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QVC, giro d'affari da 7,8 mld di dollari. Break even tra un anno

QVC è un canale televisivo di shopping online nato 26 anni fa negli Stati Uniti e lanciato poi nel Regno Unito, in Germania e in Giappone, a cui è seguito, nel 2010, il debutto in Italia. Nel 2010 QVC ha raggiunto un nuovo record, registrando 3,2 milioni di nuovi clienti nel mondo. Negli Stati Uniti QVC raggiunge più di 98 milioni di famiglie, circa 200 milioni nel mondo, sia attraverso la tv via cavo, sia via satellite. Al canale televisivo si affianca il sito http://www.qvc.com/, seguito negli Stati Uniti da oltre 6 milioni di visitatori unici al mese.

QVC Italia esiste dall'1 ottobre 2010 e offre 17 ore di diretta al giorno, sette giorni su sette, per 364 giorni all'anno. Intrattenimento, live show e special guest contraddistinguono il format del canale in cui 14 presenter, tutti italiani, si alternano durante la programmazione. Gioielli, Moda& Accessori, Bellezza, Cucina, Casa ed Elettronica rappresentano il cuore dell'offerta di QVC, che propone 150 nuovi prodotti alla settimana, con l'obiettivo di raggiungere i 200 entro la fine dell'anno. Al momento, le maggiori soddisfazioni in termini di vendite arrivano dagli articoli legati alla Cucina e alla Moda.

Su Facebook il canale conta oltre 41.500 fan e da gennaio 2012 è attivo anche il servizio e-commerce, che permette a QVC di porsi come retailer multimediale e multicanale. Lo staff di QVC Italia, guidato dal Ceo Steve Hoffmann, conta circa 450 persone, principalmente focalizzate nelle aree broadcasting, merchandising, customer service. L'investimento per il lancio è stato pari a 65 milioni di euro.

In collaborazione con Human Highway, il canale ha realizzato una ricerca volta a indagare come gli italiani percepiscono e gestiscono il loro tempo.

Dall'indagine è emerso che il sinonimo di tempo ben speso sembra essere lo shopping per l'11,2% degli intervistati (16,1% delle donne e 7,1% degli uomini); inoltre il 38,2% degli intervistati afferma che il tempo per fare shopping è sempre troppo poco. Il 35% dichiara che per la fretta ha fatto acquisti avventati, motivo per cui è sempre più apprezzato lo shopping a distanza (69,9%) che consente di fare acquisti in qualsiasi momento della giornata e di risparmiare tempo.

Perchè questa ricerca? Come ha spiegato Chiara Pariani, responsabile marketing QVC Italia, ai microfoni di ADVexpressTv, l'intento era quello di indagare il ruolo che QVC ha per i suoi clienti in rapporto al tempo che essi hanno a disposizione. I dati raccolti dimostrano che per alcuni il canale costituisce fa da sottofondo nel normale svolgimento delle attività domestiche, mentre per altri è una vera e propria forma di intrattenimento televisivo piacevole.

Come dichiara Pariani ai nostri microfoni, i risultati raggiunti in Italia sono soddisfacenti: i clienti acquistano sul canale dalle 14 alle 16 volte l'anno, passando circa 76 minuti della loro giornata a guardare QVC e l'ottima performace consente di confermare il raggiungimento del break even a 30 mesi al lancio. Il cliente tipo è costituito da donne di età media di 48 anni, di livello socio-demografico medio-alto, caratterizzate da un alto livello di scolarizzazione.

Buona l'awareness del canale, anche grazie alle attività di comunicazione poste in essere. Attualmente, sta per concludersi la campagna tv (reti Mediaset, La7, La7D, Cielo, Real Time) che tornerà on air a settembre, a cui si affiancano altre iniziative. Come spiega la responsabile marketing ad ADVexpressTv, a curare la creatività delle campagne è Forchets, mentre la pianificazione è gestita da Mediacom. Twister Group cura le attività di comunicazione integrata, pr, media relation e la presenza sui social media, il branding è invece appannaggio di Lumen

Con più di 11,5 milioni di clienti nel 2011 e 17.000 dipendenti nel mondo, il fatturato globale di QVC è pari a circa 7,8 miliardi di dollari (con una crescita del 6% rispetto al 2010), di cui il 34% derivano dal web e il 5% da mobile.

Come ha sottolineato il Ceo Steve Hoffmann nel corso dell'incontro organizzato per presentare i risultati della ricerca Human Highway, il 35% del fatturato deriva dagli Stati Uniti, il Giappone contribuisce per 1 miliardo di dollari e il Regno Unito segue con 400 milioni di pound (624 milioni di dollari, 510 mln di euro ndr.).

Proprio il Regno Unito costituisce il punto di riferimento per il mercato italiano dal momento che, come ha spiegato Pariani ai nostri microfoni, l'Inghilterra presenta molte caratteristiche simili al nostro Paese, sia dal punto di vista economico che demografico. L'obiettivo è dunque raggiungere in Italia lo stesso giro d'affari del Regno Unito.

Serena Piazzi<