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McDonald’s è gay-friendly, almeno in Francia
Un giovane gay è il protagonista dello spot della catena di fast food del clown americano on air Oltralpe, e oggetto di un tam tam mediatico che sta facendo il giro del mondo. Il film pubblicitario su You Tube è tra i più visti del momento..jpg)
Guarda lo spot su ADVexpress Tv.
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Guarda lo spot su ADVexpress Tv.
Da qualche settimana on air in Francia lo spot gay-friendly di McDonald’s, che ha acceso un vivo dibattito anche Oltralpe tra blogger e utenti della rete visto che grazie a You Tube il film pubblicitario è tra i più visti del momento in tutti i Paesi. Provocazione e sentimenti per promuovere l'uguaglianza di genere attraverso il sempre discusso tema dell'omosessualità.
Come scrive Aldo Grasso sul Coriere della Sera del 3 giugno, lo sdoganamento dell’identità sessuale passa anche attraverso la pubblicità, quella di McDonald’s. Un ragazzo è seduto in uno dei ristoranti delle celebri polpette e guarda una foto dei suoi compagni di classe. Squilla il cellulare, lo si sente parlottare: «Stavo pensando proprio a te e guardavo la nostra foto scolastica... Mi manchi anche tu. Ora ti devo lasciare, che arriva papà». Stacco sul genitore con i vassoi degli hamburger. Vede la foto e commenta: «Quando avevo la tua età ero come te: facevo impazzire tutte le ragazze. Peccato che la tua fosse una classe solo maschile. Avresti potuto avere tante donne adesso». Lo slogan finale ”Venite come siete”, ricorda la celebre canzone dei Nirvana, "Come as you are", elogio a tolleranza e autenticità.
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Guarda il film su ADVexpress Tv.
Due le novità rispetto a come è sempre stata trattata l’omosessualità nel mondo della comunicazione: il ragazzo è adolescente e la scena si svolge in un ambiente iperfamiliare. La rottura del tabù sta proprio in questi particolari. Non si tratta più infatti di giocare sull’ambiguità di gender, pratica già molto diffusa anche in pubblicità dal celebre Campari Red Passion alle cartoline capresi di Dolce e Gabbana, passando per lo spot lesbo della Hyundai o quello della Ypsilon, con maschietti vestiti di rosa che ballano sulle note di «Macho man».
L’emancipazione sociale dunque passa anche attraverso gli spot? Sempre secondo Grasso la pubblicità è una grande fabbrica di «luoghi comuni», intesi nel senso sociologico di sapere
collettivo dato per scontato, Attraverso la pubblicità passa quel processo che va sotto il nome di «socializzazione anticipatoria», e che consiste nell’identificazione con modelli e stili di vita che non rientrano nella sfera diretta di esperienza del soggetto, ma in quella mediata e mediatica.
Ma quale il fine ultimo di Mc Donald’s nel cavalcare l’onda “gay” , visto che si tratta comunque di un filmato a scopo commerciale? Probabilmente attirare a se sempre più clienti fuori dagli USA
perché, come fanno notare alcuni utenti che hanno visionato il video in rete, una pubblicità del genere non può essere trasmessa sulle tv americane esponendo McDonald’s di fronte al rischio di boicottaggioda parte delle lobby religiose. E in questo senso, anche nel nostro Paese, non penso possa avere vita facile.
La risposta arriva da un portavoce della catena, secondo cui lo spot vuole ribadire che l'intento della campagna è dimostrare che la catena di fast food del clown americano non fa discriminazioni ed è aperta a tutti.
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Guarda il film su ADVexpress Tv.
Due le novità rispetto a come è sempre stata trattata l’omosessualità nel mondo della comunicazione: il ragazzo è adolescente e la scena si svolge in un ambiente iperfamiliare. La rottura del tabù sta proprio in questi particolari. Non si tratta più infatti di giocare sull’ambiguità di gender, pratica già molto diffusa anche in pubblicità dal celebre Campari Red Passion alle cartoline capresi di Dolce e Gabbana, passando per lo spot lesbo della Hyundai o quello della Ypsilon, con maschietti vestiti di rosa che ballano sulle note di «Macho man».
L’emancipazione sociale dunque passa anche attraverso gli spot? Sempre secondo Grasso la pubblicità è una grande fabbrica di «luoghi comuni», intesi nel senso sociologico di sapere
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Ma quale il fine ultimo di Mc Donald’s nel cavalcare l’onda “gay” , visto che si tratta comunque di un filmato a scopo commerciale? Probabilmente attirare a se sempre più clienti fuori dagli USA
perché, come fanno notare alcuni utenti che hanno visionato il video in rete, una pubblicità del genere non può essere trasmessa sulle tv americane esponendo McDonald’s di fronte al rischio di boicottaggioda parte delle lobby religiose. E in questo senso, anche nel nostro Paese, non penso possa avere vita facile.
La risposta arriva da un portavoce della catena, secondo cui lo spot vuole ribadire che l'intento della campagna è dimostrare che la catena di fast food del clown americano non fa discriminazioni ed è aperta a tutti.