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Influencer Marketing 2022: Sassoli (UPA): “Un settore da 300 milioni di investimenti. Per i brand una leva per essere più vicini ai clienti con personaggi credibili. Servono buoni contratti che tutelino azienda e talent”

Nella giornata di martedì 18 ottobre  è andato in scena presso il Teatro Franco Parenti  il convegno che fa il punto su questa leva di comunicazione. Si tratta di un media particolarissimo, che deve essere affine alla marca, altrimenti non è credibile. È tutto estremamente nuovo. Anche noi realizziamo questi convegni per imparare, per smuovere il settore e creare un dibattito. Fondamentale è la strategia, il rapporto tra creator e brand che deve essere proiettata nel futuro.” afferma il presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi (in foto).

È andata in scena nella giornata del 18 ottobre presso il Teatro Parenti di Milano, e in diretta streaming, la seconda edizione di Influencer Marketing, l’evento ideato da UPA, per fare il punto su questa leva di comunicazione, sempre più strategica per gli investitori pubblicitari.

Un settore, quello dell'influencer marketing, ancora in grande evoluzione che merita attenzione e valutazioni approfondite. Da questi elementi nasce il meeting che vuole essere un motivo di stimolo e sviluppo di questo giovane distretto della comunicazione dalle grandi potenzialità

Nell'introduzione tenuta del Presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, è stata resa nota la stima di 300 milioni di euro circa l'investimento dei brand nell'influencer marketing, che segna una crescita dell'8% rispetto all'anno al 2021, durante il quale era cresciuto di un +12%, portando questa branca della comunicazione ad eguagliare gli investimenti che avvengono per la radio.

Ai nostri microfoni Sassoli de Bianchi riafferma i motivi cardine che dovrebbero spingere le aziende ad utilizzare questo canale comunicativo: “I brand continuano ad investire nell'influencer marketing non solo per i risultati che si ottengono ma anche per essere più vicini ai propri clienti, e lo fanno attraverso personaggi credibili.”

Le survey presentata durante la giornata mostra una frammentazione del mercato degli influencer che tende ad una specializzazione sempre maggiore degli attori, che spesso si focalizza su una unica piattaforma di distribuzione dei contenuti.

Le agenzie sono molto dinamiche, hanno capito che è un fenomeno molto importante che può diventare significativo, soprattutto un elemento strategico che dà maggior forza agli investimenti nel mondo digitale, cosa che interessa lato agenzie ma anche le imprese.

"È necessario mettere in campo buoni contratti, fatti bene, che tutelino sia l'azienda che il talent – rimarca anche a lato del suo intervento Sassoli de Bianchi - che trattino il tema dei diritti, che integrino la possibilità di una costante verifica sulla qualità del prodotto di comunicazione erogato, e soprattuto dare dei brief molto precisi e ben mirati e, al contempo, in grado di lasciare libera la creatività dell'influencer affinché non si interrompa la 'magia' che il personaggio ha con la sua community.”

Il settore che continua ad utilizzare di più questo modo di approcciarsi ai clienti è la moda, che lo fa ormai quasi per tradizione. Ma Anche il largo consumo si sta avvicinando all'influencer marketing che, come dimostrano i tanti interventi e professionisti intervenuti al convegno organizzato da UPA, ne è conferma.” puntualizza il Presidente di UPA che pone inoltre l'accento sulla necessità di mettere in campo strategie di medio o lungo termine nel rapporto con gli influencer.”

Sull'universo misurazione Sassoli De Bianchi rimarca anche per questo settore la necessità, non facile, di trovare protocolli e creare strumenti condivisi.

Sul fronte della neonata Assoinfluencer, l'organizzazione che si prefigge la missione di tutelare gli influencer e i loro diritti, il presidente di UPA ha accolto l'iniziativa con parole positive: “Personalmente sono sempre favorevole alle associazioni, perché spersonalizzano il confronto rispetto al rapportarsi con aziende specifiche, perché raccolgono esperienze varie e articolate di un settore. Hanno un ruolo molto utile. Anche per noi di UPA è un grande vantaggio rapportarsi con una rappresentanza e non relazionarsi con molti singoli influencer. L'aspetto centrale è che questa associazione sia rappresentativa di un settore. Quindi invoglio i talent ad associarsi affinché possano portare il loro contributo e interagire con le altre realtà della comunicazione.”

Davide Riva