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NC n.109. Child, a pensare in grande si comincia da piccoli

Un’agenzia capace di produrre le proprie idee e offrire ai clienti un percorso strategico e creativo modulare: dal market context ai brand strategy fundamentals, dalle big idea alle brand story fino alle creative executions. Il suo asso nella manica? Una vision sempre aperta alle nuove sfide e un approccio basato su sfrontatezza, leggerezza ed entusiasmo, all’insegna del ‘born everyday’.

Il credo ‘Tutto è possibile’ consente all’agenzia guidata da Alessandro Egro e Giovanni Chiarelli, partner & executive creative directors, di affrontare ogni giorno con l’entusiasmo, la tenacia, ma anche la leggerezza, simili a quelle di un bambino. Un credo che, insieme al motto ‘a pensare in grande si comincia da piccoli’, rappresenta la base della filosofia di CHILD. “Sfrontati, precisi, veloci, entusiasti e coerenti. L’essere ‘Child’ - spiega Giovanni Chiarelli, partner & creative director - significa approcciare le cose con metodo, hanno trasferito non solo ai professionisti che compongono il team, ma anche ai clienti, creando così un volano di relazioni e di ‘occasioni’.

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“Le emozioni che proviamo quando vinciamo una gara o realizziamo un progetto mi consentono di rivere esperienze vissute da bambino - spiega Alessandro Egro, partner & creative director -. Avevo cinque anni quando ho vinto la mia prima gara: il mio disegno è stato scelto per il biglietto di Natale all’asilo. Un’emozione e un entusiasmo che voglio rivivere tutti i giorni, così come chi lavora con me”.

Un approccio vincente che ha consentito all’agenzia, a meno di due anni dalla sua fondazione, di affermarsi non solo nella città natale, Milano, ma anche in Svizzera, grazie ai traguardi raggiunti con il team di Zurigo, da dove segue diversi importanti clienti, tra cui Avia, il principale marchio nazionale di carburanti elvetico, Schenker Storen, leader nel mercato dell’outdoor living, ed Emmentaler Svizzera. E che le ha permesso di vincere il premio di ‘Agenzia Emergente’ agli NC Awards 2024. I suoi pilastri? Strategia, idee creative, contenuti e comunicazione.

 

Quali sono le tappe principali della vostra storia?

(Chiarelli) Alessandro e io ci siamo conosciuti 20 anni fa per un progetto lavorativo. Io ero un copy senior e lui un giovane art director, poi lui ha fondato Tribe, dove è rimasto per 18 anni, mentre io ho seguito il percorso dei grandi network. Ci siamo rincontrati in modo fortuito quattro anni

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La curiosità e la voglia di sapere e di imparare permettono a un ‘Child’ di guardare sempre avanti e di cercare ogni mattina un nuovo modo per reinventare se stesso e la propria gioia creativa

fa e abbiamo pensato che poteva essere interessante realizzare qualcosa insieme. L’occasione è venuta con due gare. La prima indetta da un colosso del nutraceutico, Named Specchiasol, per un progetto relativo al microbiota... diciamo sempre che ‘si finisce nella cacca, mentre noi siamo partiti dalla cacca’ (ride, ndr). La nostra idea, ma soprattutto, la parte di pianificazione strategica e la capacità di seguire il progetto a 360 gradi, sono state così apprezzate che abbiamo sbaragliato una concorrenza composta da grandi agenzie del panorama internazionale. Lo stesso è successo con un’altra gara, in questo caso internazionale, vinta e fondamentale per la nostra storia. Quella indetta dal colosso svizzero Emmentaler. Anche in questo caso era una bella sfida, che siamo riusciti a vin- cere. Un impegno produttivo e strategico importante, che ci ha visto tutti sul campo. Lo slogan ‘Share a piece of you’ della campagna è stato talmente apprezzato che è diventato il mantra dell’azienda, il fil rouge di numerose attività nelle diverse country (dall’elezione del dipendente del mese che è stato capace di ‘sherare’ un pezzo di sé, ai post.it e penne brandizzate, ndr).

 

Proprio con il progetto ‘Emmentaler Svizzero Dop - Share a piece of you’ avete vinto un bronzo come ‘Campagna internazionale con creatività italiana’. Quali i suoi punti di forza?

(Chiarelli) L’obiettivo era comunicare l’affinità dei valori del brand con quelli dei consumatori di oggi e del futuro. Abbiamo così pensato a uno slogan che invitasse tutti a condividere un pezzo di sé: i valori che guidano le azioni, le cose che contano davvero, le scelte che ci definiscono. Anche attraverso la scelta di un formaggio. Ecco allora l’idea di ‘Emmentaler Svizzero Dop. Share a piece of you’. Il target di riferimento erano i Millennials che vivono in Italia, Svizzera, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Usa. Abbiamo deciso di clusterizzare i contenuti a seconda dei vari microtarget selezionati in base alle loro caratteristiche e passioni: Foodies, Digital Nomads, Trendy, Family, Travel, Healthy. Un vero successo.

Screenshot 2024 10 11 at 11.21.38 Come è composto attualmente il vostro team?

(Egro) La squadra è composta da un reparto creativo, che fa capo a me e a Giovanni, del quale fanno parte due copy e due art; abbiamo un head of social, Gigi Muraro (che è anche un content creator con più di 700mila follower, ndr), un grande professionista come Andrea Betti, in qualità di chief strategy officer, i reparti accounting e design, entrambi composti da due persone, e altri due professionisti focalizzati sul paid adv e il social media management. Poi abbiamo la sede Svizzera guidata dalla international client director e partner Nadine Bachmann e che fa capo comunque all’Italia per quanto riguarda la parte strategico/operativa.


Se doveste sintetizzare i vostri plus rispetto alla concorrenza...

(Chiarelli ed Egro) Siamo un’agenzia snella, veloce, nella quale i soci fonda- tori lavorano su ogni progetto. Un’agenzia capace di garantire un’attenzione al pensiero strategico che in altre agenzie man- ca e delle partnership super competenti, di grande livello. Crediamo che la comunicazione giusta per un’azienda nasca dal confronto con chi ne gestisce il marketing, dall’analisi di problemi e opportunità di mercato, delle necessità e aspettative dei consumatori. Solo su queste basi strategiche ha senso portare in vita idee creative che siano sorprendenti e originali. Per noi, dunque, poter garantire al cliente una pianificazione strategica di altissimo livello, grazie anche alla presenza di uno strategic planner della caratura di Andrea Betti, è fondamentale e rappresenta sicuramente uno dei nostri plus. A questa affianchiamo il nostro essere ‘verticalissimi’ sulla parte di paid, social, media, ecc. e la nostra capacità produttiva interna, forte di partnership con grandi professionisti, che ci consente di seguire i progetti dalla A alla Z e di garantire al cliente la tranquillità di dialogare con un unico interlocutore per i propri progetti, con un risparmio economico.

Screenshot 2024 10 11 at 11.21.46 Quanto sono importanti per voi le risorse umane?

(Chiarelli) Abbiamo scelto di non prendere professionisti già formati e di lunghissima data e carriera, ma di far crescere i ‘Child’ che sono qui. Come? Mettendoli in prima linea, premiandoli quando si impegnano particolarmente e sono proattivi. Abbiamo cercato di portare in agenzia le cose positive del nostro passato e non quelle negative. Perché fare le notti quando con una valida organizzazione si può finire di lavorare a un orario giusto e potersi dedicare alla propria vita e alle proprie passioni? Anche lavorare in un ambiente come questo, all’interno di un asilo è stimolante... Essere cullati dalle canzoncine dei bambini fornisce una carica e un’energia incredibili, capaci anche di stimolare anche il più complicato brain storming.


Creatività e tecnologia. Che ruolo hanno per voi? (Chiarelli ed Egro) Non possiamo distinguerle. La tecnologia è per noi essenziale e ne facciamo un uso quotidiano. Per esempio, utilizziamo l’Intelligenza artificiale durante i brain storming o per ottimizzare i tempi, ma anche i nostri costi o quelli dei clienti con budget limitati. La tecnologia però non deve essere invasiva, ma sempre e comunque al servizio del pensiero.

 

Come è possibile oggi arrivare al cuore delle nuove generazioni? Quali sono gli elementi per una campagna che sia realmente efficace?

(Egro) L’elemento è uno solo: l’autenticità. Un brand deve raccontare la verità, deve essere se stesso e ‘aprire le porte’ al consumatore. In fondo, stiamo facendo questo lavoro per il futuro, per le nuove generazioni, per cercare di comunicare valori oltre che prodotti. Un esempio? Tra i progetti più recenti, posso citare l’operazione su TikTok ‘Vita da Casaro’, lanciata per Emmentaler Dop: per un mese intero un creator è stato mandato in una fattoria Svizzera per raccontare i segreti del formaggio coi buchi. Un progetto innovativo e ambizioso, in linea con le nuove generazioni e le loro modalità di fruizione, capace di far avvicinare il brand a target differenti. Passando dal settore food a un altro, quello del luxury, il nostro cliente Ginori ha visto la case history Emmentaler e ha deciso di voler raccontare i propri prodotti in modo diverso, e stiamo lavorando a una strategia focalizzata sui social.

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Quali progetti avete per il futuro?

(Egro) Il nostro payoff è ‘Born everyday’, che vuol dire nascere ogni giorno, ma anche morire ogni sera prima di rinascere. Quindi la base della nostra filosofia è non avere le certezze di quello che accadrà domani per lasciare veramente lo spazio all’ascolto, all’essere ricettivi, non indirizzare le opportunità, ma essere aperti al nuovo. Quello che ci contraddistingue è saper trasformare in intento un potenziale in atto. Abbiamo comunque dei settori sui quali stiamo concentrandoci, come quello del branded con- tent & entertainment, forme di intrattenimento che abbiano al centro i valori di una marca che vengono comunicati attraverso contenuti ad hoc e la nostra società Toys, attraverso la quale diamo vita alle idee con prodotti reali. Un esempio? Presto lanceremo sul mercato un prodotto da noi creato e brevettato a cui farà seguito nel 2025 il lancio di una nuova creazione.

Ci piace esplorare sempre nuovi mondi e modi di fare business divertendoci, proprio come fa un ‘Child’. È questa è la direzione in cui vuole andare la nostra agenzia, che mira anche a fidelizzare e far crescere i ragazzi del nostro team: chi lavora con noi sposa e si riconosce nel modo di essere ‘Child’ e a noi piace rendergliene merito. Continueremo anche a puntare sul mercato svizzero dove c’è tanto lavoro da fare, ma dove sono già molto apprezzate le nostre caratteristiche di affidabilità, correttezza, professionalità e precisione, con l’aggiunta di quel pizzico di creatività e passione italiana.