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Coronavirus, gara di solidarietà tra le aziende. Ferrero dona 10 milioni, Barilla 2 milioni, Tim 1 milione e Generali apre un fondo da 100 milioni di euro

Sono sempre più numerose le imprese italiane così come i gruppi bancari e i privati che donano risorse al sistema sanitario e alla protezione civile per combattere l'emergenza. Tra i tanti ci sono Benetton, Moncler, Allianz, la famiglia Agnelli, Giuseppe Caprotti, Unicredit, Fondazione Vodafone e altri ancora.

Le grandi aziende italiane, oltre ai privati, si mobilitano per combattere l'emergenza sanitaria del Coronavirus attraverso donazioni.

Oggi, come riporta Repubblica, la famiglia Ferrero ha annunciato una donazione da 10 milioni di euro a sostegno della struttura guidata da Domenico Arcuri.

Il CdA di Generali ha deciso di costituire un Fondo Straordinario Internazionale fino a 100 milioni di euro per fare fronte all’emergenza Covid-19 a livello internazionale. 30 milioni in particolare verranno dati all'Italia per finanziare le iniziative più importanti da definire col Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile attraverso il commissario straordinario del governo. Sarebbero in definizione anche iniziative a favore di persone e Pmi.

Snam e la sua Fondazione hanno stanziato  20 milioni di euro a favore del sistema sanitario italiano e del terzo settore.I fondi saranno destinati a ospedali, strutture sanitarie e altri enti per acquisti di apparecchiature e beni necessari, per l'assistenza sanitaria e per supportare realtà del terzo settore che si occupano della tutela di giovani e anziani. 

Come si legge ancora su Repubblca, Italgas ha effettuato una donazione agli ospedali Amedeo di Savoia di Torino, al Sacco di Milano e all'ospedaliera di Padova. Unicredit, che già aveva destinato fondi ai nosocomi, ha aperto una raccolta fondi tra i dipendenti: ogni euro donato dai dipendenti attiverà un contributo aggiuntivo da parte di UniCredit Foundation di 10 euro, fino a un totale di 1 milione di euro.

 Selex Gruppo Commerciale ha messo a disposizione dell'Ospedale Sacco, di Asst-Lodi, Azienda Socio Sanitaria Territoriale che include gli Ospedali di Lodi e Codogno, e della Protezione Civile, un milione di euro per la ricerca e per interventi urgenti a favore dell'emergenza sanitaria.

 Falck Renewables ha stanziato 500 mila euro, il gruppo Suning ha donato 300 mila mascherine, la holding Edizione dei Benetton ha messo sul piatto 3 milioni di euro. Campari ha donato 1 milione al Sacco.

Giuseppe Caprotti, figlio del fondatore di Esselunga, Bernardo, ha costituito un fondo di 10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia e per un piano a favore delle categorie più deboli colpite dagli effetti dell'epidemia.

Repubblica indica inoltre che Moncler ha devoluto 10 milioni, come ha fatto anche Silvio Berlusconi, per realizzare la terapia intensiva d'urgenza che la Lombardia sta studiando presso il polo fieristico. L'edificio ha ricevuto poi i contributo di Allianz e Gruppo Sapio che alla terapia intensiva  forniranno gli impianti di distribuzione, l’ossigeno e i gas medicali.

Anche la famiglia Agnelli ha offerto 10 milioni per la protezione civile e attraverso la holding Exor ha disposto l'acquisto di 150 respiratori e altro materiale medico.

Il Gruppo Barilla ha offerto oltre 2 milioni di euro all’Ospedale Maggiore di Parma, della Protezione Civile e della Croce Rossa di Parma. 

Banca Bper ha donato 20 dispositivi di ventilazione assistita all'Ausl Modena.

Fondazione TIM ha deciso di donare 500.000 euro e di lanciare una sottoscrizione volontaria tra i dipendenti TIM, impegnandosi a completare la raccolta fondi fino alla concorrenza di altri 500.000 euro, anticipando l’intera somma ai beneficiari.

A tal fine, Fondazione TIM ha individuato quattro destinatari di questi contributi, pari a 250.000 euro ciascuno: l'Ospedale San Raffaele di Milano, che ha sdoppiato in una sola settimana il suo Pronto Soccorso; il Consorzio per la Ricerca Sanitaria - CORIS della Regione Veneto, per un cofinanziamento a uno studio clinico coordinato dal Prof. Vincenzo Bronte dell’Università di Verona che coinvolge gli ospedali veneti; l’Ospedale Spallanzani di Roma, per l’ammodernamento in tempi rapidi dei laboratori di biosicurezza, quelli in cui è stato isolato per la prima volta il virus; l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione "G. Pascale" di Napoli, per un laboratorio che è previsto iniziare a lavorare questa settimana sul genoma del virus, con l’obiettivo di facilitare l’approntamento di terapie.

Fondazione TIM sta inoltre valutando, con le risorse ancora disponibili, iniziative che riguardino il post-emergenza, in particolare nei campi che le sono più vicini per storia e competenza: la telemedicina e, più in generale, la combinazione fra medicina e tecnologie avanzate per la trasmissione a distanza di dati e conoscenze.

Inoltre Fondazione Vodafone, come pubblicato ieri da ADVexpress, ha donato 500 mila euro per Croce Rossa e Fondazione Buzzi.