Evento pubblico

Divin Orcia, il Consorzio del Vino Orcia festeggia i 10 anni della Doc

Buonconvento (Siena) ospiterà, sabato 25 settembre, la VI edizione di Divin Orcia, evento organizzato dal Consorzio del Vino Orcia. Protagonisti i produttori locali, che faranno conoscere i propri prodotti attraverso presentazioni e degustazioni presso il Museo della Mezzadria Senese.
In occasione del decimo anniversario della DOC Orcia, uno dei Borghi più belli d'Italia Buonconvento, alle porte di Siena, ospiterà, sabato 25 settembre, la VI edizione di Divin Orcia, evento organizzato dall'omonimo Consorzio. Banco d’assaggio gestito dai produttori e  aperto al pubblico dalle ore 10 alle 19 presso il Museo della Mezzadria Senese.  

IM Presidente copia.jpgDivin Orcia è il nostro evento istituzionale, itinerante tra i comuni della Doc Orcia - spiega Donella Vannetti, presidente Consorzio Vino Orcia -. Quest’anno, in occasione del decennale della DOC Orcia e del Consorzio, si svolgerà a Buonconvento e ringrazio per questo il sindaco Marco Mariotti e Gianfranco Molteni per la disponibilità dimostrata. Il decennale è un primo traguardo che abbiamo tenacemente raggiunto, circondati da una folta schiera di amici, che ci hanno seguiti dalla nascita, incoraggiati, apprezzati, e questo non è poco".

L’impegno costante è sulla qualità, con l’istituzione di una commissione di assaggio, composta da tecnici, giornalisti, ristoratori ecc, a garanzia appunto che l’Orcia immessa sul mercato, almeno quella dei consorziati, risponda a uno standard qualitativo buono. Una qualità che ha anche un corretto rapporto con il prezzo. Continua il lavoro sulla promozione costante, che rende l’Orcia conosciuta e apprezzata anche in altre regioni in occasione di eventi importanti, come l’evento al Circolo Ufficiali di Torino e il Vinitaly. Altro traguardo, la modifica al disciplinare di produzione, che permetterà di dare al Vino Orcia un carattere più deciso, un legame ancora più stretto con il territorio, affermando con decisione il ruolo del Sangiovese.

L’occasione di Divin Orcia è anche per confrontarsi con il pubblico su quanto importante sia la territorialità per l’Orcia Doc. Dici Orcia e pensi alla Val d’Orcia, patrimonio Unesco, dalla quale provengono molti dei grandi rossi senesi.

"Il Consorzio - continua Vannetti - è lo strumento che i soci si danno per raggiungere certi obiettivi, ed è importante che si rafforzi il più possibile. Come produttrice senese, riporto i pareri anche di importanti produttori di altre denominazioni a noi vicine: tutti sono concordi che questa crisi durerà ancora, e che la concorrenza in casa e fuori è forte e competitiva…. È importante che tutti i produttori che credono nell’Orcia, che hanno investito in questa Denominazione, comprendano il ruolo fondamentale del Consorzio, per la salvaguardia e la crescita della DOC Orcia”.

"Nel 2000 - spiega  Claudio Galletti, presidente dell'Enoteca Italiana di Siena -, in qualità di Assessore Provinciale all'agricoltura e allo sviluppo rurale ho tenuto a 'battesimo' il riconoscimento della DOC Orcia. Avevamo già l'IGT, ma la denominazione di origine controllata era il punto di approdo che premiava l'impegno degli imprenditori della Val d'Orcia e delle istituzioni che avevano appoggiato questo percorso, aprendo una nuova prospettiva di sviluppo e nuove opportunità per il territorio".

Ma quali erano, i punti di forza di questa doc?
"Senza dubbio avere una delimitazione contrassegnata da territori, quelli di media e alta collina, fortemente vocati per la viticoltura - risponde Galletti -. Una tradizione forte di produzione. Una zona cerniera tra le due grandi celebrità: il Brunello e il Nobile. Celebrità che avrebbero potuto 'schiacciare' la nuova DOC sul nascere, oppure contribuire a valorizzarla.  Inoltre, come punto di forza assoluto, la possibilità di valorizzare il vino prodotto attraverso la straordinaria immagine del territorio della Val d'Orcia. Un territorio sul quale da  un decennio erano accesi i riflettori del mondo e che ha conosciuto un notevole sviluppo accompagnato da una forte sostenibilità ambientale e paesistica".

orciaok.JPGNato nel 2000, il Consorzio rappresenta un territorio vasto incastonato tra le prestigiose realtà del Brunello e del Vino Nobile di Montepulciano: 13 comuni con una varietà pedologica tale da esprimere un’ampia diversità di caratteri nella produzione delle aziende associate. A oggi la superficie dei vigneti iscritti all’albo della Doc Orcia è pari a 400, di cui 90 ha di viticoltori associati al Consorzio, attualmente costituito da 38 produttori  di cui 28 imbottigliatori.

Il Consorzio ha svolto un ruolo incisivo a sostegno della denominazione e delle aziende associate. Sicuramente si è irrobustito ed è cresciuto insieme alla sua Doc.  
La provincia di Siena ha dato sostegno al Consorzio per la sua costituzione e per il suo sviluppo. Gli imprenditori hanno fatto investimenti per migliorare gli impianti, le cantine e la qualità del prodotto. La DOC Orcia si sta affermando sui mercati, con riconoscimenti e apprezzamenti dei consumatori.
Le Istituzioni sono state vicine agli imprenditori e al Consorzio stesso, accompagnando  e sostenendo progetti di promozione e di valorizzazione del prodotto e del suo legame con il territorio.

"Occorre ancora il sostegno delle politiche pubbliche - precisa Galletti -; l'incentivazione a impiantare nuovi vigneti per avere più prodotto sul mercato; continuando a spingere sulla promozione puntando sulla qualità enologica e sulle bellezze storiche e del paesaggio.
Con la presidente del Consorzio Donella Vannetti, che è stata una protagonista attiva e appassionata di questi anni, che ha contribuito a valorizzare e promuovere il Vino Orcia, abbiamo realizzato tante iniziative insieme di promozione, valorizzazione e degustazione. Come Enoteca Italiana, siamo disponibili a trovare per il futuro, se possibile anche più che in passato, progetti e iniziative per valorizzare questo vino e questa realtà territoriale".