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Bmw Serie 3 Berlina raggiunge i traguardi più alti con D'A,L,V,Bbdo. Pianifica Carat

Lo spot sarà programmato in televisione e al cinema. La direzione creativa è di Gianpietro Vigorelli. La casa di produzione è The Family, con la regia di Federico Brugia. Pianifica Carat.

A due anni dal lancio, avvenuto nel marzo 2005, Bmw Serie 3 Berlina torna on air in televisione e nelle sale cinematografiche con un nuovo film firmato dall'agenzia pubblicitaria D'Adda, Lorenzini, Vigorelli, Bbdo. Attraverso questa campagna, il posizionamento dell'auto come la berlina più sportiva della sua categoria, viene ribadito e rinforzato da un'affermazione di leadership concettuale e stilistica, tecnologica e ingegneristica: la Serie 3 Berlina, descritta come sintesi perfetta di fascino e dinamismo, grazie anche alle nuove motorizzazioni 335i e 335d, rappresenta il risultato della sfida con la quale l'essere umano quotidianamente si misura per raggiungere i traguardi più alti e superare i limiti che la natura gli impone.

Il film si svolge in una metropoli; l'atmosfera è elegante, ricercata, ma al contempo urbana, vissuta, terrena. Una giovane donna si specchia in un camerino, per poi posare davanti a una telecamera; la sua immagine è affissa sui manifesti all'esterno di un teatro, è riprodotta a grandi dimensioni sulle pareti della città, compare sulla copertina di un libro e sulle centinaia di monitor sparsi nei negozi e nei ristoranti della città. Si tratta di un personaggio noto, una giovane cantante all'apice della sua carriera. Mentre  l'immagine della diva si impone in diversi luoghi della metropoli, l'esile figura di una ragazza che corre al centro di una strada trafficata attira l'attenzione dello spettatore. Sul suo dorso sono attaccate due ali d'angelo; la sua immagine è eterea, il suo volto inquieto, gli occhi spalancati sulla gente e sull'ambiente che la circonda. Corre in mezzo alle macchine e tra le persone come se fosse appena scappata via da una festa, i suoi passi sono piccoli e rapidi, i suoi gesti intensi e delicati. Le sue ali sono la metafora di un desiderio di volo e dell'impossibilità di compierlo: 'Se avessimo le ali, potremmo volare', recita una voce fuori campo.

La Serie 3 Berlina corre lungo le vie della città. Dal tetto di un grattacielo, lo sguardo intenso di tre ragazzi la segue percorrere le arterie della metropoli. I ragazzi osservano la città con sicurezza, nonostante essi siedano a strapiombo sul vuoto. A conferire ancora più forza a questa immagine, la voce fuori campo recita 'Se fossimo giganti, potremmo oltrepassare le montagne'.

A chiusura del film, la diva attraversa una strada deserta nelle prime ore del mattino, stringendo a sé un caffè. I suoi occhi si alzano su uno dei tanti cartelloni sui  quali è ritratta; la fama sembra averle concesso il vantaggio dell'immortalità, la sua vita trascende il suo corpo e continua nelle immagini impresse nelle strade della città e nei ricordi di chi la vive. Questo il messaggio del voice over che accompagna il suo sguardo: 'Se fossimo immortali, potremmo vivere per sempre'.

La Serie 3 Berlina sfreccia lungo la strada alle spalle della diva, superandola e, metaforicamente, superando i limiti che la natura impone all'essere umano: non siamo uccelli, ma riusciamo comunque a volare; non possiamo sovrastare le montagne, ma dominiamo le altezze, le scaliamo, le costruiamo; non siamo immortali, ma sconfiggiamo la morte con la fama, che ci rende indimenticabili ed eterni.

La direzione creativa è di Gianpietro Vigorelli. La casa di produzione è The Family, con la regia di Federico Brugia.  Pianifica Carat.