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Cannes 2017. Paolo Dosi (Clear Channel): “OOH sempre più Digital, per attivare le persone vicine al punto d’acquisto”
(Cannes – dal nostro inviato Tommaso Ridolfi) “Clear Channel e in particolare il suo Ceo, William Eccleshare, crede moltissimo in questo evento – dichiara ai microfoni di ADVexpress Paolo Dosi, Ceo di Clear Channel Italy –, perché pensiamo che la creatività sia fondamentale per il nostro mezzo. Cannes, inoltre, è sempre più una vetrina per l’innovazione dove ci si confronta con tutti gli stakeholder di mercato sulle prossime novità”.
Come sta cambiando il mezzo e quale visione avete del suo futuro?
“La strategia di sviluppo di Clear Channel – risponde Dosi – è chiaramente legata a continuare a intercettare le persone quando queste sono più vicine al punto di acquisto, accompagnando una strategia di branding a un’altrettanto forte strategia di attivazione. Tutti i nostri investimenti nell’ambito dei centri commerciali piuttosto che negli aeroporti o in alcuni centri storici, rientrano perfettamente in questa strategia. Anche perché l’attivazione è strettamente connessa alla misurabilità, che è un altro degli elementi fondamentali che i clienti ci stanno chiedendo. Stiamo quindi decisamente portando il Digital Out Of Home verso un utilizzo diverso: non più la semplice vendita dello slot ma una vendita molto più flessibile, focalizzata nei contesti e nei momenti in cui le persone hanno questo ‘Top of Mind’ del brand, tale da poter poi attivare l’acquisto”.
Quali le novità della vostra offerta sotto questo profilo?
“Abbiamo da poco lanciato MOOHBILE, una soluzione crossmedia che consente di far convergere attraverso la tecnologia del geofencing una campagna Out Of Home con una campagna Mobile, e quindi far vivere un’esperienza amplificata al consumatore. Abbiamo già realizzato alcuni esempi interessanti, come quelli di easyJet e Calzedonia, e su questo vogliamo continuare a spingere. Un’altra novità, sempre legata alla tecnologia, è la possibilità di ‘viralizzare’ certi eventi, come abbiamo fatto recentemente per il lancio della nuova stagione del MotoGP con uno streaming in cui il protagonista Guido Meda interagiva con i ragazzi in Corso Vittorio Emanuele a Milano”.
Quanto le aziende sono pronte a recepire l’offerta sempre più ampia anche nel nostro paese di soluzioni avanzate di Digital Out Of Home?
“Una cosa importante è aver aperto un tavolo con IAB al quale siedono tutti i principali operatori OOH, agenzie media e concessionarie, al fine di andare a definire degli standard che poi consentiranno a tutto il mercato di poter acquistare in modo, diciamo così, più fluido tutta l’inventory che si sta mettendo a terra. Il Digital vale oggi per noi circa il 20% del fatturato totale, e a livello europeo siamo una delle principali business unit di Clear Channel. La parte ‘core’ è ancora importante, ma cresce sicuramente anno su anno anche i nostro business digitale”.
Come sta andando il mercato italiano in questa fase?
“Parlare di leggera frenata è un eufemismo… Clear Channel, grazie al suo portfolio di prodotti di qualità, in questo momento si sta difendendo bene. Chiuderemo probabilmente il primo semestre vicino al -2% rispetto al 2016, e abbiamo ancora un obiettivo di crescita totale annua perché nel secondo semestre ci aspettiamo una ripresa del nostro segmento che indubbiamente sta calando di più rispetto a quelle che erano le più ragionevoli aspettative alla fine dell’anno scorso. Da questo punto di vista stiamo lavorando molto con i centri media affinché ci possano dare una mano a trovare una soluzione. Contemporaneamente, stiamo lavorando moltissimo anche sui clienti diretti, proponendo loro tutte le nuove soluzioni offerte dalla nostra nuova inventory nel Digital Out Of Home”.