

NC
Mambo: quando a vincere è la filosofia ‘Be Native, Be Creative’
Un’agenzia che non si limita ad aiutare i brand a comunicare sulle piattaforme digital, li accompagna nella costruzione di relazioni autentiche e durature con le community che le abitano. Stiamo parlando di Mambo, la struttura che si è aggiudicata il premio dell’editore ‘Agenzia Indipendente’. Prima ad aver portato i brand su TikTok e Twitch non come semplici ospiti, ma come protagonisti credibili, crea contenuti che non parlano alle nuove generazioni, ma parlano con loro e di loro. All’insegna della filosofia ‘Be Native, Be Creative’.Per farlo, realizza branded content che rispettano i codici delle piattaforme, senza forzature, parlando la loro lingua e rivoluzionando il modo in cui i brand collaborano con i creator, trasformandoli in veri e propri co-autori della narrazione. Ce lo racconta in questa intervista Tommaso Ricci, managing partner The Next Generation Platform, la piattaforma che riunisce le agenzie del gruppo OneDay Together, Mambo, ZooCom, Artena, Offsite e Glint.
Cosa rappresenta per voi il riconoscimento assegnatovi in occasione dei BC&E Awards 2025?

Per noi è un riconoscimento importante, sin dall’inizio di questa avventura abbia- mo pensato che l’indipendenza fosse in primo luogo un’indipendenza di pensiero imprenditoriale, nel fare le cose in modo nuovo e diverso. Siamo stati tra i primi a riconoscere nelle nuove piattaforme di intrattenimento come TikTok e Twitch un’opportunità da cogliere, abbiamo visto nei content creator un nuovo interlocutore da portare a bordo e nell’intrattenimento un linguaggio da comprendere, decodifi- care e mettere a disposizione dei nostri clienti. Siamo partiti da una scrivania e due persone e oggi siamo oltre 30 persone tra Italia e Spagna e lavoriamo su grandi progetti che spesso hanno un respiro globale.
‘Be Native, Be Creative’ è il vostro manifesto: come nasce questa filosofia e cosa significa nella pratica quotidiana del vostro lavoro?
Dalla filosofia alla pratica: ‘Be Native, Be Creative’ per noi non è solo un motto, ma un principio guida che ispira il modo in cui progettiamo ogni fase del lavoro, dall’ideazione alla delivery. Significa saper costruire framework strategici, creativi e produttivi in cui elementi spesso considerati in opposizione possano coesistere e rafforzarsi a vicenda. Un contenuto può essere nativo rispetto al linguaggio e al contesto della piattaforma, e allo stesso tempo originale e distintivo per il brand. È possibile fare branding e ottenere risultati di business concreti, senza sacrificare né l’identità né la performance. Qualità e velocità di esecuzione non devono necessariamente essere in contraddizione, se si lavora con metodo, talento e una cultura orientata al problem solving. Dalla pratica alla filosofia: ‘Be Native, Be Creative’ significa anche costruire una cultura lavorativa capace di affrontare con lucidità e intelligenza le sfide quotidiane di chi lavora in un’agenzia creativa. Una cultura che allena l’apertura mentale e la propensione al cambiamento.

In Mambo, stiamo creando un posto di lavoro sano: un ambiente in cui l’obiettivo è la crescita sostenibile di tutti. Sfidiamo le nostre persone (e i nostri clienti) a uscire dalla comfort zone, a puntare all’eccellenza, ma tenendo empatia e gentilezza al centro. Per noi non si tratta solo di fare cose belle o di ‘funzionare bene’, ma di diventare ogni giorno più consapevoli, più efficaci e più capaci di portare valore reale ai progetti e alle persone con cui lavoriamo.
Come detto, siete stati pionieri su TikTok e Twitch. Qual è stato il momento in cui avete capito che queste piattaforme avrebbero cambiato il modo di comunicare dei brand?
La rivoluzione di TikTok e Twitch, oltre ad aver posto i video e l’intrattenimento al centro, influenzando anche le altre piattaforme, ha segnato un cambiamento profondo e duraturo. Nel panorama dominano video dinamici, micro-nicchie di appassionati, estrema attenzione al suono, gestualità ipnotiche e storytelling immersivo. Tuttavia, non esistono formule fisse per creare contenuti efficaci, poiché i linguaggi si evolvono rapidamente. La regola d’oro è frequentare le piattaforme il più possibile, studiare i comportamenti delle community, allenarsi a comprendere il linguaggio specifico di ciascuna, spesso fatto di riferimenti indecifrabili per chi non è avvezzo a frequentarle.

Dal 2021 a oggi, Mambo ha raddoppiato il fatturato ogni anno: quali sono stati i fattori chiave di questa crescita così rapida?
Hanno giocato a nostro favore sicuramente il timing e la capacità di far evolvere il modello di business molto velocemente, testando continuamente nuovi modi di fare quello che facciamo tutti i giorni: pensare e produrre contenuti che aiutano i nostri clienti a connettersi in modo nuovo e autentico alle loro audience di riferimento. Inizialmente abbiamo surfato su un’onda che in Italia era appena partita, TikTok era agli albori e rappresentava una grande novità e opportunità per tutti.
Oggi, sappiamo navigare bene anche quando non tira vento, ci stiamo muovendo sempre più in modo trasversale all’interno del panorama dei contenuti e anche il lancio di Mambo Prod, la nostra casa di smart production interna, ci sta aiutando a crescere sempre di più. Se in passato ci definivamo Content Factory, oggi ci piace parlare di noi come Content Lab, un laboratorio sperimentale che approccia il mondo dei contenuti in chiave sempre innovativa.
Cosa cercate nei talenti che entrano a far parte del team Mambo? Abbiamo strutturato un processo di selezione che dà priorità ai valori umani ancora prima che alle competenze professionali. Cerchiamo persone curiose, capaci di lavorare in modo aperto e collaborativo. E cerchiamo anche uno spirito indipendente, critico, un po’ ribelle, con la voglia di mettere in discussione quello che appare scontato.
In Mambo ci sentiamo outsider per scelta: aderire passivamente allo status quo non fa parte del nostro modo di lavorare. Crediamo che il vero valore emerga proprio quando si ha il coraggio di non uniformarsi, di proporre visioni alternative e costruire nuove strade. Appiattirci sullo status quo per noi rappresenterebbe un peccato mortale.

Avete lavorato con oltre 100 brand: quali sono le caratteristiche comuni dei clienti che vi scelgono? Nel tempo, abbiamo avuto il privilegio di collaborare con oltre 100 brand, appar- tenenti a categorie merceologiche molto diverse tra loro. Questa varietà iniziale ci ha permesso di affinare una metodologia di lavoro versatile, ma col tempo ci siamo resi conto di essere veramente bravi sul largo consumo. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo investito tempo, energie e risorse per entrare in profondità in due settori molto complessi: l’Automotive e il Pharma. Oggi, possiamo dire di aver costruito un expertise concreta in entrambi gli ambiti, che ci permette di affiancare i clienti in modo più strategico e consapevole, anche su progetti particolarmente regolamentati o tecnici.
Più in generale, però, quello che accomuna i brand che scelgono di lavorare con noi è una certa affinità culturale. Il nostro cliente ideale non cerca un fornitore di contenuti, ma un’agenzia creativa partner con cui condividere una visione di lungo periodo. Sposa la nostra filosofia ‘Be native, Be creative’, crede nell’importanza di creare conversazioni reali (non solo campagne, ndr) e condivide con noi la volontà di realizzare contenuti di valore aggiunto per le community. Apprezza il nostro approccio diretto, curioso e mai scontato. E soprattutto, non ha paura di sperimentare.

Può raccontarci una case history significativa dell’ultimo anno?
Partirei da una delle nostre industry preferite: i beni di largo consumo e il food in particolare. La campagna TikTok ‘My Recipes of Comfort’ che abbiamo ideato e prodotto per Chef (gruppo Lactalis), brand leader nel mercato della Panna e della Besciamella, rappresenta bene il nostro modus operandi e la nostra filosofia. Per contrastare la pressione competitiva delle white labels, il cliente aveva bisogno di raccontare in modo nativo le proprie caratteristiche uniche e differenzianti: cremosità e piacere unico. Ascoltando la community e decifrando i linguaggi TikTok, abbiamo intercettato il trend del #ComfortFood e del #CozyCooking su cui abbiamo costruito la campagna. Il prodotto è diventato l’ingrediente indispensabile delle ricette realizzate dai Creator per raccontare i propri momenti di comfort e indulgenza, raggiungendo ottimi risultati sia in termini di lift sulla brand awareness sia sulla conversion.

Parliamo di numeri e di futuro. Come sta procedendo il 2025? Quali progetti bollono in pentola? Abbiamo appena chiuso un Q1 da favola, il migliore di sempre da quando siamo nati. Questi risultati sono guidati principalmente dalla nascita di Mambo Prod, e da una serie di investimenti che stiamo facendo per alzare sempre di più la qualità dei nostri output, sia dal punto di vista creativo che produttivo. In questo quadro si inserisce anche l’arrivo di Alberto Monti, direttore creativo di grande esperienza che ci sta spingendo a fare il salto di qualità. Nel 2025 abbiamo vinto tutte le gare a cui abbiamo partecipato in Italia e anche la Spagna proietta una bella crescita rispetto al risultato conseguito nel 2024. Stiamo lavorando per posizionarci come partner creativo di lungo periodo, ci piacerebbe che sempre più clienti ci scegliessero per affiancarli in un percorso continuativo sulle piattaforme preferite delle nuove generazioni. Per tanti, senza spoiler, lo stiamo già facendo e ci stanno già dando grandi soddisfazioni!