
Eventi
Cannes Lions 2025. “La creatività è la vera democrazia.” Parola di Sir John Hegarty. Idee audaci, decisioni rapide e coraggio culturale (e non dimensione aziendale) i driver per divenire rilevanti e saper affrontare i cambiamenti sociali in atto
“La creatività è la vera democrazia”. Così esordisce Sir John Hegarty nel suo talk "Adapt or Die: Why Giants Can’t Dance" durante il quale ha raccontato come, nel mondo in rapido mutamento di oggi, le dimensioni aziendali possono essere un ostacolo, un freno al cambiamento. Le grandi realtà della comunicazione spesso affogano nel processo di auto sostenersi, evitano idee nuove e perdono per strada lo stesso fattore che le ha rese grandi: la creatività.
Nella provocatoria sessione di oggi, durante la giornata di apertura della 72° edizione del Festival della Creatività di Cannes, Hegarty, che non ha bisogno di presentazioni, sostiene che non sopravvive il più adatto, ma il più adattabile. Basandosi su decenni di esperienza, lavorando al fianco di marchi globali, il noto creativo ha esplorato come idee audaci, decisioni rapide e coraggio culturale (e non dimensione) sono i nuovi driver del successo.

Un incontro che ha cercato di fornire gli strumenti per navigare attraverso la complessità odierna, ispirare i piccoli team a competere pur non essendo “tra i più grandi”, ma divenendo i più coraggiosi. Per Hegarty serve creare una cultura delle creatività guidata dalla filosofia. Questo devono fare le aziende, che è quello che i grandi brand fanno, come Patagonia, Apple, concretizzando visioni frutto del "think different".
“È la creatività che porta innovazione, ne è il fondamento. Le compagnie oggi stanno divenendo operative ma non più ispiranti. Creare è re-inventare il successo di marca in un ciclo continuo. Spesso la filosofia di molte agenzie è morta con il loro fondatore. Ma il cristianesimo non è finito con la morte di Cristo in croce! È possibile continuare a rimanere grandi ed espandersi mantenendo al centro la visione e i valori che hanno fatto grandi le aziende. Se i fondatori delle agenzie storiche avessero a disposizione l'AI non svanirebbero.”
Hegarty dialoga con un Hegarty trentenne, in bianco e nero, sorridente all'interno del mega schermo del Debussy. Anche questo è accaduto oggi a Cannes. Il creativo ha posto tre questioni al suo avatar ringiovanito e animato dall'AI per sottolineare come sarebbe fantastico se proprio grazie alla genAI si potessero intrattenere conversazioni con Coco Chanel, Steve Jobs, Walt Disney e altri noti visionari.
Il pubblicitario ha spiegato anche come l'AI democratizzi le opportunità, perché oggi anche con basso budget si possono realizzare video e comunicazioni di una fattura eccellente.
“La cultura è ciò che ti dà sostanza, ti sostiene. I soldi hanno un cuore ma non un'anima, sono solo uno strumento non una garanzia di creatività.” Sempre per Hegarty, le grandi compagnie hanno perso lo spirito della creatività. E ciò accade in un momento di grande cambiamento sociale e aziendale, dove il classico modello del capo al vertice della piramide oggi è invertito. Serve una grande capacità di ascolto, coraggio di tentare e gioia nello sbagliare migliorandosi. “Le compagnie possono crescere, ma devono crescere anche i loro valori. Le grandi realtà devono smettere di pensare di essere le più grandi bensì le più rilevanti”. E le opportunità di business non dipendono dalla 'dimensione'.
DR