Advertising
Jeffrey e Maedel (JWT Worldwide): "Sempre più media non tradizionali"
Bob Jeffrey, chairman e ceo di
JWT Worldwide (nella foto a sinistra), e Michael Maedel , presidente
di JWT Worldwide (nella foto a
destra), hanno incontrato oggi 8 maggio 2006 i giornalisti italiani
specializzati in comunicazione. Un'occasione preziosa per fare il punto
sull'agenzia, che oggi occupa a livello mondiale il 4° posto, e negli Stati
Uniti il 1° secondo la recente classifica di Advertising Age. Ma si è parlato
anche delle diverse questioni che riguardano il mondo della pubblicità e della
comunicazione in generale: dalle remunerazioni alle nuove tendenze, dai nuovi
paesi emergenti alla creatività in Italia.
Uno sguardo al 2005...
"Il 2005 è stato un anno molto positivo – ha dichiarato Jeffrey – sia per la crescita dei clienti già acquisiti che per il new business. Abbiamo investito molta energia nello sviluppo dei talenti creativi in tutte le agenzie del mondo e questo ha certo dato i suoi frutti. Al Festival di Cannes abbiamo preso premi più prestigiosi. Mentre al festival dei Paesi latino Americani, che si è svolto lo scorso mese, siamo passati dalla settima alla seconda posizone. Abbiamo inoltre acquisito importanti nuovi clienti, il più grosso dei quali è la banca Hsbc".
...con un'attenzione particolare all'Italia
"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in Italia – precisa Maedel -. C'è infatti un equilibrio molto buono fra clienti locali e clienti multinazionali, come Vodafone, Pfizer e Unilever. Il livello della creatività è molto alto e competitivo; ne è una prova il fatto che l'agenzia è fra le 4 - 5 agenzie migliori nel Paese".
La strategia dell'agenzia nel mondo
"Uno strumento che sta avendo molto successo è il nostro sistema interno di valutazione, l'Health Check – prosegue Jeffrey – che abbiamo introdotto con il nuovo corso dell'agenzia, avvenuto nel febbraio del 2005 (e voluto proprio in seguito all'insediamento ai vertici di Bob Jeffrey e del direttore creativo Craig Davis, ndr – vedi notizia correlata del 28/2/2005). Essa fa sì che si crei una competizione fra le diverse agenzie del mondo. Questo rappresenta uno stimolo creativo importante".
L'Health Check, ricordiamo, consiste in un report trimestrale e prende in considerazione i risultati finanziari di ogni agenzia, gli aspetti più qualitativi delle campagne, il rapporto delle agenzie con i clienti, e la reputazione delle stesse.
"Nella classifica assoluta interna dell'anno scorso, che considerava oltre 100 agenzie, al primo posto si è posizionata JWT Londra, seguita dall'agenzia di Parigi (2° posto), di San Paolo (3°). Seguono Madrid, Dubai, ecc.". E L'Italia? "L'Italia è arrivata al 19 ° posto – precisa il direttore creativo di JWT Italia Pietro Maestri -. Ciò è dovuto in buona parte all'assenza di risultati significativi ottenuti nei media non tradizionali, sempre più richiesti dai clienti all'estero. Su questo fronte stiamo cercando di migliorare, anche se ancora oggi nel nostro paese c'è da parte dei clienti una predilezione per i mezzi classici".
Le nuove tendenze della comunicazione: sempre più media non convenzionali
"I clienti sono sempre più scontenti della pubblicità classica – ha dichiarato Mädel – mentre sono sempre più interessati ai media non tradizionali, come il Podcasting, il TiVo (che permette anche di non registrare la pubblicità televisiva, ndr) e il web. Quest'ultimo in particolare ha enormi potenzialità di crescita: oggi infatti si stima che negli Usa gli utenti del Web siano il 40% della popolazione, mentre solo l'8% degli investimenti pubblicitari va a questo mezzo. C'è dunque ancora moltissimo spazio di sviluppo".
Le strategie per le nuove sfide
Quali dunque le strategie che JWt utilizzerà per affrontare la nuova comunicazione? "È prima di tutto necessario che le persone che lavorano nelle agenzie abbiano una visione nuova, più ampia – spiega Jeffrey – , adatta alle sfide del nuovo panorama della comunicazione. Inoltre, continueranno a crescere le strutture che prediligono il one to one engagement, come la nostra agenzia di relationship marketing RMG:Connect, i cui risultati sono molto soddisfacenti".
I Paesi emergenti
"Nel panorama odierno della comunicazione, stanno emergendo paesi che nel futuro acquisiranno ruoli di primissimo piano nel mondo dell'advertising – precisa Maedel – come Cina, India e Brasile. Addirittura, si prevede infatti che nel 2012 la Cina sia al secondo posto per produzione pubblicitaria".
La remunerazione
Un'ultima parola sulla questione della remunerazione delle agenzie, della quale Jeffrey conferma il trend in atto ormai da qualche anno: "Continua l'evoluzione dalla commissione del 15% dell'investimento verso il fee. Il modello ideale a mio avviso comprende il fee, con una forte componente di incentivi per l'agenzia".

