homo naledi, la nuova specie di ominide rinvenuta in Sudafrica di cui parlerà l’antropologo Damiano Marchi.
Alberto Angela, Luciano Canfora, Valerio Massimo Manfredi, Franco Cardini, Pupi Avati… sono solo alcuni dei personaggi eccellenti che interverranno a tourismA - Salone Internazionale dell’Archeologia rivolto alle realtà culturali ed economiche attive nel settore archeologico-artistico-monumentale.
Il Salone è in programma dal 19 al 21 febbraio al Palazzo dei Congressi di Firenze.
Punto di riferimento per le istituzioni di ricerca pubbliche e private, parchi e musei, enti di promozione, operatori turistici, associazionismo, tourismA ospita convegni, presentazioni e workshop (più di venti nei tre giorni del Salone con circa duecentocinquanta relatori).
L’evento si caratterizza anche per il suo vivace settore espositivo con stand riservati alle realtà più dinamiche nell’ambito del turismo culturale e ambientale.
Novità assoluta gli Archeolaboratori per grandi e piccoli, dove sarà possibile sperimentare la scheggiatura della pietra e l’accensione del fuoco come nella più lontana preistoria, prendere confidenza con l’antica arte della tessitura, imparare a scrivere in geroglifico, assistere alla realizzazione dei gioielli etruschi, ecc.
Ospite d’onore è l’archeologo Andrea Carandini che aprirà il XII Incontro Nazionale di Archeologia Viva con una lectio magistralis sulle origini di Roma alla luce delle più recenti scoperte, mentre il regista Pupi Avati interverrà per ricevere il Premio R. Francovich dalle mani del ministro Dario Franceschini.
Sarà sempre la mostra l'occasione per presentare le più importati scoperte degli ultimi tempi, a partire da quella di Homo naledi, la nuova specie di ominide rinvenuta in Sudafrica di cui parlerà l’antropologo Damiano Marchi.
E poi comunicazioni e convegni sull’attività delle Missioni archeologiche italiane all’estero (Albania, Egitto, Kurdistan iracheno, Afghanistan, Georgia, Tunisia, Palestina, Creta); la sensazionale scoperta dell'Anfiteatro romano di Volterra; le ricerche nelle alte profondità del Mediterraneo; gli scavi a Cartagine…
Un momento particolare sarà riservato a Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira ucciso dall’Isis, la cui figura verrà ricordata da Paolo Matthiae, lo scopritore di Ebla e da un documentario del regista Alberto Castellani.