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BEA Italia 2025. La sfida etica dell'AI nel mondo degli eventi tra innovazione, proprietà intellettuale e vuoto normativo

Il panel, che ha affrontato la domanda "L’AI rispetta davvero l’essere umano?", ha delineato l'Intelligenza Artificiale come una straordinaria opportunità per il settore eventi, ma ha posto l'accento sulle criticità urgenti. Il dibattito ha evidenziato la principale preoccupazione nel vuoto normativo esistente, in particolare sui temi di proprietà intellettuale e diritto d'autore.

L'ultimo panel della seconda giornata del BEA Italia Festival  ha affrontato una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo: "L’AI rispetta davvero l’essere umano?". Il confronto, moderato da Marina Bellantoni, Giornalista di ADC Group, ha messo a confronto Maurizio Murciato, CEO & Founder di Plesh, e Alfredo Accatino, Presidente di Filmmaster. I due professionisti hanno esplorato l'impatto trasformativo dell'Intelligenza Artificiale nel settore degli eventi, concentrandosi sull'equilibrio tra innovazione tecnologica, etica e rispetto umano.

Maurizio Murciato, la cui azienda sviluppa soluzioni digitali basate sull'AI, ha introdotto il dibattito definendo la domanda centrale come "senza risposta in questo momento". La preoccupazione principale sollevata è la lacuna normativa esistente, specialmente in temi fondamentali per le industrie creative come la proprietà intellettuale e il diritto d'autore:

  • Il vuoto normativo: l'attuale regolamentazione europea (l'AI Act) si concentra sui livelli di rischio, ma tralascia i temi cruciali di tutela per i creativi.
  • Dipendenza dai Big Player: gran parte dell'industry utilizza oggi modelli commerciali gestiti da pochi grandi attori globali (OpenAI, Google, Meta, Adobe), spesso in modo "inconsapevole" e "ingenuo".

"Il vero cambio di passo, ed è difficile perché sono tecnologie molto complesse e molto tecniche, sarebbe quello di dotarsi di modelli propri, cioè iniziare ad acquisire e a sviluppare il 'cervellone' che c'è dietro all'oracolo che noi interpelliamo. Prepararsi prima può dare un vantaggio a chi la domanda magari non se l'è fatta o non se l'è fatta per tempo", spiega Murciato

Alfredo Accatino ha successivamente portato la sua visione, storica e futuristica, sul comparto degli eventi, sottolineando l'intrinseca capacità di quest'industry di cambiare pelle e adattarsi al cambiamento tecnologico.

In prima battuta, Accatino ha ripercorso l'evoluzione di Filmmaster, evidenziando come l'industria degli eventi, a differenza di altri settori come la pubblicità, gestisca costantemente l'intersezione tra cultura, learning, messa in scena teatrale e sperimentazione tecnologica.

"La struttura delle società di eventi ha la capacità di cambiare e di gestire situazioni complesse. Questo significa che il nostro comparto ha gli strumenti per gestire il cambiamento", dichiara Accatino.

Secondo Accatino, l'AI è uno strumento per ottimizzare e creare nuove opportunità, non un sostituto dell'idea. "Se pensiamo di creare eventi con l'AI abbiamo sbagliato strada, ma se utilizziamo tutte le sue potenzialità abbiamo una capacità economica straordinaria per ottimizzare quello che facciamo."

Accatino ha anche sollevato una provocazione amara: "In realtà è il mondo delle aziende che non rispetta il mondo degli eventi. Prima ancora di preoccuparci del diritto d'autore dell'AI, io direi che noi abbiamo un problema in generale di diritto d'autore degli eventi."

I tre livelli di applicazione dell'AI negli eventi

Maurizio Murciato ha delineato i tre metodi principali con cui l'AI trasforma il lavoro degli organizzatori di eventi:

  • Processi: l'AI assiste nei processi manuali e ripetitivi, come la gestione delle segreterie organizzative.
  • Fruizione: rende gli eventi più interattivi e spettacolari, mettendo il partecipante al centro.
  • Data Driven: l'AI permette di avere nuovi sensori per rendere gli eventi più data driven. Sfruttando l'omogeneità di intenti di persone radunate nello stesso contesto, l'AI può restituire feedback in tempo reale.

Entrambi i relatori hanno concordato sull'importanza cruciale della formazione per sfruttare appieno il potenziale dell'AI. Accatino ha citato l'esperienza di Filmmaster nell'attivare percorsi formativi interni, sebbene abbia riconosciuto che ci sono ancora dei limiti pratici da superare. Il messaggio è che sebbene alcune professioni possano essere a rischio, la formazione è lo strumento per rigenerarle e trovare nuove opportunità professionali.

Murciato ha invece citato il progetto Visionary Days, dove l'AI elaborava in tempo reale i contributi di centinaia di tavole rotonde in più città, creando un manifesto dinamico. Un esempio precoce e concreto di come l'AI abiliti un confronto su una scala che sarebbe altrimenti impossibile.

Il panel si è concluso con un messaggio chiaro: l'Intelligenza Artificiale, pur sollevando questioni etiche e legali critiche, è soprattutto una straordinaria opportunità per il settore degli eventi.

L'AI non deve sostituire l'essere umano, ma potenziarlo. L'industria è chiamata a un'opera di trasformazione consapevole e responsabile, utilizzando l'AI come uno strumento per ottimizzare il lavoro, innovare l'esperienza e creare un valore che solo l'incontro umano, facilitato dalla tecnologia, può generare.

Lorenzo Rocca