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Ghelardi (Serviceplan Group): “Best Brands accompagna le marche nel loro percorso di evoluzione verso la multidimensionalità”

Il CEO del Gruppo di comunicazione, durante la serata di premiazione dei vincitori andata in scena ieri, 31 marzo, negli Studi Rai di Via Mecenate a Milano, ha commentato ai microfoni di ADVexpressTV l’evoluzione del riconoscimento. Grazie alla ricerca single source, i 4 ranking di cui si compone – Best Product Brand, Best Growth Brand, Best Sustainability Brand, Best Phygital Brand – vanno infatti considerati in modo complementare per valutare l'ormai indispensabile caratteristica multidimensionale di qualsiasi marchio.

“Best Brands sta diventando sempre di più un modo di accompagnare le marche nel loro percorso di evoluzione", lo ha dichiarato ai nostri microfoni Giovanni Ghelardi, CEO di Service plan Group Italia, ieri, 31 marzo, a margine della serata di premiazione dei vincitori dell'edizione 2022 dell'Oscar delle marche andata in scena negli Studi Rai di Via Mecenate a Milano (leggi news).

Quest’anno, come ha raccontato anche il Presidente di GfK Italia Enzo Frasio, per la prima volta la ricerca è una single source che permette di avere 4 ranking che non vanno più vissuti come indipendenti l’uno dall’altro, ma come complementari. Servono certamente a stabilire chi è più forte nell’ambito del product, della crescita, della sostenibilità o del phygital, ma è nel loro insieme che servono anche a capire la forza di un brand nella sua multidimensionalità – una caratteristica oggi fondamentale. Non basta più, infatti, essere solo forti per il proprio prodotto, ma occorre esserlo anche su tanti aspetti che riguardano la vita sociale, la sostenibilità, l’accessibilità fisica o digitale in qualsiasi momento. Questo è oggi il percorso che sta facendo Best Brands”.

Ricordiamo che sono stati Mulino Bianco, Müller, Amazon e PayPal le Marche a salire in cima alle quattro categorie – Best Product, Best Growth, Best Sustainability e Best Phygital. Proprio quest'ultima si è aggiunta con l’edizione di quest’anno di del riconoscimento.  “È la più attuale – conferma Ghelardi –, quella che ci dice quali sono le marche che partono da una dimensione fisica – tipicamente il retail come abbiamo visto stasera nel caso di Unieuro – che però fanno un percorso nel mondo dell’accessibilità digitale particolarmente importante e che viene loro riconosciuto dai consumatori. Viceversa, abbiamo visto un brand assolutamente digitale come PayPal che ha vinto in questa classifica perché è evidentemente riuscito a costruire un legame fisico con i propri consumatori, che ancora una volta glielo riconoscono”.