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Summit Columbus Media International: E' il momento delle agenzie indipendenti e digitali
Ai nostri microfoni Valentino Cagnetta, amministratore delegato di Media Italia, sottolinea l'importanza di fare parte di un network come Columbus, che permette soprattutto di diffondere e condividere le conoscenze più avanzate maturate nei singoli paesi: “alla burocrazia che caratterizza i grandi network rispondiamo con il dinamismo e la velocità dei tempi di risposta, che soltanto l'indipendenza può consentire”. A questo proposito Cagnetta cita il caso dell'agenzia canadese Cossette che, dopo essere sbarcata in borsa ha fatto prontamente marcia indietro: “il risultato economico non deve essere preponderante rispetto alla qualità del servizio erogato ai clienti”.
Anche per Media Italia la crescita del digitale, vero collante tra le agenzie aderenti a Columbus, è importante: “dal 20% dei ricavi provenienti da quest'aria nel 2012 passeremo al 30% nel 2013. Questo grazie alla contrazione dei mezzi tradizionali, e per essere stati capaci di farci capire dai clienti sulle nuove opportunità che possono essere colte”.
Ricordiamo che all’evento torinese hanno partecipato oltre 50 manager provenienti da Usa, Francia, Germania, UK, Canada, Irlanda, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Svezia, Austria, Bulgaria, Polonia, Croazia,Russia, Ucraina, Turchia, Messico, Portorico, Uruguay, Argentina e Sud Africa.
Questo genere di incontri (se ne tengono due all'anno) danno l’opportunità ai membri di approfondire le più innovative tematiche, condividere prospettive e sviluppi dei propri mercati e dello scenario internazionale. Questo grazie anche alla partecipazione di autorevoli relatori esterni, come il presidente di Columbus, Bill Koenigsberg, chairman di Horizon Media (guarda l'intervista video), Robert Bridge, Head of International Marketing Yahoo! (guarda l'intervista video) e Mark Clark di JFDI e Tom Denford della società di consulenza ID COMMS.
Salvatore Sagone