Evento non profit
easyJet corre al fianco di Unicef alla Energizer Night Run
La compagnia aerea premierà il partecipante più giovane con quattro voli a/r per Londra. Il sostegno alla corsa notturna pro Unicef rientra nel più ampio programma 'Change for Good', nel quale l'azienda è impegnata da tempo. Appuntamento il prossimo 15 giugno in Piazza del Cannone a Milano.
easyJet sarà partner dell’Energizer Night Run (vedi notizia correlata a fondo pagina), la corsa notturna più grande d’Italia, il cui ricavato andrà interamente in favore di Unicef.

Come anticipato da e20express.it, la manifestazione sportiva, è gestita e prodotta (gestione e creazione del piano di comunicazione, sviluppo del villaggio tramite le relazioni con gli sponsor partner dell’evento, realizzazione e gestione del tracciato di gara e logistica in loco) dall'agenzia Louder.
L'Energizer Night Run for Unicef è una corsa non competitiva di 5 km, che si terrà sabato 15 giugno a Milano in Piazza del Cannone alle ore 21:30: un evento che coinvolgerà famiglie, giovani e appassionati runner uniti dall’amore per lo sport e dalla volontà di sostenere Unicef nella lotta alla mortalità infantile.

Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, in cui sono stati raggiunti i 4.000 corridori, l’obiettivo dell’edizione 2013 è quello di raggiungere la quota di 6.000 iscritti.
easyJet premierà il partecipante più giovane dell’Energizer Night Run for Unicef con quattro voli a/r per Londra, una destinazione divertente ed estremamente adatta a una vacanza in famiglia.
Con questo evento easyJet rinnova il suo supporto nei confronti di Unicef.
La Compagnia infatti, attraverso la partnership Change for Good, permette già a chi vola con easyJet di contribuire a salvare la vita dei bambini e ha raccolto, solo nel 2012, più di 1 milione di euro.
Grazie a questa somma, Unicef ha potuto vaccinare quasi 2,5 milioni di bambini e mamme contro le malattie mortali dell’infanzia e il tetano materno e neonatale.
Il denaro raccolto è inoltre servito anche a curare altri 3 milioni di bambini da cecità e ha contribuito a formare operatori sanitari che potranno dare il loro supporto alle mamme africane.

