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Commercial Union diventa Aviva. On air campagna da 2 mln di euro
Dal 1° marzo 2006 le compagnie del gruppo Aviva attive in
Italia lasciano il marchio Commercial Union per assumere
il nome Aviva, il brand che identifica il gruppo a livello
internazionale. Domani, mercoledì 8 marzo, partirà la prima campagna stampa di
Aviva Italia. Questi i punti fondamentali della conferenza stampa convocata
oggi, a Milano, dal group executive director Aviva international Philip
Scott e dal chairman e ceo Aviva
Italia Cesare Brugola (nella foto).
Il gruppo Aviva è la prima società assicurativa in Uk, l'ottava in Italia, quarta in Europa e sesta al mondo per diffusione e volume di business, con una presenza significativa in oltre 25 paesi. Il business del gruppo è prevalentemente concentrato in Europa, mercato che permette alla Società di ricavare il 92% dei premi (49% in Gran Bretagna e 43% nel resto d'Europa). Nell'esercizio 2005 il Gruppo Aviva ha registrato un risultato operativo pari a 3.129,41 milioni di euro con un incremento del 25% rispetto all'esercizio 2004 . Aviva Italia ha segnato una raccolta premi aggregata per l'esercizio 2005 pari a 3.721 milioni di euro (+21,9% rispetto al 2004).
La campagna prevista da Aviva Italia è basata su tre
diversi soggetti, attraverso i quali la società ha scelto di coniugare due
concetti fondamentali del modo di operare del gruppo a livello internazionale:
il Fair Play, 'giocare secondo le regole' e il Forward
Thinking, 'pensare precorrendo i tempi'. Dall'unione di questi due
concetti è nato il claim della campagna pubblicitaria: Leali con il tuo
futuro e la scelta del soggetto, il
rugby, gioco di conclamata matrice anglosassone.
La creatività e la realizzazione della campagna pubblicitaria è stata affidata all'agenzia Young&Rubicam. I direttori creativi esecutivi sono Roberto Pizzigoni e Aldo Cernuto, con cui hanno lavorato Marco Panareo (art director) e Maria Lo Bianco (copywriter). La pianificazione di questa prima campagna campagna pubblicitaria, curata da Media Insight , vedrà Aviva presente sulle principali testate quotidiane, settimanali e mensili sia nazionali che locali fino a metà aprile, oltre a riviste specializzate economico-finanziarie. Un secondo flight è previsto pe ril periodo settembre-ottobre.
Contestualmente alla pubblicità sulla carta stampata è stata prevista una
importante presenza di affissioni nelle città di Milano e Roma, per la loro
centralità e rilevanza europea. Nel mese di aprile maxi poster, con dimensioni
che arrivano ai 28 metri per 20, saranno ben visibili presso gli aeroporti
internazionali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Milano Linate e in
ubicazioni strategiche nei centri storici, istituzionali ed economici delle
città.
La campagna italiana di rebranding va ad aggiungersi alla
massiccia campagna internazionale che Aviva ha lanciato in questi mesi sui
mercati Europei. I media utilizzati sono principalmente la stampa, con una
presenza su relativi portali internet, attraverso testate come Financial
times e Wall Street Journal, oltre alla televisione, attraverso il canale
Cnbc e le affissioni, in città come Londra, Barcellona, Parigi e Madrid. Il
tutto con un valore complessivo che sfiora i 35 milioni di euro.
Cesare Brugola , a margine della presentazione, ha spiegato che "quella di oggi è la prima conferenza stampa di Aviva in Italia, segno di un nuovo corso della comunicazione del gruppo nel nostro paese".
"Il budget stanziato dal gruppo per la prima campagna in Italia – ha continuato Brugola - è di 2 milioni di euro, nel contesto di un investimento complessivo per il 2006 di 6 milioni di euro".
A proposito della campagna on air da domani, il chief operating officer di
Aviva Italia Stefano Gentili (nella foto) ha aggiunto: "La scelta di
Young&Rubicam per la realizzazione della creatività, è avvenuta a seguito di
una consultazione che ha coinvolto quattro agenzie. Nella pianificazione, è
stata valutata anche l'eventualità di uno spot tv, scartata per il fatto che si
è preferito optare per una campagna istituzionale misrata piuttosto che di
massa".
"I format sui quotidiani – ha concluso Gentili – prevedono pagine intere e mezze pagine, a cui si aggiungono attività di merchandising e iniziative specifiche presso gli sportelli degli istituti di credito nostri partner".