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Convention Bureau Italia riunisce i player della meeting industry. Ferrari: "Attendiamo impazienti Roma e Milano al nostro tavolo"

Coinvolte quasi 40 aziende tra Convention Bureau e Club di Prodotto, oltre 20 risposte al questionario e 16 destinazioni presenti. Grandi assenti Roma e Milano, destinazioni verso le quali la presidente Carlotta Ferrari ha esteso l'invito a partecipare ai prossimi incontri.

Con Italian Destinations’ Retreat, Convention Bureau Italia dà vita a un nuovo progetto dedicato a una delle principali figure della meeting industry: la destinazione. Convention Bureau e Club di Prodotto, soci e non del CBI, sono stati coinvolti con l’obiettivo di individuare e adottare le più efficaci best practice presentate.

Sono tante e simili infatti le sfide che le destinazioni si trovano ad affrontare quotidianamente, sia nella gestione dei propri interlocutori istituzionali che dei propri soci. Convention Bureau Italia ha quindi voluto creare un momento di confronto e di massima condivisione, al fine soprattutto di fare emergere le nostre eccellenze e la grande capacità che ciascuna destinazione ha avuto e ha tuttora nel portare avanti le proprie attività, superando le difficoltà che sono spesso legate al tema delle risorse e dell’instabilità politica.

Tra gli obiettivi dell’incontro, primo di una lunga serie di appuntamenti, oltre alla condivisione delle best practice, vi è quello di individuare un modus operandi totalmente italiano anche nelle strategie di promozione della destinazione e di presentazione ai clienti. Obiettivo che risponde pienamente alla mission del CBI. 
Molte le idee condivise su come mettere a frutto il retreat anche verso stakeholders e istituzioni di riferimento di ciascuna destinazione, operazione per cui è stata coinvolta anche la società Meeting Consultants.

Il primo appuntamento

Durante il primo appuntamento sono stati presentati i risultati del questionario, che ha fatto una fotografia sullo stato dell’arte delle destinazioni in termini di struttura societaria, governance, membership e strategie di marketing. 
La prima parte della giornata è stata dedicata all’analisi di due aspetti fondamentali della struttura di un convention bureau: la governance e il rapporto con i soci.

Sono state presentate importanti best practice sia sulle strategie di gestione del budget che su come migliorare il rapporto con le istituzioni locali, rafforzando le collaborazioni con le pubbliche amministrazioni. Sono emersi casi virtuosi di CB pubblici che riescono a coinvolgere attivamente la filiera degli operatori e di CB privati con una compagine societaria particolarmente rilevante.

L’evento si è concluso con un importante confronto sul tema del marketing e dei target di clientela. Il Convention Bureau Italia ha analizzato le attività promozionali svolte dai CB e CdP italiani e ha approfondito le tematiche emerse con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle aspettative dei supplier italiani.

Il supporto alla meeting industry

Tra i dati raccolti dal Convention Bureau Italia sono di particolare interesse quelli relativi al supporto alla Meeting Industry. Il rapporto con i vari livelli istituzionali resta per molti una sfida importante ma il dato significativo che emerge è che il 58% degli intervistati ritiene che negli ultimi 5 anni il supporto al comparto sia aumentato. Questo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro svolto da Federcongressi negli ultimi anni e grazie al grande interesse verso il Mice dimostrato dalle grandi associazioni di categoria, sfociato nella costituzione del Convention Bureau Nazionale. 

“Siamo estremamente soddisfatti di questo primo appuntamento - ha dichiarato Carlotta Ferrari (FOTO), presidente del Convention Bureau Italia -. La giornata si è svolta in un clima di entusiasmo e condivisione ed è stato molto interessante come tutti i partecipanti, soci e non, abbiano partecipato attivamente all’evento portando sul tavolo sia le best practice che presentando le criticità delle proprie realtà. Come ci aspettavamo, sono emersi diversi punti di eccellenza dei nostri CB, ed è giunto il momento che gli stessi siano più conosciuti non solo dalla clientela internazionale, ma anche dalla filiera del turismo congressuale nazionale. Il ruolo dei CB è strategico per la promozione delle nostre città e i servizi che offrono possono essere di grande supporto a tutta la filiera impegnata nell'acquisizione ed organizzazione di eventi. Speriamo di essere sempre di più e naturalmente attendiamo impazienti Roma e Milano al nostro tavolo”.