
Evento b2b
Con B2cheese torna a Bergamo l’unica fiera nazionale dedicata agli operatori della filiera lattiero-casearia
La rassegna, nata per rappresentare le esigenze di un intero settore (il primo per fatturato complessivo dell’industria alimentare italiana) nella sfida ai mercati globalizzati, partendo da un patrimonio di prodotti che non ha uguali nel mondo, è stata presentata alla stampa e agli operatori lunedì 12 settembre, nell’avveniristica sede milanese di PwC Italia (Torre PwC), realtà entrata a far parte dei partner di B2Cheese. A fare gli onori di casa Andrea Guerini, senior manager PwC Italia, seguito dagli interventi (coordinati da Alberto Gottardi, vicepresidente del Progetto FORME) di Luciano Patelli, presidente di Promoberg, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia (video messaggio), Roberto Luongo, direttore generale di Ice (agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), Antonio Auricchio, presidente di AFIDOP (l'Associazione Formaggi Italiani Dop), Paolo Zanetti, presidente Assolatte, e Francesco Maroni, residente Progetto FORME e Associazione Cheese Valleys - Le Tre Signorie.
Nella foto, da sinistra: Guerini, Maroni, Zanetti, Auricchio, Patelli e Gottardi. Rolfi e Luongo sono intervenuti da remoto.
La manifestazione, dopo l’ottimo debutto nel 2019 con l’arrivo di oltre 2mila buyer, anche stranieri – mette in vetrina una delle eccellenze indiscusse del nostro Paese e non a caso accende i suoi riflettori a Bergamo. La provincia orobica, oltre ad avere una storica tradizione nella produzione casearia, detiene infatti l’importante primato continentale del numero dei formaggi a denominazione di origine protetta (Dop), con ben nove prodotti tutelati dal marchio europeo. Una straordinaria ricchezza a cui si aggiungono numerose altre eccellenze del territorio, come i Formaggi Principi delle Orobie, i Presidi Slow Food, le PAT e le De.Co. Un patrimonio grazie al quale nel 2019 Bergamo con le Cheese Valleys Orobiche ha ottenuto il riconoscimento di ‘Città Creativa Unesco per la Gastronomia’ e nel 2021, insieme alle Città Creative per la Gastronomia di Parma e Alba, ha fondato il Distretto della Gastronomia Italiana.
Le aziende lattiero-casearie italiane non hanno mai smesso di crescere, di innovare, di confrontarsi con i mercati nazionali e internazionali e hanno sempre continuato a produrre e a sostenere l’economia dei territori anche durante i periodi più complicati della pandemia. Con B2Cheese tornano a incontrare ‘vis a vis’ gli operatori. La manifestazione quest’anno si sviluppa sui 6.500 metri quadrati del padiglione “A” del polo fieristico, con un parterre di partecipanti molto selezionato, oltre 100 tra le più importanti imprese italiane e consorzi di tutela e una qualificata presenza di operatori stranieri.
La formula è sempre la stessa: specializzata, rivolta esclusivamente agli operatori, molto snella, con una durata di soli due giorni, feriali, stand preallestiti, per contenere al massimo gli investimenti, servizi, strumenti e supporti molto funzionali, una serie di eventi e di appuntamenti pensati per il business e per il futuro del settore.
Oltre a produttori e consorzi, è cresciuta la partecipazione delle imprese “food tech” (realtà specializzate nella progettazione, costruzione e manutenzione di macchine, sistemi di produzione, confezionamento, conservazione e movimentazione dedicati all’agroalimentare) e dei settori collegati (tra cui logistica, distribuzione, consulenza, internazionalizzazione, anche per tutto il comparto dell’horeca).
Per favorire l’incontro tra imprese e buyers è stata ulteriormente sviluppata la piattaforma digitale “Cheese Hunters”, creata per clusterizzare e raccogliere le informazioni rilevanti da parte delle aziende partecipanti e, per i buyers, di conoscerle e di pianificare l’agenda degli incontri durante l’evento.
Quest’anno la sfida è ancora più complessa, alle prese con l’aumento del prezzo del latte e la carenza di materia prima, il tragico conflitto in Ucraina con l’incremento incontrollato del costo dell’energia che per i caseifici incide molto significativamente, l’aumento dell’inflazione e quindi la dinamica dei prezzi, il tema di stretta attualità della proposta europea di riforma delle indicazioni geografiche, le responsabilità ambientali non più procrastinabili e i conseguenti investimenti.
Luciano Patelli, presidente di Promoberg, società che gestisce la Fiera di Bergamo: “B2Cheese è una manifestazione unica nel suo genere, dedicata esclusivamente agli operatori del settore, con un format che abbina alla ricca parte espositiva (6.500 metri quadrati), numerosi appuntamenti collaterali, tra convegni, eventi, matching e programmi specifici per produttori e buyer. Un salone di alto profilo, in grado di fare la differenza oggi su scala nazionale, ma che abbiamo l’obiettivo, già dalla prossima edizione, di farlo crescere su scala internazionale: le premesse ci sono tutte. Con B2Cheese gli operatori hanno l’opportunità di creare e sviluppare nuovi business, ancora più importanti davanti alle sfide globalizzate. Il nostro evento mette al centro anche temi chiave quali innovazione, formazione e cultura; in quella Bergamo, che, a buon diritto, è riconosciuta come capitale europea del formaggio: la Bergamasca detiene infatti il maggior numero di formaggi a denominazione di origine protetta (DOP), con ben nove marchi e vanta una storia millenaria del lattiero-caseario. Il salone presenta anche una nutrita agenda congressuale, che affronta alcuni dei temi più significativi e attuali del settore. Cito il forum ‘Dairy Culture and Civilization’ organizzato con la rivista Formaggi&Consumi e incentrato sul tema dei rapporti esistenti e possibili tra distribuzione, produzione e mercato, e il congresso “Think Cheese”, organizzato in partnership con la testata Italia a Tavola che svilupperà il tema del ruolo del formaggio in cucina e nella distribuzione e lancerà quattro concorsi caseari. Seguiranno altri importanti momenti formativi e di confronto, promossi tra gli altri da Regione Lombardia, Ats e Confcooperative, Dox-al. B2Cheese può contare su Bergamo e la sua fiera, al centro della Lombardia, la più importante regione agricola italiana. Il polo fieristico, che gestiamo dalla sua inaugurazione nel 2003, è pronto a accogliere nel migliore dei modi le imprese e i tanti operatori del settore, grazie ad una struttura polivalente, che è stata recentemente oggetto di importati lavori di ammodernamento tecnologico. Strategica è anche la sua ubicazione sullo scacchiere della mobilità; siamo in pratica l’unica fiera italiana ad avere uno scalo aereo ‘in casa’: l’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” (BGY), che collega Bergamo con tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente (136 destinazioni) dista solo un paio di chilometri. La buona riuscita della manifestazione è frutto anche di collaborazioni di alto profilo: ringrazio tutte le realtà che, a vario titolo, ci hanno sostenuto e affiancato. Promoberg – rappresentata da 19 soci, che raggruppano l’intero mondo associativo economico di Bergamo – è determinata a far crescere la nostra fiera e il nostro territorio, anche su scala internazionale. Per far questo siamo impegnati a rafforzare le attuali sinergie e a svilupparne di nuove, nel segno della massima collaborazione e delle specifiche competenze, creando quel valore aggiunto che fa la differenza”.
Andrea Guerini, senior manager PwC, presentando i dati Assolatte elaborati dall’Ufficio Studi di PwC, ha scattato la foto del settore. “Con una produzione di 1,37 milioni di tonnellate/anno di formaggio, parliamo di un valore complessivo di 17 miliardi di euro, di cui 11 solo di formaggi (5miliardi di Dop). Il mercato nazionale dei formaggi sta registrando una dinamica positiva, grazie anche alla spinta dell’export a seguito di una forte domanda globale. La produzione totale di formaggi nel 2021 ha registrato un incremento del +2,2% vs. 2020, mentre nello stesso periodo, quella dei formaggi DOP ha registrato una crescita ancora maggiore del +1,9%. Il saldo della bilancia commerciale per il settore dei formaggi è positivo. Nel 2021 l’avanzo commerciale ha raggiunto quota 1,8 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020). Nei primi cinque mesi del 2022, l’avanzo di bilancia commerciale si è attestato a 752 milioni di euro (+8,8% vs. stesso periodo del 2021). Lo scorso anno (trainati dalla ripresa lavorativa e dalla progressiva riduzione dell’applicazione del regime di home working), sia il volume (+ 5%) che il valore dei formaggi importati (+ 9,7%%) hanno avuto una crescita sostenuta rispetto al 2020. Nei primi cinque mesi di quest’anno i dati sui volumi importati sono in crescita del 18,7% rispetto al 2021, così come il valore importato (+34,3%). Oltre la metà della domanda di importazioni italiane è soddisfatta (sia per volumi che per valore importato) da Germania (47% e 43%) e Francia (7% e 8%). Nel 2021, la crescita dell’export italiano di formaggi ha superato quella dell’import, sia in termini di tonnellate esportate che di valore delle esportazioni: rispettivamente +12,4% e +15,0% vs 2020. La crescita dell’export è continuata a ritmi sostenuti anche nei primi cinque mesi del 2022: i volumi esportati sono cresciuti del +15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il valore esportato ha toccato quota 1,7 miliardi di euro (+21,5% vs. stesso periodo 2021). I principali mercati di esportazione dei formaggi nostrani nei mesi gennaio-maggio del 2022, sia in termini di volume e valore esportato, sono stati Francia e Germania. La ‘top 8’ dei principali mercati di destinazione dell’export del comparto vede la presenza maggioritaria di Paesi UE (fra cui i già citati Francia e Germania). I principali mercati extra-UE sono USA, Regno Unito e Svizzera. Nel 2020, i formaggi duri e freschi costituiscono le principali tipologie esportate, rappresentando quasi il 75% dei volumi esportati”.
La seconda edizione ha sviluppato ulteriormente il format del salone, che abbina alla ricca parte espositiva in grado di soddisfare anche i gourmand e gli operatoti più raffinati, una altrettanto nutrita agenda di appuntamenti collaterali, tra convegni, eventi, matching, programmi specifici per produttori, buyer e stakeholder, progetti di formazione e iniziative culturali. Ampliati anche i laboratori di degustazione riservati ai professionisti del settore, con presentazione di formaggi italiani e internazionali e abbinamenti con prodotti complementari.
L’edizione 2022 di B2Cheese ospita FORME Special Edition, che affronterà dal punto di vista tecnico i grandi temi che influenzano il futuro della filiera lattiero-casearia, sotto tutti i punti di vista.
Il congresso Think Cheese ‘lancia’ con Italia a Tavola anche quattro concorsi caseari nazionali: “Formaggi d’aMARE”, “Pasta & Caci”, “FOR-ME Pizza” e “Stupore ed Emozione”, quest’ultimo in partnership la Delegazione ONAF di Bergamo.