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Farneti: "Ripartiamo nel segno dello stile italiano". Raccolta a +6% nel primo trimestre 2016

È in edicola da oggi, martedì 8 marzo, il nuovo GQ Italia diretto da Emanuele Farneti. 

L’atteso debutto della nuova veste del maschile di Condé Nast è contrassegnato da 4 copertine diverse che hanno per protagonisti i nomi più popolari del cinema italiano: Stefano AccorsiClaudio SantamariaPierfrancesco Favino e Alessandro Gassmann.  

Sono loro, insieme con molti altri volti celebri - da Fabrizio Gifuni a Filippo Timi, a Vinicio Marchioni - a interpretare, in 46 pagine dedicate (tot. foliazione 242 pagine), un grande omaggio al cinema e allo stile made in Italy, realizzato in quattro città: Milano, Roma, Napoli e Palermo.  

Un tributo reso ancora più significativo da un'intervista esclusiva (firmata da Francesco Merlo) con Ennio Morricone, premio Oscar 2016 per la migliore colonna sonora, e da un ricordo di Marcello Mastroianni, scomparso venti anni fa. 

Il brand di Condé Nast, da 80 anni il più importante magazine internazionale maschile e pubblicato in Italia dal 1999, si rinnova per interpretare al meglio l'evoluzione dell'uomo contemporaneo ed essere il riferimento più autorevole dello stile, della moda e delle passioni maschili. 

Pubblicato in 19 Paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, Spagna, Giappone, Taiwan, Messico, India, Brasile, Russia, Australia, Cina, Corea del Sud, Portogallo, Sud Africa, Tailandia, Turchia), GQ rappresenta 'The Authority on Men', completamente dedicato allo stile e alla cultura al maschile. Con questa nuova veste, GQ Italia intende giocare un ruolo determinante all'interno del network internazionale.

Il brand si basa sul concetto di stile che caratterizza le storie, i personaggi e i fatti raccontati, fornendo i nuovi standard dei Gentleman contemporanei.

Sono uomini verticali, come afferma Farneti, direttore GQ Italia, che non temono le responsabilità di questi anni difficili ma che sono comunque pronti anche a godersi la vita con leggerezza, concedendosi esperienze e gratificazioni di sostanza e qualità. Il compito del giornale è sempre più quello di selezionare, aiutare a non sprecare tempo e opportunità. Dinamiche che aggiungano senso e valore.

Da una ricerca affidata a GfK Eurisko, emerge che su 24 milioni uomini italiani sono 5 quelli etichettati come 'premium' ed 'elite': un numero significativo ma comunque difficile da individuare. 

Nello specifico si tratta di un uomo tra i 25 e i 54 anni che per due terzi è sposato e con figli piccoli. Una generazione che ha fronteggiato la grande crisi, dalla quale è uscita fortificata, con una possibilità di spesa ridotta ma con più sogni e voglia di sfide. Interlocutori perfetti per i contenuti valoriali offerti dal magazine. 

Grande attenzione dunque agli stili di vita e alla scelta di beni e attività cui dedicare tempopassione denaro

Dalla moda alle auto, dalla tecnologia al food , le pagine del nuovo GQ Italia saranno curate dai principali esperti di ciascun settore, a cominciare dal nuovo creative and style director Andrea Tenerani

consumi tornano a essere fondamentali nell'ottica di una logica contemporanea oltre che giornalistica.

Particolare cura anche per la qualità di contenuti e immagini, in ognuna delle cinque sezioni in cui si articola il magazine di Condé Nast, totalmente ripensato in una veste grafica dal creative director Heiko Keinath, di Buero Swiss. 

La grande scrittura come bandiera, continua il direttore del magazine, in quanto da oggi in avanti ancora più passione sarà dedicata al selezionare giornalisti e scrittori che sappiano parlare alla testa e al cuore, che ogni mese facciano trovare al lettore racconti croccanti di vite maiuscole, grandi pagine di avventure, sfide sport, cronaca e costume. Perché mai come adesso è la capacità di racconto che fa la differenza tra un giornale di qualità e tutto l'indistinguibile rumore di fondo. 

Nel numero di marzo, Niccolò Ammaniti - autore di libri di successo come 'Io non ho paura' e il più recente 'Anna' - inaugura un romanzo a puntate scritto in esclusiva per GQ Italia. L'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri racconta la sua vita lontano dal terreno di gioco a Malcom Pagani. Il fotografo Mario Sorrenti ripercorre in un’intervista firmata dal critico Francesco Bonami gli anni formidabili della moda, tra Londra e New York, e la sua relazione con Kate Moss. 

A celebrare il nuovo GQ Italia anche tre ricette create ad hoc dagli chef Andrea BertonCarlo Cracco e Davide Oldani.  

Perché l'Italia è il Paese dello stile maschile, sottolinea ancora Farneti, anche grazie a una nuova generazione di creativi che è germogliata attorno al food, al design, alla moda, alle tante eredità fertili di Expo. GQ Italia non può che parlare a tutti loro, e non può che essere il luogo in cui il senso italiano per lo stile, in trasformazione come è giusto che sia, ogni mese prende forma. 

Inoltre, il deejay e produttore musicale Stefano Fontana / Stylophonic ha realizzato la 'sound identity' di GQ, con brani composti ad hoc e un 'Sound Logo' che accompagnerà la comunicazione del magazine. 

È la prima volta che questo strumento, molto popolare tra i brand della moda, viene utilizzato per un giornale italiano. 

GQ Italia vanta una performance particolarmente positiva registrata negli ultimi due anni: la brand audience complessiva conta oltre 3,4 milioni di contatti. 

Lettori e utenti altamente profilati, sono coinvolti attraverso una presenza a 360° del brand, dal magazine al sito desktop e mobile, dai social network fino agli eventi sul territorio.

La divisione Maschili e Lifestyle racchiude in un unico sistema cinque brand che rappresentano ognuno per la propria specificità il riferimento editoriale più autorevole del mondo cui appartengono, precisa il direttore Divisione GQ Stefania Vismara

L’obiettivo è quindi quello di mettere a disposizione del mercato un’audience allargata ed estremamente qualificata e un ambiente editoriale molto ampio e sinergico ideale per offrire non solo reach, ma anche differenti soluzioni alle necessità di comunicazione. 

L’immagine è quella di un continuo circolo virtuoso, entro il quale far fluire su tre differenti dimensioni - print, digital ed eventi - e secondo diverse angolazioni i contenuti dei brand contando sempre e comunque sulla qualità e sulla rilevanza”.

GQ Italia, L’Uomo VogueAD.Architectural Digest, Wired e Condé Nast Traveller i cinque marchi portanti di Condé Nast: tra questi i primi due rappresentano le colonne portanti per quanto concerne il building totale. Cinque spazi che i due direttori definiscono "straordinari sia per i lettori che per gli inserzionisti".

Nonostante due anni di performance pubblicitari positivi, il Gruppo ha voluto nuovamente investire sul brand GQ, con l'obiettivo di creare sempre più sinergia con gli altri magazine.

Un rischio, del tutto consapevole, nell'ambito di una strategia internazionale che intende cogliere un mercato in piena evoluzione e una vera centralità italiana in ottica internazionale.

L'idea di sinergia scavalca i temi specifici trattati dai vari magazine e non a caso sono in corso partnership con brand quali NissanBurberry Ralph Lauren, distanti (per contenuti) dal mondo Condé Nast.

Soluzioni vere a marchi extra-settore: Heineken, Fiat e Huawei sono tra i principali che hanno anche investito negli eventi e nelle iniziative speciali.

Particolarmente distintiva inoltre la performance digitale: il sito ufficiale conta 18,5 milioni di pagine viste e 2,4 milioni di accessi unici (dati Webtrekk gennaio 2016). Rilevante anche la componente social: oltre 558.400 la fan base (Facebook, Instagram e Twitter). 

Il magazine ha trovato peraltro un accordo con Spotify per lanciare una serie di playlist targate GQ: le prime verranno selezionate in base alle preferenze musicali dei 4 personaggi di copertina del nuovo formato.

Positivi anche i risultati di fatturato del primo trimestre di quest'anno, dopo la chiusura del 2015 a +3% rispetto al 2014 (+10% se si considera il totale brand): il Q1 2016 riporta infatti un +6% comparato allo stesso periodo 2015. E nel periodo febbraio/marzo, per quanto riguarda il solo sito web, si registra invece una raccolta in crescita del +200%

Il peso percentuale del forecast digital GQ.it sul forecast total del brand per il 2016 è pari al 25%. Anche in futuro però il peso derivato dalla carta continuerà a dominare nel numero complessivo.

Forte la presenza del brand sul territorio. Tra giugno e luglio è prevista la seconda edizione di GQ Freak Out, il festival musicale aperto alla città di Milano che nel 2015 ha visto la partecipazione di oltre 15.000 persone. Quest’anno l’evento sarà ripensato per coinvolgere l’audience nel segno dello stile, in totale coerenza con il nuovo giornale.

È però il Wired Next Fest l'obiettivo fondamentale del 2016: a maggio a Milano e a settembre a Firenze, l'evento punta a ingaggiare più di 200 mila persone.

Tra i tanti, i concetti di rilevanza e qualità espressi nel nuovo GQ Italia saranno rappresentati da una nuova campagna di comunicazione istituzionale, pianificata su titoli e siti web affini oltre che sui social, per un totale di 70 milioni di utenti in target. 

Il primo step della campagna, già on air in tutte le properties (carta e digital) di Condé Nast e sulle testate trade con i quattro protagonisti delle nuove copertine, verra supportata dal lancio di alcune Social Cards destinate ai canali di riferimento FacebookInstagram Twitter.

Seguirà poi una campagna digital con un Gif Video (formato 48'' per FB e formato 15'' per Instagram) che in meno di un minuto raccoglie i contenuti più rilevanti del nuovo magazine.


Alessandro Rimi