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Discovery Media punta a una chiusura d'anno con fatturato a +3% rispetto ai 224 mln netti 2017, anche grazie alle Brand Solutions in crescita del +16% e a un'offerta editoriale sempre più verticale. In cantiere un nuovo servizio Ott a pagamento

Il digital, in crescita del +6% quest'anno, pesa circa il 3,5% del fatturato, frutto del successo che l'editore sta avendo online con Dplay (2,5 mln di utenti unici mese con visualizzazioni raddoppiate in 12 mesi) e Eurosport Player (che in un anno ha moltiplicato per 20 i subscribers).

Nonostante un'annata particolarmente difficile sul fronte pubblicitario, complici i Mondiali di Calcio (in esclusiva a Mediaset) e una situazione politica destabilizzante per il Paese, Discovery Media ha archiviato i primi sei mesi con un incremento di fatturato del +3% sul pari periodo scorso. Crescita che punta a mantenere, se non a superare, per l'intero anno dopo avere archiviato il 2017 a quota 224 milioni di euro netti (265 lordi) di cui 30 milioni dai canali kids (Super e Frisbee) in concessione a Prs.

Lo ha dichiarato l'Svp Ad Sales General Manager della concessionaria Giuliano Cipriani a margine della conferenza stampa di presentazione dei nuovi palinsesti di Discovery Italia (leggi news).

Relativamente all'andamento della concessionaria e all'offerta commerciale (che avrà listini in lieve aumento su programmi di prime time, ma anche sui canali Nove e Real Time) il manager ha precisato ai microfoni di ADVexpress Tv: "Il nostro fiore all'occhiello sono le Brand Solutions. Sempre più apprezzate dal mercato e sempre più la risposta giusta ai bisogni che i clienti ci sottopongono per la comunicazione dei loro prodotti e servizi. Dei circa 250 milioni di euro di ricavi annui, oltre il 15% è prodotto dalle iniziative speciali (quest'anno in crescita del +16%)". Un riconoscimento alla capacità della struttura che se ne occupa e alle caratteristiche dei palinsesti a disposizione, che ne fanno un prodotto di sempre maggiore successo."

Anche il digital con i suoi 7 milioni di contatti mese (con adv non 'skippabile'), inizia ad avere una certa rilevanza nel giro d'affari di Discovery Media. In crescita del +6% quest'anno, pesa circa il 3,5% del fatturato. "Da inizio 2018 i nostri utenti hanno guardato 5 milioni di ore di contenuto scaricandoli dalle nostre piattaforme" ha aggiunto Cipriani.

E su questo fronte l'editore sta lavorando per introdurre a breve, forse già entro la fine dell'anno, importanti novità. Come dichiarato dall'Evp General Manager di Discovery Italia Alessandro Araimo (da poco subentrato a Marinella Soldi, leggi news): "Stiamo studiando una nuova offerta Over the top a pagamento, che potrebbe coinvolgere i nostri brand editoriali verticali (Dmax, Food Network, Motor Trend) con contenuti premium fruibili sul digitale attraverso dispositivi mobili o smart tv. Un'offerta non lineare ad hoc su abbonamento". Una scelta coerente e in linea con l'evoluzione del mercato di riferimento e supportata dal già grande successo che l'editore sta avendo online con Dplay (2,5 mln di utenti unici mese con visualizzazioni raddoppiate in 12 mesi) e Eurosport Player (che in un anno ha moltiplicato per 20 i subscribers).

Tornando all'offerta editoriale complessiva di Discovery Italia, Cipriani ne evidenzia l'elevato standard qualitativo che fino ad oggi ha premiato l'editore sia in termini di audience che di raccolta.

Discovery Italia vanta oggi una share complessiva del del 7% sulle 24 ore sul target individui, che sfiora il 10% sul target commerciale 25-54enni (quasi 11% sui Millennials 15-34), con i canali free to air Nove, Real Time, DMax, Giallo, Motor Trend, Food Network, K2 e Frisbee, a cui si aggiungono i Pay su Sky Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel&Living, Animal Planet e su Mediaset Premium ID – Investigation Discovery, Eurosport ed Eurosport 2 (visibili anche su Sky).

"17 milioni di persone al giorno e 48 milioni al mese (50 includendo l'audience digital) scelgono i nostri contenuti. Abbiamo prodotti aderenti alla realtà e di grande qualità perché sappiamo di avere una responsabilità sociale. Ci teniamo lontani da derive socialmente e moralmente pericolose. Questo diventa un punto di forza per i nostri prodotti a livello editoriale e pubblicitario, e ci consentono di agganciare una serie di clienti stanchi di una qualità sempre meno adeguata a un Paese come quello italiano" ha precisato ai nostri microfoni Cipriani, che entrando più nel dettaglio della strategia di verticalizzazione editoriale intrapresa con i lanci, a maggio, del canale maschile Motor Trend (leggi news) e, pochi giorni fa, di Food Network (leggi news), ne ha evidenziato i punti di forza a livello commerciale.

"Per Food Network portiamo all'attenzione del mercato una expertise maturata in questi anni che ci ha portato ad essere l'editore con la più alta specializzazione nell'ambito food. Questo ci consente di costruire verticalità e integrazione rispetto alle esigenze che i nostri clienti hanno. Oltre ai numeri, bisogna fornire loro soluzioni che permettano loro di integrarsi nel tessuto editoriale, di fare vivere le loro storie e i loro prodotti in maniera molto coerente rispetto al contesto per avere un ritorno adeguato rispetto alle aspettative, azzerando la dispersione che si otterrebbe con grandi numeri ma non così focalizzati. La stessa cosa vale per Motor Trend. Un settore diverso che non ci limiteremo a fare vivere solo sul mondo dell'automotive o dei motori in generale, ma anche rispetto alle passioni maschili sempre più difficili da raggiungere in televisione"

A sostenere il lancio dei due nuovi canali partner definiti dalla concessionaria "Proud Sponsor". Per Food Network Findus, Parmigiano Reggiano e Nespresso. Per Motor Trend: Kia, Q8, U-Power e Fastweb.

Maria Ferrucci