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Confindustria Intellect si fa storia in un video per raccontare valori, azioni e visione futura verso il prossimo cambio di presidenza. Addante: ”Servizi, ricerca, comunicazione, distribuzione, turismo e cultura saranno la base della nuova economia”
“Molti gli obiettivi raggiunti in questi ultimi quattro anni” esordisce Saverio Addante, Presidente di Confindustria Intellect intervistato ad ADVexpress in occasione della presentazione de “La proiezione”, il video racconto dell'organizzazione col quale porta sul grande schermo i valori, la mission e le azioni di un comparto, quello delle attività di intelletto, sempre più centrale per la crescita del sistema Paese. Una realtà, quella delle associate, che contribuisce al PIL italiano con circa 200 miliardi.
Trai i risultati spicca “L'aver reso tangibile a livello politico l'intangibile” afferma Addante, riferendosi alle risorse economiche di Stato messe in atto a sostegno della creatività, come i fondi del Piano nazionale Industria 4.0 e il Fondo imprese creative. (a breve un approfondimento sugli obiettivi raggiunti dall'associazione).
Un sostegno che vede nei 200 miliardi del PNRR a disposizione, di cui ne sono stati spesi solo 41, un ulteriore e potente elemento di forza e slancio, a cui probabilmente si aggiungeranno i 500 miliardi chiesti all'Europa da Draghi per la transizione ecologica e digitale. “Dobbiamo cavalcare queste potenzialità puntando su servizi, ricerca, comunicazione, distribuzione, turismo e cultura, che saranno alla base dell'economia futura e anche della nuova Confindustria.”
Per Addante serve una direzione comune, coesione e collaborazione, sia in Italia che a livello europeo per fronteggiare i grandi cambiamenti industriali, sociali e geopolitici appena in esordio, vere e proprie sfide continentali. “Dobbiamo andare tutti nella stessa direzione altrimenti il futuro potrebbe non essere roseo.”
L’evento, che ha visto la partecipazione dei Presidenti delle Associate, Marco Zanardi (Retail Institute) ed Enzo Frasio (Assirm). Quest'ultimo, introducendo l’associazione, ha ricordato quanto la ricerca possa, intesa come conoscenza e comprensione dei fenomeni sociali, economici e politici, essere volano di uno sviluppo futuro: “Da più di 30 anni Assirm riunisce e rappresenta le aziende italiane che svolgono Ricerche di Mercato, Sondaggi di Opinione e Ricerca Sociale - esordisce Frasio - Ad oggi, l’Associazione si compone di 60 Aziende, occupano oltre 2.500 professionisti e circa 20.000 collaboratori. Assirm con le sue attività e le competenze dei suoi Associati, accoglie un concetto più ampio di generazione di conoscenza, intesa anche come comprensione dei fenomeni sociali, economici e politici, come spinta verso il futuro. In uno dei periodi più complessi della nostra storia, la Ricerca di Mercato – la “Conoscenza” – è strumento imprescindibile per aiutare le Aziende ed il Paese ad invertire i trend attuali, contribuendo a trasformare i possibili rischi in opportunità e nuove progettualità.
"L’ingresso di Retail Institute in Confindustria Intellect ha consentito di ottenere prima di tutto confronti con altre associazioni parte della Federazione, di per sé valore - è intervenuto Marco Zanardi, Presidente di Retail Institute - ha permesso di avere un aggiornamento continuo sulle dinamiche del versante istituzionale e di partecipare a tavoli di lavoro nazionali su temi rilevanti per l’industry. Inoltre, l’aggiornamento continuo che Confindustria Intellect ha fornito all’Associazione ha consentito di prendere decisioni strategiche ed operative più sistemiche ed
Sul fronte AI per il Presidente di Confindustria Intellect rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese e l'essere umano, ma va regolamentata. “Non deve sostituire la parte di concetto, che deve rimanere umana. – sottolinea Addante – Dal punto di vista delle imprese e dell'industria è assolutamente imperativo che nessuno venga lasciato indietro nel lavoro, che deve e dovrà essere prioritario per il benessere e la coesione sociale. Non possiamo costruire dighe che contengano le evoluzioni tecnologiche, ma possiamo normare e gestire l'arrivo e l'integrazione nella società delle nuove rivoluzioni tecniche".
Quello che ci attende, secondo Addante, sarà un periodo di transizione, dove potenzialmente molte persone rischieranno di perdere il lavoro: sarà quindi necessario effettuare interventi di formazione affinché siano reali le possibilità di ricollocamento, mettendo a disposizione le risorse economiche necessarie nel periodo di passaggio segnato dalla rivoluzione dell'AI fino alla sua integrazione naturale nella società.