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Consorzio del Parmigiano Reggiano porta a 29 mln di euro il budget marketing nel 2025 (+21% sul 2024) investendo in adv ed eventi esperienziali. Bertinelli: “Ai dazi USA rispondiamo raddoppiando lo spending per comunicare la premiumness della nostra DOP”
Forti investimenti in comunicazione, nel marketing esperienziale, negli eventi e in sponsorizzazioni legate allo sport per costruire un marchio iconico, un love brand globale in grado di affrontare le molteplici sfide del futuro e avvicinare un consumatore più giovane. Questo l'approccio rimarcato oggi durante la conferenza stampa di presentazione dei dati economici 2024 del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Sono 29 milioni di euro (+21% sul 2024) il budget marketing stanziato dall'Istituto per potenziare e ammodernare la propria comunicazione sotto la guida di Carmine Forbuso, Direttore Marketing che andrà ad interpretare le volontà dell'organismo associativo guidato dal Presidente Nicola Bertinelli, da poco rinominato, per il terzo mandato consecutivo: una longevità mai accaduta nella storia del consorzio. Si guarda al futuro quindi, e con decisione.
“La nostra risposta di fronte anche alle pressioni esterne, ai dazi, è quella di andare sempre di più a investire in comunicazione a livello internazionale, per massimizzare il valore aggiunto riconosciuto a Parmigiano Reggiano da tutti i consumatori.” ha sottolineato Forbuso nell'intervista rilasciata ad ADVexpress.
Negli USA, il principale mercato dopo l'Italia, il brand ha investito molto nelle sponsorizzazioni sportive, sostenendo il torneo di tennis ATP di Miami come sponsor ufficiale e supportando i New York Jets, squadra di football newyorkese con 21 milioni di fan, e per collegarsi così, indirettamente, anche al Super Bowl.
La lega professionisti, NFL, ha un seguito di 1 miliardo di appassionati. Inoltre il brand ha avviato una collaborazione con la compagnia di crociere Royal Caribbean (USA) per intercettare il mondo del leisure. A tal proposito il turismo sarà un altro elemento che verrà attenzionato dal Consorzio all'interno di una visione comunicativa sempre più legata all'esperienza.
“Il nostro obiettivo è di entrare maggiormente nella cultura quotidiana dei consumatori dell'East Coast, che è il centro del nostro business in USA. Un altro asset importante di questa strategia è sicuramente lo sviluppo anche di cultura di prodotto, che vedrà l'attivazione di una accademy dedicata a chef e attori della filiera per sottolineare e diffondere la premiumness di Parmigiano Reggiano, creando anche nuovi momenti di consumo nei bar e ristoranti.”

Inoltre, attraverso la costruzione della propaggine del consorzio con sede negli USA, l'associazione punta ad avere un ruolo, e una voce, sempre più autorevole anche a livello politico, mirando alla deroga del Parmigiano Reggiano dai dazi.
Anche in Italia gli investimenti in comunicazione crescono a doppia cifra, e rappresentano il 40% del totale del budgett di marketing. “L'Italia resta la migliore vetrina del prodotto” sottolinea Forbuso.
Ad aprile la campagna di VML (scelta lo scorso anno dopo gara) ha rinnovato il posizionamento del prodotto rendendolo più moderno con il claim “Più grande, insieme». Nel Q4 di quest'anno ci sarà una nuova ondata di comunicazione, progettualità che è in via di definizione.
Il budget eventi e sponsorizzazioni (incluso il marketing esperienziale) è stato raddoppiato nel 2025. Un primo esempio è stato quello di Caseifici Aperti (leggi news), che ha visto anche una campagna adv a 360 gradi curata sempre da VML. La pianificazione media del marchio è affidata ad Address Media a livello globale, mentre negli USA a TPN (Gruppo Omnicom).
Nonostante uno scenario di crisi geopolitica, di incertezza sui mercati internazionali il giro d’affari al consumo del prodotto ha toccato il massimo storico di 3,2 miliardi di euro contro i 3,05 miliardi del 2023, con un aumento del 4,9%. Risultati positivi per le vendite totali a volume (+9,2%), sostenute da un andamento positivo delle vendite in Italia (+5,2%) e, soprattutto, dell’export (+13,7%).

La produzione del prodotto è risultata stabile rispetto al 2023: 4,079 milioni di forme. Per quanto riguarda i canali distributivi, la GDO rimane il primo (65%), seguita dall’industria (18%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti. Il canale Horeca rimane fanalino di coda, e quindi con un enorme potenziale di sviluppo, attestandosi al 7% del totale. Il restante 10% è distribuito negli altri canali di vendita. Le vendite dirette dei caseifici (che si concentrano per oltre l’85% in Italia, pari a circa 9.000 tonnellate) rappresentano il 5,5% delle vendite totali e hanno registrato un forte aumento (+13,0%).
Per il Consorzio, se c’è una certezza che il 2024 ha consolidato è che il futuro del Parmigiano Reggiano è sui mercati internazionali: la quota export rappresenta oggi quasi la metà del totale, il 48,7% (pari a 72.440 t.), con una crescita del +13,7%. Risultati particolarmente positivi sui cinque mercati principali: USA (+13,4%), Francia (+9,1%), Germania (+13,3%), Regno Unito (+17,8%) e Canada (+24,5%). Note positive anche per il Giappone (+6,1%), primo mercato in Asia, e Australia (+28,2%).

«Il 2024 è stato un anno di grandi sfide per il Parmigiano Reggiano, ma si è concluso con risultati record: giro d’affari al consumo che ha toccato il massimo storico di 3,2 miliardi di euro, vendite totali a volume al +9,2%, vendite in Italia al +5,2% e, soprattutto, export al +13,7%», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio (in foto). «Nel prossimo futuro, dovremo sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, che rappresentano il futuro della nostra Dop, con una quota export che ha raggiunto quasi la metà del totale, il 48,7%. È obbligatorio creare nuovi spazi nei mercati internazionali e sarà necessario guidare le precondizioni affinché ciò si possa avverare. È evidente come in questo scenario, gli USA, ovvero il nostro primo mercato estero, svolgano un ruolo fondamentale.