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Best Brands 2024. Silvestri (Gruppo 24 Ore): “Un termometro rilevante per le marche per comprendere l’attualità e anticipare i trend futuri. La multigenerazionalità una challenge per i brand, chiamati a coinvolgere i target toccando i valori condivisi"

Federico Silvestri, Direttore Generale Media e Business, spiega ad ADVexpressTV le ragioni che hanno portato il Gruppo editoriale a supportare il ranking delle migliori marche fin dall'inizio e sottolinea come la company risponda con un'offerta multipiattaforma e integrata (carta, digital, radio, eventi) a uno scenario in cui coesistono diverse generazioni di lettori con differenti modalità di consumo e fruizione dei media.

Si avvicina la serata del 20 marzo, nella quale, presso gli studi Rai di via Mecenate a Milano, verranno premiati i vincitori della nona edizione di Best Brands, che celebra le migliori marche che hanno fatto breccia nel cuore e nelle scelte d’acquisto dei consumatori.

Tra le novità di quest’anno del ranking, ricordiamo, tre nuove classifiche: Best Service Brand che premierà i migliori brand di servizi, Best Momentum Brand  dedicata alle marche che presidiano maggiormente i temi che riguardano il prossimo futuro. Infine, la classifica speciale di questa edizione sarà “Best Generation Brand” che premierà le marche in grado di parlare a tutte le generazioni.

Patrocinata da UPA, l’iniziativa vanta tra i fondatori Serviceplan Group, GFK, Rai Pubblicità, IGPDecaux, ADC Group  e 24 Ore System. Oggi incontriamo Federico Silvestri, Direttore Generale Media e Business del Gruppo 24 Ore, per conoscere le motivazioni che hanno portato la concessionaria e il Gruppo ad affiancare la classifica delle migliori marche fin dalla sua fondazione.

Best Brands è un’iniziativa diventata un riferimento fondamentale per tutto il mercato  - spiega Silvestri -  ed è coerente con l’impegno del gruppo 24 Ore  nella costruzione dell’informazione per il supporto alle imprese. E’ un termometro e uno strumento di lavoro rilevante per le marche per capire qual è la situazione attuale e per intercettare i segnali e i trend del futuro. Insomma, un per i segnali che arrivano dal futuro..   

Il tema di quest’anno affronta un nodo cruciale per le marche e il loro futuro. La multigenerazionalità è una realtà che non possiamo ignorare. In un mondo sempre più interconnesso, le persone di tutte le età interagiscono tra loro, condividono valori e aspirazioni. I brand che vogliono essere rilevanti per il futuro devono essere capaci di intercettare lo spirito del tempo e di comunicare potenzialmente con tutte le generazioni.  La multigenerazionalità, dichiara Silvestri, è una challenge per le marche, che devono saper coinvolgere target diversi parlando linguaggi differenti in base alle diverse sensibilità, ma identificando i valori condivisi, come la sostenibilità e il tema dell’Intelligenza Artificiale. Questa caratteristica dei target impone uno studio ancora più approfondito delle diverse audience di riferimento, per i brand come per gli editori.

In uno  scenario frammentato caratterizzato da generazioni con comportamenti consumo e di fruizione dei media  molto diversi, il Gruppo 24 Ore si posiziona in modo competitivo grazie a un ecosistema multipiattaforma che unisce in modo integrato giornali cartacei, digitale anche con la nuova app, radio con la nuova piattaforma interattiva di Radio 24  e un network di oltre 120 eventi, la cui punta di diamante è rappresentata dal Festival di Trento.

Il segreto di un editore come il Gruppo 24 Ore per stare al passo coi tempi, come sottolinea il manager, è la capacità di tenere saldi i fondamentali,  ovvero, nel caso del Gruppo,  il know how di 158 anni di storia, con un approccio orientato all’innovazione per adeguarsi alle nuove abitudini dei consumatori.

L’innovazione in questo periodo è soprattutto tecnologica, basti pensare alla crescente affermazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa, che, sottolinea Silvestri, rappresenta una rivoluzione già in atto.

Le nuove piattaforme sono un grande supporto per migliorare la qualità della costruzione dell’informazione, spiega Silvestri, ma alla base c'è sempre l’intelligenza emotiva umana, che con l'aiuto dell'IA potrà svolgere un lavoro straordinario.  "Crediamo  che una grande marca di informazione come quella del Gruppo 24 Ore sarà ancora di più un riferimento fondamentale e un presidio di verità in un contesto nel quale, con la spinta dell'IA, ci sarà un eccesso di produzione informativa con  contenuti non sempre attendibili".